SAN SEBASTIAN 55 – La tv mente… "Free Rainer"

free rainerIn Concorso a San Sebastian con Free Rainer, Hans Weingartner si scaglia contro la politica dell’instupidimento, asservita da un sistema distorto di rilevazione degli ascolti, che dilaga negli schermi televisivi e che, impoverendo l’immaginario sociale ed abituandolo ad abdicare ad una lettura critica della realtà,diventa un strumento di controllo del pensiero
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di
reclaimCon la stesso spirito radicale, grottesco ed eccessivo che aveva animato il suo film precedente, The Edukators, Hans Weingartner si scaglia contro la politica dell’instupidimento, asservita da un sistema distorto di rilevazione degli ascolti, che dilaga negli schermi televisivi e che, impoverendo l’immaginario sociale ed abituandolo ad abdicare ad una lettura critica e libera della realtà,diventa un strumento di controllo del pensiero. Free Rainer – Reclaim Your Brain è attraversato da un’enorme fiducia nell’essere umano, la volontà del singolo è lo strumento di lotta attraverso il quale è ancora possibile ribellarsi al sistema e alla sua logica straniante, l’individuo, grazie alla sua libertà di interpretare e di essere nel mondo, è ancora in grado di ridisegnare la società in cui vive. L’eroe di Hans Weingartner è Rainer (Moritz Bleibtreu), un produttore televisivo di grande successo che inonda il piccolo schermo di programmi spazzatura finchè, dopo un incidente causato da Pegah, una misteriosa donna in cerca di vendetta per la morte del nonno, suicidatosi a causa delle calunnie inventate da Rainer, decide di ripulire il volto dell’emittente dove lavora e produce un programma di approfondimento, subito cancellato per i disastrosi dati d’ascolto registrati. Rainer, affiancato da Pegah e da una squadra di disoccupati, di rifiuti sociali – che proprio grazie alla loro diversità sono in grado di intervenire e di dare un nuovo aspetto al reale – impegna allora tutte le sue forze ed il suo denaro per controllare i dati d’ascolto e, manipolandoli, crea un’inversione nella programmazione televisiva, risvegliando in tal modo la Germania dal sonno che aveva paralizzato la sua mente. In una continua variazione dei toni, dove gli eccessi provocatori della narrazione caricaturale si alternano all’umorismo nero e al sentimentalismo del dramma interiore, Hans Weingartner cerca di spingersi lontano, tracciando, nel suo anarchico attacco alla società del consumismo, le coordinate di un universo parallelo, eppure ancora possibile, dove la massa non è piú un corpo inerte e manipolabile, ma l’insieme eterogeneo di diverse individualità, che controllano attivamente il loro pensiero. MaHans Weingartner non riesce a imprimere la forza necessaria alla sua pellicola e Free Rainer finisce per disperdere il suo enorme potenziale nella proliferazione di percorsi narrativi paralleli, che tendono a sottrarre efficacia al tema principale.
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