Cuban Dancer, di Roberto Salinas

Cuban Dancer cerca di raccontare una tipica storia da sogno americano, ma non riesce ad andare oltre un racconto descrittivo

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Cuban Dancer, presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del Cinema di Roma, racconta la storia di Alexis, una giovane promessa della danza per il quale l’ambiente cubano inizia a stare stretto per le potenzialità dell’aspirante ballerino. Decide così di provare il grande salto e si trasferisce a Miami.

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Con oltre 250 ore di girato e al confine tra documentario e fiction, Cuban Dancer mostra il percorso di un cambiamento attraverso la trasformazione di un ragazzo che si ritrova a dover fare i conti con un modello di società opposto. Alexis, una volta arrivato a Miami, si trova immerso in un mondo costituito dalla competizione meritocratica e individualista, ben diverso dagli ideali socialisti comunitari. Il metodo di insegnamento negli Stati Uniti presenta una concezione opposta a cui il ragazzo si deve adattare. Nonostante ciò il protagonista incarna l’ideale tipico del sogno americano, fondato sull’idea di poter trovare una propria strada a prescindere dalle proprie radici.

La transizione a cui è sottoposto il ragazzo è il riflesso del cambiamento politico di Cuba; il film infatti mostra un momento di avvicinamento dopo anni di tensioni ed embarghi economici tra i due Paesi rivali. Questo evento viene raccontato tramite delle radio pubbliche e dimostra una timida apertura al libero mercato da parte dell’isola. Tuttavia l’aspetto politico rimane sullo sfondo, non viene mai esplicitamente citato pur rimanendo un aspetto centrale nella vita non solo di Alexis ma anche di tanti suoi connazionali desiderosi di poter spiccare il volo. Se questo cambiamento è chiaro per il sistema su cui si basa Cuba, non si vede nel personaggio del protagonista; manca infatti un cambiamento evidente nella sua vita dopo il trasferimento. Il documentarista Roberto Solinas dopo aver mostrato altre storie legate all’America Latina in film come El barrilete e The Troublemaker, con Cuban Dancer mostra così due polarità opposte e inconciliabili ma non va oltre un contesto semplicemente descrittivo.

 

Regia: Roberto Salinas
Distribuzione: Cinecittà Luce
Durata: 94′
Origine: Italia, Canada, Cile, 2020

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
4.2 (5 voti)
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