"After The Sunset", di Brett Ratner
Questo progetto sgangherato ed eccessivo finisce per stupire ed affascinare proprio per la capacità di Ratner di tenere insieme mille sensi, giocando sui ritmi e i tempi dell'azione, ironizzando e dissacrando corpi e icone.
Che dire dell'ultimo film firmato da Brett Ratner? Scorrendo le immagini e le parole della sceneggiatura di After The Sunset verrebbe voglia di rispondere che questa pellicola assomiglia ad un brutto sogno di un regista a corto di idee. Tanta azione, due ladri spariti ai tropici per godersi l'ultimo bottino ed architettare il colpo della vita, un detective dell'Fbi sulle loro tracce; e poi un set disseminato di sensi e corpi che si moltiplicano continuamente confondendo ogni possibile lucidità dell'occhio dello spettatore. Tutto questo mentre i paesaggi sembrano esplodere fra i colori della fotografia di Dante Spinotti e la storia tocca rapidamente vari generi senza mai abbracciarne uno definitivamente: dalla commedia si passa alla spy story, con chiari omaggi ad una certa cinematografia anni '60 e '70; dallo sfrenato action-movie si finisce per precipitare in una specie di parodia degli ultimi film di 007 – la presenza di Pierce Brosnan non è casuale e rappresenta una delle tante possibili moltiplicazioni di senso architettate da questo film ibrido e inclassificabile…Dunque After the Sunset, ancor più dei precedenti Rush Hour – Due mine vaganti e Colpo grosso al Drago rosso, risulta un gran bazar dell'immagine, un mèlange di certi generi, o sottogeneri, del cinema hollywoodiano prima incrociati e poi frantumati da una macchina da presa che agisce come una pressa di un certo immaginario filmico.
Eppure questo progetto sgangherato ed eccessivo finisce per stupire ed affascinare proprio per la capacità di Ratner di tenere insieme questi mille sensi giocando sui ritmi e i tempi dell'azione, ironizzando e dissacrando certi corpi icone che, nella consapevolezza di essere sempre fuori posto, sono perfettamente in osmosi con questo set barocco ed esotico. Così, pur mantenendo strette e rigide le griglie di una regia ordinata e funzionale, Ratner lascia filtrare da ogni raccordo spiragli e derive di senso che trascinano la storia sempre più in là di ogni inquadratura, verso i cromatismi interiori di un set appena intravisto dall'occhio della cinepresa. Ed alla fine il risultato è sorprendente: si guarda un film immaginando tutte i mille detour racchiusi nello spazio di un'ora e mezza di cinema gioioso e felicemente imprevisto.
Titolo originale: id.
Regia: Brett Ratner
Interpreti: Pierce Brosnan, Salma Hayek, Woody Harrelson, Chris Penn, Don Cheadle, Naomie Harris, Russell Hornsby, Troy Garity
Distribuzione: 01 Distribuzione
Durata: 97'
Origine: Usa, 2004