DVD – Le avventure dell'astronave Orion

Un recupero per veri appassionati, dedicato a una miniserie televisiva tedesca di culto: le imprese del comandante McLane e della sua nave spaziale opposta agli extraterrestri Frogs che intendono conquistare la Terra. In DVD per Passworld.

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LE AVVENTURE DELL'ASTRONAVE ORION

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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(Raumpatrouille – Die Phantastischen Abenteuer des Raumschiffes Orion)


REGIA: Michael Braun (ep. 1-5-7), Theo Metzger (ep. 2-3-4-6)


SCENEGGIATURA: Rolf Honold e W. G. Larsen


PRODUZIONE: Bavaria Film


INTERPRETI: Dietmar Schonherr, Eva Pflug, Friedrich Georg Beckhaus, Claus Holm, Wolfgang Volz, Ursula Lillig, Charlotte Kerr


MUSICHE: Peter Thomas


EFFETTI SPECIALI: Theodor Nischwitz


DURATA: 417' (7 episodi raccolti in 3 DVD)


ORIGINE: Germania, 1966


DISTRIBUZIONE: Passworld/Eagle


FORMATO VIDEO: 1.33:1 (4/3)


AUDIO: Dolby Digital 5.1 e mono 1.0 in italiano; tedesco mono


SOTTOTITOLI: italiano (selezionabili solo dal menù e obbligatori sul tedesco)


EXTRA:


• Interviste: Michael Braun (regista), Theo Metzger (regista), Werner Hierl e Gotz Weidner (effetti speciali e modellini), Margit Bardy (costumista), Oliver Stortz (produttore), Peter Thomas (compositore), Rolf Zehetbauer (scenografo)


• Bavaria Special Tv (non sottotitolato)


• Trailer del film di montaggio realizzato nel 2003 (versione inglese e tedesca)


• Video musicale


• Effetti speciali e modellini: animazione veicolo dei Frogs, galleria foto e bozzetti


• Merchandising


• Gallerie fotografiche: artwork concettuali, cast reunion, foto di scena, foto posate del cast, immagini di backstage, robot, sala trucco, scenografie


• Inserti DVD-Rom


• Easter Egg


• Booklet di 8 pagine


 

LA SERIE


L'aspetto più interessante insito nel recupero di una serie dimenticata come quella dell'astronave Orion sta nel suo riportare alla luce un esempio di fantascienza europea: nel dimostrare, cioè, come il nostro continente sia stato all'avanguardia anche nei generi, soprattutto in rapporto al medium televisivo, cui fu demandato, nel lontano 1966, l'onere di creare una saga le cui tarde influenze si ritrovano persino in Star Wars (alcune stazioni spaziali di Episodio I citano quelle del serial tedesco) e in cartoon come Il Grande Mazinga (la spettacolare uscita dell'astronave dal mare, con tanto di gorgo, non può non essere stata vista dagli animatori della Toei). Buon punto di partenza per accostarsi a quella che in realtà è una miniserie di sole 7 puntate, che all'epoca costituì un notevole sforzo produttivo per i tedeschi, i quali sfidarono le culture anglosassoni (Gerry Anderson, padre dei Thunderbirds era già da tempo attivo e l'Enterprise di Star Trek iniziava i suoi voli nello stesso periodo), per di più senza l'ausilio del colore e girando tutto in lingua tedesca, caratteristiche che avrebbero precluso al prodotto il mecato americano. Ciò che rende ancora oggi godibile la serie, pur viziata da un eccesso di verbosità che la rende inferiore ai citati modelli anglo-americani, è proprio la capacità dimostrata dagli autori di credere in un progetto fuori dagli schemi usuali della narrazione all'europea, infarcito di improbabili invenzioni futuribili e termini lontani dalla quotidianità. Da questo punto di vista, anzi, sebbene alcuni effetti speciali tradiscano delle inevitabili ingenuità, l'impatto generale è veramente notevole e alcune soluzioni visive sono ancora adesso molto valide: oltre alla già citata emersione dell'astronave vanno citati almeno i luminosi sembianti dei Frogs.

A completamente del quadro c'è la buona caratterizzazione dei personaggi, aiutati da un visibile feeling esistente tra gli attori, soprattutto tra il fascinoso e ribelle comandante McLane (Dietmar Schonherr) e la rigida ufficiale Jagellovsk (Eva Pflug), ligia al dovere e ferrea nell'osservanza del regolamento galattico. Sono le loro diatribe a dare senso a una serie nella quale i personaggi maschili sono tratteggiati come passionali e votati perciò alla battaglia, mentre le donne assumono un ruolo di equilibrio e di razionalità. Elemento evidente soprattutto nell'episodio 5 (Battaglia per il sole) dove il popolo delle amazzoni di Croma, sagge amministratrici del loro pianeta dove gli uomini sono degradati al rango di giardinieri, sembra ironicamente ammiccare alla rivoluzione in atto nella società contemporanea dove si affacciavano le prime dottrine femministe. D'altronde i rimandi agli umori e ai sapori degli anni Sessanta sono evidenti negli stravaganti costumi e nelle scenografie dei locali di svago, dove si può avvertire un'influenza del pop di Mario Bava (che l'anno prima aveva diretto Terrore nello spazio, quasi a chiudere il cerchio dei rimandi).


Dal canto loro gli alieni Frogs sembrano invece rappresentare una sintesi tra i sessi, poiché in loro convive una forte razionalità, che li induce a ordire piani machiavellici, ma anche una brutalità che ne fa degli instancabili guerrafondai. Sintesi negativa, ovviamente, contrapposta a quella positiva simboleggiata dalla finale e romantica riconciliazione che si stabilisce tra McLane e Jagellovsk.


 

IL DVD


Eccellente edizione questa della Passworld, realizzata in collaborazione con l'Orionmuseum tedesco, a testimonianza della serietà con la quale si è voluto investire nel progetto. La confezione è un elegante cofanetto digipack che raccoglie i 3 DVD e il booklet con le note informative. I primi due dischi contengono tre episodi ciascuno, mentre al terzo è demandato l'onere di accogliere i corposi contributi speciali. La qualità video è quella dei master forniti dalla Bavaria Media, basati visibilmente su copie nuove anche se i materiali d'origine non hanno subito restauri, fatto che lascia spazio ad alcune spuntinature, evidenti più che altro nelle scene con gli effetti speciali. Il quadro comunque è definito e privo di artefatti dovuti alla compressione, mentre il bilanciamento dei toni di grigio esalta i giochi di luce della fotografia in bianco e nero (di grande impatto la scena della tortura nel sesto episodio La trappola spaziale). L'audio sfrutta il doppiaggio realizzato per la prima trasmissione in lingua nostrana sulla tv svizzera italiana (a beneficio dei curiosi esiste anche un dubbing approntato dalla Rai, che trasmise alcuni episodi in seconda battuta), caratterizzato da un adattamento di buon livello qualitativo (nonostante nella prima puntata i Frogs siano maldestramente tradotti come "le rane") e dalla resa sorprendente, considerata l'età dei materiali: livello di incisione molto buono, dialoghi perfettamente scanditi e doppia traccia con codifica monofonica originale e nuovo remix multicanale. Gli extra rappresentano un esempio di amore per il franchise, abbiamo infatti centinaia di foto divise in varie sottosezioni, 17 minuti di interviste ai realizzatori, i trailer del più recente film di montaggio e clip degli effetti speciali. Commovente anche il brevissimo inserto preso da uno special tv del 2003 (dura circa 3 minuti) con la reunion del cast originale, mentre il video musicale propone un moderno remix dell'indimenticabile motivo composto da Peter Thomas. Molto amata in patria, dove si vocifera anche di un possibile remake contemporaneo, Le avventure dell'astronave Orion può essere finalmente riscoperta anche in Italia grazie a questo imperdibile cofanetto.


 



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