14/3/2005 – Regione Lombardia, l'incultura avanza?

Riceviamo e pubblichiamo un appello dai direttori del Bergamo Film Meeting

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E' con piacere che riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa che la direzione del Bergamo Film Meeting ha ritenuto necessario diramare, per mettere al corrente l'opinione pubblica di quanto accade nella Regione Lombardia:

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"Il 10 marzo 2005 la Regione Lombardia ha comunicato l'ammontare del suo contributo all'edizione 2005 di Bergamo Film Meeting, che si è svolta a Bergamo dal 5 al 13 marzo, con notevole affluenza di pubblico.


La Regione conferma al Festival il contributo di 20.000 Euro del 2004.


E questa è, in pratica, la conferma di un taglio, un taglio del 70% che ha già messo a rischio l'edizione del 2005 e che compromette fin da ora la realizzazione del Festival nel 2006.


Due anni fa, la Regione Lombardia aveva investito 66.000 Euro in Bergamo Film Meeting. Quattro anni fa circa 80.000. La crescita esponenziale del pubblico, il numero dei film proiettati, l'interesse crescente della Comunità Europea per il Festival, corrispondono perciò a una riduzione altrettanto esponenziale del supporto della Regione Lombardia. Non riteniamo più che questa sia una semplice conseguenza "aritmetica" dei tagli dei contributi ministeriali alle regioni, ma che si tratti piuttosto di una precisa scelta politica e "culturale" dell'Assessorato alla cultura della Regione Lombardia. Una scelta che ci sentiamo di definire "inculturale" e che rispecchia puntualmente l'impoverimento e la banalizzazione cui sono sottoposte, non solo nella nostra regione, le iniziative cinematografiche che si preoccupano più di "mostrare i film" (del presente e del passato) che di "esibire se stesse".


La parola d'ordine oggi è "la cultura deve autofinanziarsi". Possiamo anche condividerla, purché questa parola d'ordine valga anche per altre manifestazioni più "frivole", interessate soprattutto al pur legittimo aspetto mondano del cinema, che si limitano a proiettare dodici film (usciti nella stagione precedente) in sette giorni.


Se la cultura deve autofinanziarsi, ci piacerebbe si autofinanziassero anche le feste, i ricevimenti e le apparizioni dei divi nostrani.


 


Emanuela Martini


Angelo Signorelli


(Direttori di Bergamo Film Meeting)


Sandro Zambetti


(Presidente di Bergamo Film Meeting)


Gianni Amelio
(Presidente onorario di Bergamo Film Meeting)"

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