CINEMAFRICA – FCAAAL 2013: il cinema del mondo a Milano
E' iniziata da pochi giorni la 23. edizione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina di Milano (4-10 maggio 2013), diretto con la consueta passione e dedizione da Annamaria Gallone e Alessandra Speciale. Articolo a cura di www.cinemafrica.org
di Maria Coletti
Nel concorso internazionale sono in lizza anche tre film di registi africani: Chroniques d’une cour de récré di Brahim Fritah (Francia/Marocco, 2012, nella foto), Coming Forth by Day di Hala Lotfy (Egitto, 2012) e Le Djassa a pris feu di Lonesome Solo (Costa d’Avorio/Francia, 2012).
Tra i documentari in competizione troviamo altri tre titoli panafricani: Assistance Mortelle di Raoul Peck (Haiti/Francia, 2013), Dégage di Mohamed Zran (Tunisia, 2012) e Jeppe on a Friday di Arya Lallaa e Shannon Walsh (Sudafrica/Canada, 2012).
A completare la selezione panafricana, gli altri film selezionati nel Concorso Miglior Film Africano: A batalha de Tabato di Joao Viana (Guinea Bissau/Portogallo, 2013), Beautés cachées di Nouri Bouzid (Tunisia/Emirati Arabi Uniti/Francia, 2012, nella foto), O grande Kilapy di Zezé Gamboa (Angola/Brasile/Portogallo, 2012), Parfums d’Alger di Rachid Benhadj (Algeria, 2012), Toiles d’araignées di Ibrahima Touré (Mali, 2012) e Virgem Margarida di Licinio Azevedo (Mozambico, 2012). Numerosi anche i cortometraggi africani in concorso, un terzo dei quali girati da registe (5 su 15), una produzione italo-marocchina del 2012 (Il debito del mare di Adil Tanani) e il medio metraggio del regista senegalese Ousmane William Mbaye (Président Dia, 2012).
Molto interessante anche la sezione competitiva Extra, destinata ai film italiani o di coproduzione italiana che offrono uno sguardo diverso sul mondo. Molti i titoli che si occupano dei fenomeni migratori dall’Africa in Italia, che narrano con uno sguardo personale e partecipe racconti di paesi africani o delle identità africane in movimento e anche i primi passi di un “accented cinema”: Effetto Thioro di Alessandro Penta (Italia/Senegal, 2012), I Don’t Speak Very Good, I Dance Better di Maged El Mahedy (Italia/Egitto, 2012), Imaginaires en exil. Cinq cinéastes d’Afrique se racontent di Daniela Ricci (Italia/Francia, 2013), In nome del popolo italiano di Stefano Liberti e Gabriele Del Grande (Italia, 2012), In uno stato libero di Paola Piacenza (Italia/Tunisia, 2012), Méduses di movimentomilc (Italia, 2012), Il rifugio di Francesco Cannito e Luca Cusani (Italia, 2012), I segreti di Kabiria di Gianpaolo Rampini (Italia/Kenya, 2012), Swahili Tales di Alessandro Baltera e Matteo Tortone (Italia/Tanzania, 2012), Ten Months Later di Andrea Balossi Restelli, Lucrezia Botton e Matteo Vivianetti (Italia/Egitto, 2012), Youths of Shasha di Emanuele Cicconi (Italia/Etiopia, 2013).
In collaborazione con l’Unicef, il festival organizza inoltre una serie di incontri e proiezioni per le scuole secondarie di primo e secondo grado, presentando una selezione di film delle varie sezioni e organizzando per lunedì 6 maggio allo Spazio Oberdan la giornata “La multimedialità e l’arte per l’educazione alla cittadinanza mondiale”, con una proposta di percorsi e produzioni video e non solo, realizzati dalle scuole secondarie di secondo grado sui temi della migrazione, del lavoro e dell’intercultura.
Sempre in collaborazione con la Feltrinelli, ci saranno anche presentazioni di libri e incontri con gli autori, fra cui quella di L’Africa in Italia. Per una contro storia postcoloniale del cinema italiano a cura di Leonardo De Franceschi, edito dall’editrice Aracne, prevista l’8 maggio alle 18 presso la Feltrinelli di Via Manzoni 12: alla presentazione, che sarà moderata da Mauro Gervasini di FilmTv, accanto al curatore Leonardo De Franceschi (Università Roma Tre, Cinemafrica) e alla condirettrice del festival Alessandra Speciale, interverranno lo scrittore Wu Ming 2, la ricercatrice Farah Polato (Università di Padova) e la blogger Kibra Sebhat (Rete G2).
Articolo a cura di www.cinemafrica.org