14/7/2006 – Sul Main Stage di Arezzo Wave una serata tutta italiana

Pomeriggio con Marco Travaglio e Fabri Fibra, Daniele Silvestri chiude la serata

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Terzo giorno di festival con tanti, tantissimi appuntamenti. Il ritmo del festival cresce, il popolo di Arezzo Wave ingrossa le sue fila, seguendo pedissequamente il flusso degli eventi scanditi dalla mattina presto fino a notte inoltrata. La mattina musicale è del wake up, conì Snakioplatz, Suonocaustica, Tavernicoli, Ilaria Pastore Trio, Satellite Inn che hanno dato una sferzata energica al pubblico affamato di musica. La chiusura dello spazio è stato dedicato alla presentazione diRezophonic, curato e coordinato dal batterista Mario riso, e comprendente alcuni nomi di spicco del panorama rock italiano. La finalità del progetto è collagata all'associazione AMREF, per la realizzazione di pozzi d'acqua in Africa, nel Kajiado. Per chi si è voluto approcciare ad altre forme di arte, ha avuto la possibilità di partecipare al workshop dello straripante Robert Pettena, artista italiano di origini inglesi, che nella sezione Artwave ha trasformato, con la performance Opplà, l'auditorium comunale in un ambiente incapace di produrre alcun suono; oppure recarsi al teatro della Bicchieraia per assistere, in TeatroWave, al fulmineo '84 — '06, ispirato in qualche modo al "grande Fratello" Owelliano sul controllo delle menti, di estrema attualità.
Sullo stesso tema il partecipatissimo dibattito, all'anfiteatro romano dove ha sede il Word Stage, del giornalista Marco Travaglio, che ha parlato di "libera informazione in libera televisione", approfondendo il rapporto tra politica e mezzi di informazione, usi e abusi.
In apertura il palco ha ospitato il workshop della Compagnia Sosta Palmizi e in chiusura il set di Musica Nuda, ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che hanno regalato un momento emozionante ed intimo, con le loro personali ed essenziali riletture di brani famosi italiani e stranieri.
Ma il pomeriggio ad Arezzo Wave è anche Psycho stage, con i concerti che dal primo pomeriggio fino al calar del sole porta nell'area dell'ex ospedale psichiatrico splendide realtà musicali. Ieri si è partiti con i lombardi Corni Petar, e poi ancora Eterea, Fumisterie, Studio Davoli, Ameba4 ed infine l'atteso Fabri Fibra, attualmente l'esponente più in vista della scena rap italiana, che è stato accolto caldamente da un pubblico attento e partecipe.
Fra le proposte che Arezzo Wave propone nel programma, non manca la musica "colta", con Polyphonic Wave, evento di musica corale che nel centro della città propone repertori classici sul finire del pomeriggio; ieri è stato di scena Vox Cordis.
Cinewave ha aperto ieri una sezione dedicata alla fantascienza degli anni '50, con "L'ignoto spazio profondo" di Werner Herzog e "La cosa da un altro mondo" di Christian Nyby e Howard Hawks.
La serata del main stage è stata tutta italiana, con le esibizioni dei giovani ed energici Water in Face, seguiti dal primo atteso appuntamento con i Baustelle, band rivelazione del 2006 dal sapore Nouvelle Vague, gli scatenati Verdena, che hanno presentato all'interno del proprio set anche alcuni brani del loro nuovo disco, attualmente in lavorazione. Poi è stata la volta dei Mau Mau, piemontesi, tropicali, irrefrenabili. Ad Africa Unite il compito di spostare l'asse tropicale verso la Giamaica, con il loro reggae arricchito da un intelligente uso dell'elettronica.
Nel corso del set la band piemontese ha lanciato un appello per la libertà di informazione e la sua indipendenza, chiedendo al pubblico del festival di aiutare nella sua battaglia la storica testata il quotidiano Il Manifesto, a rischio di chiusura.
Conclude la lunga maratona musicale l'atteso Daniele Silvestri, che dopo anni di inattività volontaria, porta ad Arezzo la sua musica.
L'intelligente linea musicale del musicista romano emerge anche nelle riletture di molti brani del suo repertorio passato, riproposti con la sua band. A sorpresa, Silvestri annuncia "*Vorrei dedicare questo pezzo a un grandissimo calciatore, ultimamente molto bravo a colpire di testa: Zidane*". E' così che Daniele Silvestri introduce "Strade di Francia" festeggiando insieme a uno stadio eccitato e gremito in ogni ordine di posti, la ventesima edizione del festival toscano e la recente vittoria della nostra nazionale.

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Per maggiori informazioni: www.arezzowave.com


 


 



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