35° Trieste Film Festival: annunciati i film di apertura

Il 35° Trieste Film Festival (19-27 gennaio) apre con Radu Jude e Agnieszka Holland. In programma anche i premi del SNCCI a Rapito e Pacifiction, e il film su Franco Basaglia

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Per la sua 35a edizione, il Trieste Film Festival, in programma dal 19 al 27 gennaio, sdoppia la propria apertura. Un’occasione per dare il giusto risalto a due titoli che hanno segnato l’ultimo scorcio del 2023.

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Il 19 gennaio la programmazione del Teatro Miela si inaugura con Do Not Expect Too Much from the End of the World del cineasta rumeno Radu Jude (già Orso d’oro a Berlino e Premio speciale della giuria a Locarno).

Il 23 gennaio invece sarà il Politeama Rossetti ad accogliere il secondo film di apertura del festival, Green Border, Premio Speciale della Giuria all’ultima Mostra di Venezia e dall’8 febbraio al cinema, che segna il grande ritorno di una maestra del cinema europeo, la polacca Agnieszka Holland.

Anche nel 2024, inoltre, come da tradizione, si rinnova la collaborazione tra il Trieste Film Festival e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), che ancora una volta ha scelto il palcoscenico del Politeama Rossetti per premiare, all’inizio del nuovo anno, i migliori titoli usciti nelle sale nell’anno appena trascorso.

Due i riconoscimenti, al miglior film italiano e al miglior film internazionale: tra gli italiani, a imporsi come il più votato è stato Rapito di Marco Bellocchio, già premiato nel 2020 per Il traditore. Pacifiction di Albert Serra è invece il miglior film in assoluto fra tutti quelli distribuiti in sala in Italia nel corso del 2023, scelto da una commissione composta da Pedro Armocida, Paola Casella, Massimo Causo, Adriano De Grandis, Francesco Di Pace, Fabio Ferzetti, Beatrice Fiorentino, Federico Gironi, Roberto Manassero, Raffaele Meale, Paolo Mereghetti, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Giulio Sangiorgio e Sergio Sozzo.

Tra le anteprime annunciate, si aggiunge inoltre il documentario diretto da Erika Rossi 50 anni di CLU (Cooperativa Lavoratori Uniti), scritto con il giornalista e autore Massimo Cirri, che racconta la storia della prima impresa sociale italiana, nata nella Trieste di Franco Basaglia (che con quest’opera viene celebrato nel centenario della nascita), figura chiave per la città, chiamato a dirigere l’Ospedale psichiatrico nel 1971. 

Tutte le informazioni sul sito del Festival.

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