Fantozzi rimane un personaggio pieno, testardamente gentile, tenacemente incapace d’inserirsi in un mondo troppo spigoloso per lui e dichiaratamente falso. Un cult del cinema italiano
Dal n.0 di #SentieriSelvaggi21st, il grado zero delle emozioni che declina un tempo rapido, giustificato dalla gran massa di realizzatori che permettono di godere dello spazio breve del godimento
Sono le oscurità a far intravedere altre possibilità per il cinema di Troisi. La volontà di mettersi a nudo e Napoli che viene rappresentata dai suoi stessi personaggi. Stanotte, ore 0.20, Rete 4
Da stasera in programmazione al Nuovo Cinema Aquila di Roma il quarto lungometraggio diretto da Orlando, ricco di fluttuazioni, anomalo, meravigliosamente impreciso, voluttuoso e sensuale
Il 1 aprile 2018 sono trascorsi 30 anni dalla nascita della rivista di cinema Sentieri selvaggi: la celebriamo, giornalmente, attraverso una serie di articoli, news, eventi, commenti e altre storie.
Sarà a breve nelle sale italiane con "Fantasticherie di un passeggiatore solitario": un'intervista al compositore le cui musiche abbiamo sentito in "Janara" e "Seconda Primavera" di F. Calogero
Lavorare sul proprio immaginario. Arrenderci a quest’idea – non ad altro. Allenarci al difficile compito di ricostruire, di capire, di mettere assieme i tasselli di una realtà più ampia
Fantozzi rimane un personaggio pieno, testardamente gentile, tenacemente incapace d'inserirsi in un mondo troppo spigoloso per lui e dichiaratamente falso. Da oggi al cinema fino al 28 ottobre
Ci sono film che si radicalizzano nel nostro immaginario e diventano una realtà condivisa. Quello diretto da Rob Reiner con l'irresistibile coppia Billy Crystal-Meg Ryan è uno di questi.
Il ciclo Doinel è un'anomalia apparente: in vent'anni, dal 1959 al 1979, Truffaut lo segue, in cinque film, col suo sguardo stupito, perplesso, vago. E si gode la possibilità di
Syd Field rimane la porta preferenziale che apre ai misteri della narrativa, una porta necessaria da attraversare per chiunque voglia scrivere e per tutti coloro che, in qualche modo, pensano che sia
Il film dove ricompare Tullio Pinelli che garantisce la struttura narrativa e lascia che il regista romagnolo si diverta a gestire la parte restante, il mondo dei morti che finisce con l'essere p
Ho un mucchio di materiali su Andrea Pazienza. Poi basta andare su youtube per farci amicizia. Mi viene da chiedermi com'è fatto il suo cervello, quali sono i legami sinaptici capaci di re
Forse mi sbaglio: nel retro di copertina di un suo libro (Il collo mi fa impazzire, Feltrinelli), Nora Ephron mantiene i lineamenti piacevoli di una donna matura, più che sessantenne, che
Ci sono alcune piccole cose che mi legano a Nora Ephron. L’ho già detto e lo ripeto: ho saccheggiato per anni il suo testo “base” e Harry ti presento Sally continua a essere
Il protagonista negativo assoluto è “quello che non vogliamo essere” – anche se, raramente, ci piacerebbe “essere”. E’ la parte pienamente indicibile che ap
Peppe è l’unico che può scrivere un romanzo sulla camorra senza che ciò mi scandalizzi, mi mandi su tutte le furie, mi faccia diventare paonazzo per la rabbia. Continua sul
Da un lato il racconto, anche di genere, dall’altro il saggio analitico, la riflessione, l’interesse a non lasciar stare le cose come stanno ma smontare, metter mano, analizzare i meccani
Lost in google mette assieme le preziose innovazioni narrative delle serie americane, il piacere donato da un certo cinema che, in modo primitivo, cercava di fare il punto sulle alterazioni percettiv
Luca Poldelmengo scrive thriller. E le storie che gli si formano in testa, durante i suoi personalissimi incubi notturni, esplodono in cortometraggi, film, romanzi. Ma quello che cattura l’atten
Forse mi piacerebbe vedere Verdone alle prese con una sceneggiatura definitivamente non sua, obbligato così a lavorare su un secondo livello che, tragicamente, manca spesso nel cinema nostrano
Nella sua linearità, un oggetto essenziale, un libro necessario a ricordarci quanto sia opportuno utilizzare Napoli per interpretare il cinema (e il mondo, ovviamente). Napoli continua a esser
Il cinema “per ragazzi” ci appartiene da sempre, a partire dalla corsa che Antoine Doinel compie a chiusura dei suoi 400 colpi: finisce in un mare freddo e inquietante che gli bagna i pied