Box Office USA 30 luglio 2012
The Dark Knight Rises ha conservato la vetta della classifica e ha dominato gli avversari con altri sessanta milioni di dollari. Il suo secondo week-end ha accertato la sua schiacciante vittoria su The Amazing Spider-Man: la sfida più affascinante dell'estate non è stata molto combattuta e ha prodotto esiti diversi. Il personaggio della DC Comics ha confermato il suo appeal nonostante la tragedia di Aurora; l'eroe della Marvel non ha deluso ma ha perso per strada decine di milioni rispetto alla vecchia versione di Sam Raimi
The Dark Knight Rises non ha mollato la sua presa sul mercato americano e il suo secondo week-end ha delineato le sue prospettive in modo più chiaro e definito. Il capitolo finale della trilogia di Christopher Nolan ha conservato la vetta della classifica e ha dominato i suoi avversari con un incasso che ha superato i sessanta milioni di dollari. Il totale della nuova avventura di Batman ha già avvicinato i trecento milioni e i suoi volumi internazionali sono lievitati fino a buttare giù il muro del mezzo miliardo di dollari. L'epopea di Bruce Wayne è arrivata alla conclusione e ha saputo eludere le tragiche conseguenze della strage di Aurora, che avrebbero potuto condizionare la sua distribuzione. The Dark Knight Rises ha deluso soltanto chi si aspettava un attacco frontale ai record di The Avengers. La sua storia commerciale ha costretto la Warner Bros. ad accettare una leggera flessione del brand ed effettivamente ha dovuto abbassare le sue pretese iniziali: lo scontro tra Batman e Bane si dovrebbe fermare intorno ai quattrocento milioni e dovrà combattere fino alla fine per fare meglio di The Hunger Games e per prendersi il posto di secondo film più ricco dell'anno. The Dark Knight Rises è un trionfo nonostante non sia stato all'altezza di alcune attese eccessive ed immotivate: il personaggio della DC Comics ha stravinto la sfida a distanza con The Amazing Spider-Man, che rappresentava il confronto più affascinante di uno dei mesi più affollati della storia del calendario americano. Il reboot di Peter Parker è stato una mezza delusione: l'operazione della Sony ha coperto le spese negli Stati Uniti e ha prodotto un notevole utile sul panorama worldwide. Eppure ha perso per strada decine di milioni rispetto alla trilogia firmata da Sam Raimi: tra Spider-Man 3 e The Amazing Spider-Man c'è un divario di sessanta milioni… La nuova versione con Andrew Garfield e con Emma Stone si è comportata come un buon blockbuster ma non è mai stata un must per il pubblico: la Sony ha raggiunto il suo obbiettivo, ha piazzato un ottimo rendimento e ha rinnovato i diritti sull'eroe della Marvel. La grande rivelazione dell'estate è stata Ted: la prima uscita cinematografica di Seth MacFarlane ha ipotecato i duecento milioni di dollari: un exploit che non solo ha consacrato il titolo come la commedia di questa estate ma lo ha anche fatto entrare tra i migliori risultati assoluti del genere. La Universal ha trovato una piacevole sorpresa che ha bissato il successo invernale di The Lorax. L'operazione non è riuscita alla Summit Entertainment, che ha rilevato il marchio di Step Up ma non lo ha valorizzato come faceva la Disney: è evidente come il franchise sia ormai in calo e non garantisca più le stesse cifre. La marcia trionfale di Ted ha colpito soprattutto The Watch, che si è presentato al giudizio degli spettatori senza lasciare il segno: l'all star con Ben Stiller, Vince Vaughn e Jonah Hill rischia di aprire una ferita nel 2012 della Fox.