Cannes 77 – The seed of the sacred fig: incontro con Mohammad Rasoulof e il cast

Dopo essere stato processato dal regime, Rasoulof porta in concorso a Cannes un film di contrasto al governo iraniano. Il racconto in conferenza stampa

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Presente stamattina a Cannes in conferenza stampa Mohammad Rasoulof, che dopo aver vinto l’Orso d’oro con Il male non esiste, è stato condannato dal governo Iraniano ed ora è in Concorso con il suo ultimo film, insieme al produttore Amin Sadrai e le interpreti Mahsa Rottami e Setareh Maleki. Rasoulof ha tenuto fortemente a fare presente che è vicino a tutti i i membri del cast che non sono potuti venire a causa delle restrizioni imposte dal governo iraniano per poi parlare della lavorazione del film.

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L’idea del film nasce da anni di scambi con i servizi segreti. Tutti i personaggi vengono da situazioni reali e la storia è verosimilmente vicino alla realtà. Mentre ero in prigione, ero curioso di sapere quello che succedeva al di fuori delle mura. Un giorno uno di quelli che era in cella con me mi ha regalato una penna e ho iniziato a scrivere”. Ha continuato poi a parlare della lavorazione del film fino al momento più complicato: “la seconda sentenza è arrivata mentre stavo finendo il lavoro, e ho provato a far trasferire tutto all’esterno dal mio montatore, per la post-produzione. Ho detto loro: ora il film è nelle vostre mani, non importa quel che mi succederà, voi dovete finirlo in base al copione ed essere sicuri che sia in salvo”.

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Rasoulof ha espresso fiducia nelle nuove generazioni in grado di sfidare il regime “Non abbiate paura delle intimidazioni, vi sconfiggeranno. Queste persone non hanno che il terrore in mano. Con il mio film ho cercato un linguaggio universale in modo che le persone possano capire le nostre difficoltà“.

Alla domanda sulla tematica della religione nel film ha risposto: “Bisogna distinguere la religione dalla sua componente politica e ideologica. Quando qualcuno vuole usare la religione come potere vuol dire che vuole dominare, “occupare” le menti delle persone.”

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