Elon Musk, l’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense, sta pian piano (non così piano, a dire il vero) conquistando il mondo. L’ultima conferma è il fatto che sia stato candidato per il Premio Nobel per la pace 2024 dal legislatore norvegese Marius Nilsen.

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Candidatura motivata dalla battaglia per il free speech: nelle prime fasi della guerra russoucraina, infatti, il magnate ha fornito gratuitamente, grazie ai satelliti Starlink, il collegamento internet al popolo ucraino.
Marius Nilsen motiva questa decisione sostenendo che le tech companies fondate dal magnate “hanno permesso una conoscenza sempre più profonda della terra e dello spazio, oltre ad aver agevolato la comunicazione e la connettività a livello globale, rendendo il mondo un posto più sicuro”.
D’altronde, se è stato candidato anche Donald Trump, non ci si può certo lamentare della candidatura di Musk.
Se c’è qualcuno che storce il naso davanti a questa notizia, il paradosso non dovrebbe sorprendere dato che nella lista dei candidati al premio, storicamente, troviamo sorprese più amare. Nel 1939, Adolf Hitler; negli anni ’40, fu candidato ben due volte Joseph Stalin; nel 2020 Vladimir Putin.
Tuttavia, tra le candidature del 2024 troviamo, oltre a Papa Francesco, la regista (attivista e giornalista) Bisan Owda, ventiseienne palestinese che ha documentato la guerra tra Hamas e Israele. Nella lista ci sono anche Julian Assange e David Attenborough.
Siamo ancora comunque lontani dai giorni dell’assegnazione: i Nobel saranno comunicati dal 7 al 14 ottobre 2024.

Ma che valore ha davvero il Premio Nobel?
“C’è del marcio in Danimarca”, e anche in Norvegia.
Vale la pena ricordare che in un’epoca di paradossi, il premio Nobel per la letteratura fu cancellato nel novembre 2017, quando uscì la notizia che Jean-Claude Arnault, il marito di un membro dell’accademia (Katarina Frostenson) era stato accusato di abuso sessuale seriale. Oltre che per assalto, la coppia è stata accusata di aver abusato dei fondi dell’accademia.

La vita di Elon Musk finirà sul grande schermo e al momento i contendenti per il ruolo sembrano essere Robert Pattinson, Rami Malek, e Nicolas Cage. Prodotto da A24 il film sarà diretto da Darren Aronofsky, basato sulla biografia scritta da Walter Isaacson (autore anche della biografia su Steve Jobs, come di quella di Kissinger, Benjamin Franklin e Einstein).

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