28/8/2006 – VENEZIA 63 – Il Premio Bianchi a Marco Bellocchio

La consegna al Lido, l'8 settembre

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Va a Marco Bellocchio il Premio "Pietro Bianchi" 2006. Lo ha deciso il direttivo nazionale del Sngci, il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani che tradizionalmente assegna il Bianchi a Venezia, durante la Mostra del Cinema, in collaborazione con la Biennale e la direzione del festival.

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L'8 settembre prossimo la consegna al Lido, con la proiezione alla Sala Pasinetti del Palazzo del Cinema di un film scelto dallo stesso Bellocchio: Il diavolo in corpo con Maruschka Detmers, accolto nel 1986  come un film scandalo e tra i più sottovalutati nell'opera del regista e cortesemente messo a disposizione per Venezia dall'Istituto Luce, un'occasione, per il Sindacato, anche per ricordare Leo Pescarolo che di quel film fu produttore. Il "Bianchi", lo scorso anno assegnato alle grandi firme della critica e del giornalismo per sottolinearne il valore professionale ma anche le difficoltà in un mondo editoriale sempre meno attento alla qualità dei contenuti, è il riconoscimento con il quale i giornalisti cinematografici tradizionalmente festeggiano a Venezia i protagonisti del miglior cinema italiano. Un premio al quale il Sindacato è particolarmente affezionato perché è intitolato alla memoria di un grande critico e giornalista. Il Premio è stato negli anni assegnato ad attori come Alberto Sordi, Sophia Loren e Nino Manfredi, a produttori come Dino De Laurentiis e Goffredo Lombardo, ma ritirato, storicamente, soprattutto da autori come: Mario Soldati, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Renato Castellani, Luigi Zampa, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Giuseppe De Santis, Francesco Rosi, Dino Risi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Luigi Magni, Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci. Tra grandi firme come Age e Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico e Peppino Rotunno, lo ha ritirato anche Michelangelo Antonioni che, proprio nel 1946, quando ancora non era passato dietro la cinepresa, è stato tra l'altro tra i fondatori del SNGCI.

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