Il Bolzano Film Festival Bozen e il Lichter Filmfest di Francoforte renderanno omaggio al produttore, distributore e regista Karl “Baumi” Baumgartner, in occasione del decennale dalla sua scomparsa. Tre serate, a partire dal 13 aprile, per rivedere sul grande schermo alcuni dei suoi più bei film, dal cortometraggio ES 22 – Favola in Quattro Tempi del 1967 (nel quale compare in veste di giovanissimo interprete) a Luna Papa, di Bakhtiar Khudojnazarov (1999), uno dei numerosi progetti cinematografici portati alla luce dal suo lavoro, passando per Stranger than Paradise e Coffee and Cigarettes, entrambi di Jim Jarmusch, regista con il quale Baumi ha avuto una proficua collaborazione professionale e una stretta amicizia.

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Nato nel gennaio del 1949 a Brunico, in Alto Adige, Baumgartner è riuscito nel corso della propria carriera a dare un considerevole contributo all’industria, frequentando i più diversi ambienti cinematografici e co-fondando due case di produzione: la Pandora Film (1982), responsabile della scoperta di registi come Sally Potter, Aki Kaurismäki, Jim Jarmusch e Kim Ki-duk e la Pallas Film, nata nel 2003 e specializzatasi in cinema dell’Europa orientale.

Pluralmente apprezzato per l’impegno profuso in ambito artistico, il produttore aveva iniziato a farsi conoscere nella Roma  degli anni ’60, salvo poi unirsi, alcuni anni dopo, al collettivo Harmione di Francoforte sul Meno. Il Direttore Artistico del Bolzano Film Festival Bozen Vincenzo Bugno lo ricorda come un uomo “sicuramente attratto dal confine, dai confini. Perché voleva farci conoscere cosa c’era più in là, al di là dell’orizzonte”.

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