The Hanging Sun. Sole di mezzanotte, di Francesco Carrozzini
Dal romanzo di Jo Nesbø, aderisce scolasticamente ai codici del cinema scandinavo e ne risente anche la scrittura che si affloscia su consequenzialità interrotta da flashback didascalici.
Affaccia sul mare il villaggio in cui si svolge la maggior parte di The Hanging Sun. Sole di mezzanotte, film di chiusura Fuori Concorso della 79ª Mostra del Cinema di Venezia. I suoi protagonisti, però, sembrano muoversi in una palude, circondati da sabbie mobili. John, il protagonista interpretato da Alessandro Borghi, non riesce a scrollarsi di dosso il suo passato malavitoso. Jessica Brown Findlay nei panni di Lea vorrebbe andarsene insieme a suo figlio Caleb da un luogo in cui “le donne non possono decidere nulla“. Entrambi, sono disposti a tutto pur di allentare la pressione del proprio padre padrone, la cui doppia incarnazione passa per Charles Dance e Peter Mullan.
Eccedendo nelle ricerche di mercato o nel timore reverenziale nei confronti del materiale di provenienza, l’adattamento del quasi omonimo romanzo di Jo Nesbø Sole di mezzanotte, viene realizzato con la cura certosina di un cosplayer. L’aderenza ai codici del thriller scandinavo, con fotografia algida, facce di bronzo e cuori ghiacciati o bruciati dalla fiamma della follia è totale. Ne risente anche la scrittura solitamente ironica e brillante di Stefano Bises (si pensi, tra i molti, a The New Pope ed Esterno Notte), che si affloscia su una facile consequenzialità interrotta da flashback tanto didascalici quanto superflui.
Titolo originale: The Hanging Sun
Regia: Francesco Carrozzini
Interpreti: Alessandro Borghi, Peter Mullan, Jessica Brown Findlay, Charles Dance, Raphael Vicas, Sam Spruell, Frederick Schmidt
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 93′
Origine: Italia, UK 2022