BLOG – Essere diego zandel
Da un lato il racconto, anche di genere, dall’altro il saggio analitico, la riflessione, l’interesse a non lasciar stare le cose come stanno ma smontare, metter mano, analizzare i meccanismi. Vien fuori così Essere Bob Lang (Edizioni Hacca). Continua sul Blog STORY di Demetrio Salvi
E chi conosce Diego sa bene come queste due anime convivano potentemente in lui: la sua storia personale (figlio di una terra “complessa”, l’Istria) non gli permette alcuna semplificazione e la passione che ci mette per capire “come va il mondo” è tutta lì, ben espressa nelle pagine dei suoi libri, mai pacifici, tormentati da desideri che spingono ai margini, sempre pregustando una conoscenza che è sempre un po’ più in là, disposta irregolarmente sui margini di isole che continuano a imperversare nei suoi sogni e che puntualmente ritroviamo, ora, anche nei nostri.
Il racconto scorre veloce, ci conduce per mano tra le miserie del quotidiano davvero semplice del protagonista (uno scrittore/impiegato) e le avventure di un cronista d’assalto che lui s’è inventato, Bob Lang. Le vite dei due personaggi si riflettono l’una sull’altra, si legano, si confondono così com’è nei desideri di Marco che insegue il sogno di diventare uno scrittore di successo. Fino alla fine, la mediocrità sembra vincere su tutto ma un ultimo guizzo, una distrazione del reale, un’irrispettosa coincidenza, modifica il gioco. Le cose cambiano – magari non nella direzione che vorremmo cambiassero. Così accade che deviazioni improvvise ci portano al largo, ci fanno allontanare dalla riva, ci convincono, di nuovo, che la nostra meta, che Itaca è lontana. Chissà quante storie ancora dovrà raccontarci Zandel per permetterci l’approdo.
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