DVD – "Calcutta", di Louis Malle

Edito dalla Dolmen Home Video, il documentario di Louis Malle è un multiforme affresco che tenta di far capolino nella complessa struttura di Calcutta, la vecchia capitale liberata dal giogo britannico, ma ancora trasfigurata ed offesa dalla prepotenza coloniale

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Titolo originale: id.

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Anno: 1969


Durata: 93'


Distribuzione: Dolmen Home Video


Genere: documentario


Regia: Louis Malle


Formato DVD/Video: 4/3 1.33:1


Audio: francese Dolby Digital 2.0 mono


Sottotitoli: italiano


Extra: selezione scene; Vive le tour, documentario di Louis Malle di 18 minuti; filmografia; credits


 

IL FILM


Nel 1968 Louis Malle, che aveva cominciato ad affacciarsi al successo grazie a Viva Maria (1965) e Il ladro di Parigi (1967), attraversa una crisi profonda in cui mette in discussione la sua carriera. E' in questo periodo che si reca in India e, colpito dal suo fascino ed indignato dalle sue disuguaglianze, decide di coinvolgere Etienne Becker, figlio di Jacques, nella realizzazione di Calcutta e de L'India fantasma, un monumentale documentario composto da 7 episodi di 52 minuti ciascuno.


Malle, che polemizza con i documentaristi dell'epoca accusandoli di deformare e di semplificare la realtà, in Calcutta tenta di evitare la manipolazione, limitandosi a selezionare una porzione del reale e di riproporla sul grande schermo senza snaturarla. Il documentario che ne risulta, forse datato per talune professioni di fede in una rivoluzione contadina e maoista oggi tradita dalla storia, è un multiforme affresco che tenta di far capolino nella complessa struttura di una città come Calcutta, la vecchia capitale liberata dal giogo britannico, ma ancora trasfigurata ed offesa dalla prepotenza coloniale. La mancanza quasi totale dell'intervento e dell'analisi da parte del regista, che tenta di far scorrere la realtà sulla pellicola e che utilizza il montaggio solo come strumento per circoscrivere nel tempo il materiale girato, coinvolge lo spettatore in un'esperienza attiva e lo costringe ad intervenire nella visione e a sviluppare su di essa una riflessione.


Una macchina da presa da 16mm, affascinata e stupita di fronte all'impenetrabile realtà indiana, ed una voce fuori campo, quella di Louis Malle che fa la sua sporadica comparsa per tratteggiare i cambi di scenario e per tradurre le poche voci che si rivolgono allo spettatore, attraversano una quotidianità diversa eppure non così lontana, in cui s'intrecciano la morte, il matrimonio, le affascinanti ritualità di etnie diverse, la lotta per affermare i propri diritti e la lotta per sopravvivere, i centri di ricovero per malati, l'emarginazione dei lebbrosi, gli agglomerati di capanne in cui a dominare è una disumana povertà e la costruzione di immensi e moderni edifici che verranno adibiti ad uffici, la borghesia benestante e privilegiata, i contadini costretti ad improbabili viaggi per raggiungere i mercati di Calcutta, gli operai sottopagati e sfruttati, gli animali che abitano la città accanto agli uomini, gli acrobati, i canti e le persone che si riuniscono per festeggiare e pregare, le automobili che passano accanto a corpi distesi sulle strade ed i carretti trascinati stancamente da uomini.

IL DVD

La Dolmen Home Video continua ad interessarsi alla filmografia di Louis Malle ed aggiunge Calcutta alla lunga lista di opere del regista già distribuite. L'ottimo riversamento su supporto digitale si avvale di una splendida copia restaurata, in cui il colore è riportato alla sua originaria brillantezza e l'audio francese 2.0 mono è nitido e pulito. Il documentario è in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il dvd è diviso in 18 capitoli. La sezione extra, oltre alla filmografia del regista e ai credits, offre Vive le tour, un piccolo documentario del 1962 della durata di 18 minuti circa, in cui Louis Malle guarda al mondo del ciclismo e al Tour de France, alle folle estasiate nel veder sfrecciare i ciclisti e partecipare con loro alla gara, alle strane e divertenti abitudini degli atleti che fanno tutt'uno con la loro bicicletta, al doping e ai suoi effetti devastanti, al corpo distrutto dalla stanchezza ma che fiero continua fino al traguardo.

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