Introduction: Hong Sang-soo torna alla Berlinale

“Un film che approfondisce la comprensione del segreto dell’arte che opera tra la scena stessa e il linguaggio”, così il direttore Carlo Chatrian ha annunciato il nuovo film di Hong in concorso

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La direttrice Mariette Rissenbeek ed il direttore artistico Carlo Chatrian hanno annunciato i quindici film che gareggeranno per l’Orso d’Oro e gli Orsi d’Argento nell’edizione online (Industry Event, non aperta al pubblico) che si terrà dal 1 al 5 marzo. Alla 71ª edizione, che prevede anche una parte dedicata al pubblico dal 9 al 20 giugno (Summer Event) ci sarà l’ennesimo ritorno di uno degli autori più importanti del cinema sudcoreano. Dopo aver vinto l’Orso d’Argento per lo spaccato quotidiano tutto al femminile di The Woman Who Ran, ritorna a Berlino Hong Sang-soo con Introduction. Un film che parla di Young-ho che intraprende un viaggio per far visita alla parentela; che Chatrian ha definito come “un film che approfondisce la comprensione del segreto dell’arte che opera tra la scena stessa e il linguaggio”.

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Hong è una delle voci più importanti di quella South Korean Film Reinassance di cui ha parlato, ormai nel lontano 2010, il critico Jinhee Choi. Una nuova onda che reagisce agli accadimenti della storia e che di continuo si scontra con l’immaginario hollywoodiano anni ’90. Film che incassano molto, in patria e all’estero, e che comunque riescono a mantenere una netta e precisa linea autoriale. Tra Kim Ji-woon, Bong Joon-ho e Park Chan-wook, che hanno come cultura e immaginario di riferimento il cinema americano, ci sono figure come Hong che ruotano intorno a codici e linguaggi più vicini ad un modo di fare e pensare europeo. Il suo è un cinema lirico e minimalista che si abbandona alla bellezza delle cose, dove i personaggi vengono colti alla sprovvista dagli eventi. Un modo di raccontare totalmente contrario alle precise strutture dei registi del thriller alla coreana che si abbandona alle immagini e che si lascia andare davanti la macchina da presa. L’anno scorso proprio Hong a proposito di The Woman Who Ran disse: “Il mio approccio è stato quello del seguire l’onda, surfare sugli eventi. Ho scelto, ad esempio, di girare la scena delle galline nel cortile dopo averle viste, mi erano solo piaciute”. Alla 71ª edizione della Berlinale sarà accompagnato ancora una volta dalla musa Kim Min-hee, presente nel cast e già premiata a Berlino per la sua interpretazione in On the Beach at Night Alone.

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