CANNES 65 – Incontro con Ben Stiller

ben stiller il leone alex
L'attore statunitense arriva a Cannes per presentare Madagascar 3 dove ha doppiato per la terza volta la voce di Alex il leone. Parla del suo rapporto col personaggio, delle difficolta' del primo film e poi dell'ottimo risultato raggiunto, fa un parallelo tra la criniera del leone e la sua com'era negli anni '90 ed esalta le qualita' dello sceneggiatore Noah Baumbach

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ben stiller il leone alexSo che lei sta girando un film ma lo ha interrotto momentaneamente per presentare questo film a Cannes. Significa quindi che questo film le sta molto a cuore

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In effetti amo molto questo film. Il primo e' stato un po' duro e difficile. Era il mio primo film d'animazione, non conoscevo bene il progetto e facevo fatica a trovare la voce di Alex. Quando poi ho visto il risultato sono stato contentissimo. Poi si e' passati al secondo film ed e' stato piu' facile. Ormai avevamo preso confidenza con i personaggi. E' diventato un processo un continuo divenire.

Dei tre quale preferisce?

L'ultimo film e' quello piu' divertente. La sceneggiatura e' favolosa. Ogni volta ci si diverte sempre di piu'

Come ha lavorato sulla voce del leone?

Non ho dovuto fare un vero ruggito (prova a farlo e ride). Forse somiglia a me per i capelli? Puo' essere pero' di quelli che avevo negli anni '90.

Lei ha lavorato con Noah Baumbach, che l'ha diretta in Lo stravagante mondo di Greenberg. Quali sono le sue qualita'?

E' uno sceneggiatore straordinario che ha portato molto humour nel film.

Come arriva il suo personaggio a sacrificarsi?

Beh, deve trovare la sua vera identita'. Alex la cerca sin dall,inizio del film. Non vuole arrivare a essere qualcuno che non e'. Il fondo della storia e' che tutti questi animali sono solidali, molto amici tra loro e questo si vede soprattutto nel momento in cui restano intrappolati nello zoo.

 

 

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