Alan Arkin, l’attore versatile che ha vinto un Oscar per Little Miss Sunshine, è morto all’età di 89 anni il 29 giugno 2023 nella sua casa a San Marcos, in California.

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Si era fatto un nome per la prima volta a Broadway nel 1963, quando ha vinto un Tony Award per aver interpretato David Kolowitz, un attore in difficoltà sotto il controllo dei suoi genitori, in Enter Laughing, basato su un romanzo semi-autobiografico di Carl Reiner, da cui poi è stato fatto il film nel 1967 diretto dallo stesso Reiner.

Arkin ha affinato le sue capacità comiche durante due anni con la famosa compagnia di improvvisazione Second City a Chicago, di cui hanno fatto parte attori come Bill Murray, Dan Aykroyd, Steve Carrel e John Belushi.

Nel suo primo ruolo significativo in un film, Arkin ha ricevuto una nomination all’Oscar quando ha interpretato un marinaio russo in Arrivano i russi, arrivano i russi (1966).

Due anni dopo, commosse il pubblico e ottenne un’altra nomination all’Oscar per aver interpretato il solitario sordomuto John Singer ne L’urlo del silenzio (1968), l’adattamento di Robert Ellis Miller del romanzo di Carson McCullers girato a Selma, in Alabama.

Ha continuato ad apparire in altri film come Amiamoci così, belle signore (1972), Quella pazza famiglia Fikus (1977) – che ha anche diretto, Il grande imbroglio di John Cassavetes (1986), Havana di Sydney Pollack (1990), Il gemello scomodo (1995), Gattaca (1997).

Ha inoltre interpretato Sigmund Freud in Sherlock Holmes: soluzione settepercento (1976), era un suburbano in Edward mani di forbice (1990) di Tim Burton, un saggio mentore ne Le avventure di Rocketeer (1991), uno dei venditori sotto pressione in Americani (1992) e l’agile patriarca ne L’altra faccia di Beverly Hills (1998).

Nel 2012 ha poi ricevuto una quarta nomination all’Oscar per la sua interpretazione in Argo, rendendo celebre la battuta “Argo fuck yourself“.

Per aver interpretato il nonno sboccato e eroinomane Edwin Hoover nel road movie Little Miss Sunshine (2006), Arkin è stato premiato con un Oscar all’età di 72 anni, risultando così tra i più anziani a vincere il trofeo come attore non protagonista.

“I due registi [Jonathan Dayton e Valerie Faris] non volevano affidarmi il lavoro perché ero troppo giovane e vitale. È un bel modo per non ottenere una parte“, ha detto Alan Arkin a Robert Osborne durante un’intervista al TCM Classic Film Festival 2014. “Ma dopo che non sono riusciti a trovare nessuno per circa sei mesi, hanno detto: ‘Bene, potremmo anche tornare da Alan Arkin’. A quel punto, ero invecchiato“.

Arkin era nato a Brooklyn il 26 marzo 1934. Ha spesso affermato che all’età di 5 anni aveva già deciso che sarebbe diventato un attore. Nel 1945, lui e la sua famiglia si trasferirono a Los Angeles, e Arkin studiò al LA City College e al Cal State LA. Ha poi vinto una borsa di studio per il teatro al Bennington College nel Vermont come uno dei pochi studenti maschi di quella scuola. Arkin suonava la chitarra, il piano, il piffero e il vibrafono, e dal 1957 al 1959 si esibì e andò in tournée in tutta Europa con il gruppo di canti folk The Tarriers, che ebbe un successo con “Day-O (The Banana Boat Song)”.

LA NOSTRA TOP 10

Arrivano i russi, arrivano i russi (1966) di Norman Jewison

L’urlo del silenzio (1968) di Robert Ellis Miller

Papà…abbaia piano!  (1969) di Arthur Hiller

Una strana coppia di sbirri (1974) di Richard Rush

Una strana coppia di suoceri (1979) di Arthur Hiller

Il grande imbroglio (1986) di John Cassavetes

Americani (1992) di James Foley

Little Miss Sunshine (2006) di Jonathan Dayton e Valerie Faris

Argo (2012) di Ben Affleck

Il metodo Kominsky (2018-2021) di Chuck Lorre

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