Single ma non troppo, di Christian Ditter

How to Be Single tenta la sintesi tra Bridesmaids e Garry Marshall. L’elemento che emerge è l’astuzia alla Sex and the City di Liz Tuccillo: il film ha bisogno dell’happy ending ma se ne vergogna

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Dakota Johnson finisce a Central Park per farsi consolare da sua sorella e da una stramba collega dello studio legale in cui ha iniziato a lavorare. Il suo arrivo nella grande città le aveva fatto credere che avrebbe scoperto sé stessa ma non le ha regalato altro che un cinico manuale di sopravvivenza sui maschi locali. La disillusione verso i vantaggi dell’emancipazione sessuale l’aveva fatta tornare di corsa tra le braccia del vecchio ed affidabile fidanzato che aveva lasciato poco prima. Il suo piano di riserva finisce prima ancora di iniziare con una notizia inattesa. Il suo noioso ma mansueto bravo ragazzo non ha perso tempo a rimpiengerla e ha trovato un nuovo amore durante la loro pausa di riflessione.

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L’astuzia di Liz Tuccillo ha cercato la consacrazione con How to Be Single e con la sua seconda scalata al valentine’s-movie dopo il successo di He’s Not That Into You del 2009. La scena prosegue con Leslie Mann che prova a chiederle perché si è fatta del male guardando Sex and the City e credendo di poter fare la stessa cosa. Alla fine, le attempate sgallettate della popolarissima serie dell’HBO non facevano altro che ostentare l’indipendenza mentre cercavano il rifugio secolare del matrimonio.

alison brie e anders holm in single ma non troppoIl film di Christian Ditter è l’adattamento del primo best-seller di una delle creatrici delle quattro femmine a zonzo che hanno plasmato l’immaginario degli ultimi decenni e Dakota Johnson non è altro che una delle sue vittime. Liz Tuccillo ha edificato il mondo che lei stessa cerca di addolcire attraverso il balsamo della commedia romantica: un progetto molto scaltro che si presenta proprio in occasione della festa degli innamorati. How to Be a Single sta a metà tra una guida per principianti e un film della speranza e cerca di usare l’assortimento delle attrici per assecondare tutte le sfumature e tutte le età della sua tematica. Il film si sforza in ogni modo di fare quello che faceva Sex and the City con un leggero aggiornamento apatowiano nei dialoghi e nella deformazione grottesca di alcuni episodi. L’unico elemento veramente onesto è Rebel Wilson ma i suoi neologismi anatomici e il suo corpo imbarazzante devono andare troppo sopra le righe per trasformare How to Be a Single in una mutazione tra Garry Marshall e Bridesmaids di Paul Feig. Il suo problema principale è quello di ripetere la retorica di Sarah Jessica Parker e di far vincere l’happy ending in un contesto che in realtà vuole negarlo. Dakota Johnson si è specializzata nella parte della ragazza ingenua che cerca di mantenere la sua integrità in un mondo ostile anche se nessuno dei suoi amori di una notte ha la play-room come Jamie Dornan. L’efficacia di Leslie Mann nel ruolo di un’aspirante mamma che non ha il tempo per dedicarsi anche ad una relazione adulta non può essere messa in discussione e il suo ruolo di madrina è svolto con grande professionalità. Il barman che le elargisce lezioni pratiche sui rapporti tra uomo e donna è un evergreen di Liz Tuccillo visto che legava tutti i fili della trama anche in He’s Not That Into You.

rebel wilson in single ma non troppoGli scenari di New York in diversi momenti dell’anno sono azzeccatissimi e accompagnano perfettamente i diversi umori e le evoluzioni della storia ma non fanno altro che dare forza ad un sospetto. Il dubbio è che il film abbia bisogno di troppe cose al posto giusto e la sensazione è che non possa funzionare senza il contributo della professionalità. Gli esiti infatti sono contraddittori e i finali multipli di ogni situazione non chiariscono le convinzioni della sceneggiatura. Il suo sforzo iniziale di spiegare la condizione di single a New York preferisce impegnarsi per accontentare tutti. Forse perché non crede fino in fondo in quello che vorrebbe o forse perché se ne vergogna…

Titolo originale: How To Be Single
Regia: Christian Ditter
Interpreti: Dakota Johnson, Alison Brie, Leslie Mann, Rebel Wilson, Damon Wayans Jr.
Distribuzione: Warner Bros Italia
Durata: 110′
Origine: Usa 2016

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