Bif&st 2011 – "La cultura si mangia…": incontro con gli organizzatori del Bari International Film e Tv Festival 2011

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È stato pr
esentato questa mattina, nella cornice della Casa del Cinema a Roma, il vasto programma di un giovanissimo festival italiano che – pur essendo solamente alla sua seconda edizione – sfoggia già un buon motore organizzativo alle spalle: il BIF&ST 2011. Erano presenti il direttore artistico Felice Laudadio, il presidente Ettore Scola e i rappresentati della regione Puglia Silvia Godelli e Nicola Vendola, rispettivamente assessore alla cultura e Presidente della Regione

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Bif&st 2011

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In una affollata conferenza stampa tenutasi nella sala Deluxe della Casa del Cinema a Roma, è stato presentato questa mattina il vasto programma di un giovanissimo festival italiano che, pur essendo solamente alla sua seconda edizione, sfoggia già un buon motore organizzativo alle spalle: il BIF&ST. Ossia il Bari International Film e Tv Festival 2011. Erano presenti il direttore artistico Felice Laudadio, il presidente Ettore Scola e i rappresentati della regione Puglia Silvia Godelli e Nicola Vendola, rispettivamente assessore alla cultura e Presidente della Regione. Gli interventi sono stati coincisi e mirati, quasi delle brevi dichiarazioni di intenti sugli obiettivi a medio/lungo termine di questa giovane creatura culturale.

Felice Laudadio: vorrei prima di tutto partire da due dei tanti tributi che quest’anno abbiamo organizzato: quello a Giuseppe Tornatore, mettendo su la più ampia retrospettiva sulla sua opera mai proiettata in Italia, e proponendo in anteprima assoluta il suo ultimo film L’Ultimo Gattopardo. Ritratto di Goffredo Lombardo, che Giuseppe sta finendo di montare (nella sua versione definitiva) proprio in questi giorni. E poi quello ad un barese che si è particolarmente distinto qui a Roma, diventando un punto di riferimento importantissimo nella produzione italiana: Domenico Procacci, del quale proietteremo moltissimi film da lui realizzati in questi anni. E non a caso la retrospettiva si chiamerà proprio La Fandango per il Cinema Italiano.

Passando al programma (interamente consultabile sul sito del Bif&st) siamo contentissimi di aprire il festival con l’anteprima italiana di un film che sta riscuotendo consensi e premi in tutto il mondo: The King’s Speech di Tom Hooper, con Colin Firth ed Helena Bonham Carter. Poi si passerà ad una serie di anteprime che spaziano dai consueti territori del cinema hollywoodiano come Morning Glory di Roger Michell – con Harrison Ford e Diane Keaton – e Secretatariat di Randall Wallace; per poi passare a grandi autori come Margarethe Von Trotta che presenterà il suo Die Schwester, un film ironico e insolito nel suo percorso registico; e poi allargare lo sguardo a realtà nuove e interessanti da scoprire come il cinema olandese o quello bulgaro. Altra anteprima assoluta europea (che condividiamo col Sundance film Festival di Readford) sarà Senna: il bellissimo e toccante documentario sul mito della Formula Uno Ayrton Senna, con immagini e filmati mai visti prima, che traccia la sua straordinaria avventura umana e professionale.

Il festival si svolgerà in 10 sale della città e ovviamente avremo l’onore di avere lo straordinario palcoscenico del Teatro Petruzzelli, che per l’occasione si trasformerà in una sontuosa sala cinematografica. Il festival offrirà un amplissimo panorama di sezioni, tra le quali ItaliaFilmFest, una ricca selezione di cinema italiano comprendente anche documentari e cortometraggi. Insomma noi crediamo che questo festival sia un importante tassello del fermento culturale del nostro Paese, che parte dalla Puglia e deve avere il cinema come assoluto protagonista.

laudadio, vendolaEttore Scola: io sono essenzialmente qui per ribadire l’inutilità che la carica di Presidente ha in ogni tipo di festival. È sempre il direttore artistico in fondo il vero motore dell'operazione e io mi limito a seguire con interesse, ormai da molti anni, ciò che Laudadio fa e mi coinvolge a fare. Credo che questo del Bif&st sia un caso a parte nel panorama del cinema italiano, perché forse in Puglia chi amministra non si vergogna di parlare di cultura o di economia della cultura. La politica non si può mai permettere di rimanere orfana della cultura, perché diventerebbe priva di una delle sue componenti base: il “racconto”. Raccontare non deve essere più una vergogna…

Nicola Vendola: io considero il cinema come uno dei pochi argini contro la deriva culturale. E considero che il cinema debba essere visto anche come “apparato produttivo” importante e redditizio per il nostro Paese. Ed è questo che noi come regione, collaborando con la  Film Commission pugliese, ci siamo impegniati a fare: ragionare sul cinema sia come arte che come prodotto. Creare, insomma, un polo culturale nel profondo Sud del nostro Paese per dimostrare che non è una cosa impossibile o inutile. E il Bif&est ne è una testimonianza importantissima: testimonianza di come un piccolo lembo di territorio può e deve aprirsi al mondo senza snaturare la sua essenza culturale. Avrei voluto quasi che questo festival si chaimasse: La Cultura si Mangia…

 

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