8/3/2006 – De Laurentiis dà fiato alle sale cinematografiche

Il dvd di Verdone non uscirà prima di quindici settimane di proiezioni

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"Non ci sono né vinti, né vincitori. Abbiamo fatto un passo avanti per ridare chiarezza e credibilità a questo mercato". Così Paolo Protti, presidente dell'Anec, associazione esercenti cinema, commenta l'accordo raggiunto dagli esercenti con la Filmauro di Aurelio De Laurentiis per far uscire in Dvd il film di Carlo Verdone, Il mio miglior nemico, non prima di quindici settimane dall'uscita in sala, prevista il 10 marzo. "Stiamo attraversando una fase difficile – afferma Protti, sul Giornale dello Spettacolo – che si può superare solo difendendo decisamente il sistema sala. L'esercizio non fa accordi di cartello e il nostro lavoro comune non nasce da una chiamata alle armi o da una logica di schieramento, bensì dalla consapevolezza che solo una risposta unitaria, ma modulata secondo i vari orientamenti aziendali, possa proteggere l'esercizio italiano dalle difficoltà di un momento molto complicato". Altro problema da affrontare è quello dell'estate: "il mercato non può essere abbandonato per tre mesi – dice Protti -. Speriamo di trovare un accordo con i distributori anche in tal senso senza arrivare ad un altro scontro".

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L'esclusiva delle quindici settimane (la cosiddetta window) per il film di Carlo Verdone è definita "una misura fondamentale" da Andrea Stratta di UCI: "visto che Natale a Miami è uscito in anticipo rispetto al tempo previsto, è stata una richiesta necessaria da parte nostra per il bene del mercato. Finita la bagarre sulla window dobbiamo sederci al tavolo per parlare dell'estate, sperando che i distributori ci seguano". Per l'esercente napoletano Luciano Stella il limite delle quindici settimane "è accettabile" e anche Gianantonio Furlan, esercente del Veneto, è soddisfatto dell'accordo raggiunto: "è la dimostrazione che se si segue una linea di principio comune, si ottengono risultati importanti. Questa è la base per potere avviare una discussione sull'accordo intercategoriale ed un segnale nei confronti degli altri distributori; l'importante è, però, dimostrare come i singoli esercenti, senza intese di cartello, riescano a perseguire un obiettivo comune. Le quindici settimane rappresentano una soglia da cui iniziare a discutere, nonostante i produttori si dicano contrari". Gianluigi della Casa di Medusa Cinema, invece, resta scettico: "era facile raggiungere un accordo del genere, perché l'uscita del Dvd a giugno o a luglio non cambia molto per il mercato video. Le window, però, restano lo strumento primario per la protezione dello sfruttamento dei film, soprattutto di quelli italiani. Ora l'esercizio deve affrontare a livello interassociativo gli altri problemi tra cui estate e contemporaneità delle uscite. Non dovremmo programmare film che abbiano un ritardo di oltre due mesi rispetto l'uscita europea."

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