1/07/2001 – La Cina abolisce il monopolio per l'importazione di film stranieri
Ad annunciare la notizia sono stati alcuni rappresentanti del governo statunitense, rassicurati privatamente dall'Ente per la radiotelevisione e il cinema di stato cinese (Sarft) che il mercato cinematografico si aprirà alla concorrenza entro il prossimo anno.
La decisione è destinata probabilmente a porre fine al monopolio sulla distribuzione detenuto dal China Film Group, finora unico importatore cinematografico del Paese.
La strenua battaglia del China Film Group
A trarne i maggiori benefici, invece, saranno le principali case di distribuzione hollywoodiane, che si sono lamentate dei tempi eccessivamente lunghi con cui la società Cina Film Group valuta i film stranieri e li seleziona. L'esistenza di più società autorizzate all'importazione significherà inevitabilmente l'aumento della presenza di film occidentali. E forse l'allentamento delle regole sulla censura.
Ad esempio, l'ingresso in Cina di film commerciali come "La mummia 2", "X-Men" e "Le verità nascoste" è stato bloccato dal China Film Group, che ha invece ammesso altre pellicole come "Rapimento e riscatto", "Nemicheamiche" e "Meet the Parents". Difficile capire il criterio usato in questa selezione. Nessuna delle ultime tre, in ogni caso, è riuscita a conquistare il pubblico cinese, totalizzando un incasso inferiore ai due miliardi di lire a pellicola.
La possibile abolizione del monopolio del China Film Group arriva alla fine di una lunga battaglia durante la quale la società si è battuta contro l'ingresso di nuovi distributori. "China Film ha combattuto strenuamente per tentar di fermare l'ampiamento della distribuzione – ha detto a CNN un rappresentante del governo americano -. Sono decisamente scontenti, ma non hanno potere di fermare la decisione. I cambiamenti avverranno comunque".
Nel prossimo futuro si attende l'assegnazione di sei nuove licenze ad altrettanti distributori, tra cui – in prima fila – lo Shanghai Film & Television Group, una società fondata nel 1996 per la produzione di film e di spot televisivi e proprietaria – insieme a Kodak – di alcuni cinema.