ENDGAME – Black Orchestra

Tra Bastardi senza gloria e Operazione Valchiria, Black Orchestra, arrivato in Italia con Asmodee, è un gioco che ci porta all’interno della tensione di complotti e attentati per uccidere Hitler

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Il 20 Luglio 1944 è diventata una data fondamentale nella storia, poco conosciuta, della Resistenza tedesca al Nazismo. Anche grazie alla notorietà e al mito nato intorno al colonnello Claus von Stauffenberg, il complotto organizzato da lui e dagli altri vertici dell’esercito tedesco nell’estate del ‘44 è diventato l’episodio emblematico della battaglia decennale di centinaia di oppositori di Hitler. L’Operazione Valchiria, diventata famosissima anche grazie al film Operazione Valchiria di Bryan Singer, con Tom Cruise nei panni del tirannicida protagonista, ha in qualche modo oscurato il sacrificio di uomini come Hans Oster, antinazisti viscerali che hanno messo la loro vita in gioco per raggiungere un solo obiettivo: uccidere Hitler. La storia dell’opposizione al Nazionalsocialismo, infatti, ha una tradizione sfortunata ma gloriosa, parte dai disperati tentativi comunisti e socialdemocratici di opporsi al nuovo regime hitleriano e continua con le operazioni segrete di una piccola ma agguerrita rete di ufficiali che, per motivi morali/umanitari o per mere questioni personali, decidono di impegnarsi per liberare la Germania dai gerarchi nazisti. I profili dei congiurati antihitleriani sono molto simili tra loro: uomini conservatori, provenienti da ambienti reazionari dell’aristocrazia e dell’esercito, spesso legati a un’idea autoritaria dello Stato. Questi uomini non rimpiangono la democrazia della Repubblica di Weimar (molti di loro arrivano all’antinazismo dopo una totale adesione a esso) ma rompono con il regime dopo la disastrosa conduzione della guerra e i continui crimini contro i civili. Gli storici hanno dibattuto molto sulle motivazioni dietro i cospiratori. Sono stati mossi da una sincera conversione (tra di loro diversi erano profondamente cattolici) oppure è stata solo un’operazione opportunista, smarcarsi prima del disastro? La storiografia non ha trovato una risposta, dividendosi molto in aspre polemiche ideologiche. Sta di fatto che, nel parlare delle loro azioni non ci si può dimenticare di quanto è stato difficile fare quella scelta e che tutti, in prima persona, pagarono con la vita le conseguenze di questa opposizione.

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Giocare a Black Orchestra, immedesimarsi nei suoi protagonisti è, pur con le dovute proporzioni, un ottimo modo per onorare il ricordo di questi antinazisti e del loro eroico sacrificio. Il gioco di Philip duBarry, portato in Italia da Asmodee, infatti, porta i giocatori all’interno di complotti, riunioni segrete e attentati da pianificare. In viaggio su un tabellone “grande” come il Quarto Reich, ogni gamer è chiamato a interpretare uno dei più noti attentatori di Hitler (ogni scheda personaggio è arricchita da una piccola ma esauriente biografia, perfetta per immedesimarsi nel ruolo e creare un legame empatico con l’eroe scelto per la partita) e a muoversi per l’Europa centrale con un unico obiettivo: uccidere il Führer. La forza del gioco, la caratteristica che rende quasi totale l’adesione al tema storico, è l’altissimo livello di tensione creato dalle meccaniche di gioco. Costretto a tenere continuamente sotto controllo i livelli di sospetto delle autorità nei suoi confronti e il grado di motivazione per compiere missioni segrete, ogni giocatore rivive davvero gli sforzi e le fatiche di quanti, nei segreti e nelle difficoltà più atroci, hanno cercato di rovesciare il tiranno e la sua putrida corte. Come sappiamo ogni tentativo è stato vano ma, ed è la forza creatrice della magia del Gioco, questa volta sta a noi riscrivere la Storia. Da questo punto di vista duBarry guarda apertamente all’intrattenimento. Il tradimento della verosimiglianza storica, dunque, lo porta a confrontarsi con un determinato tipo di Cinema che, di fatto, è il modello concettuale più vicino a Black Orchestra. Nonostante le atmosfere cupe e la gravitas che pervade ogni componente del gioco, è evidente che i riferimenti di Black Orchestra siano opere gioiosamente anti-naziste come Jojo Rabbit e, soprattutto, Bastardi senza Gloria. Il film di Tarantino, in particolare, pur distante per colori e sapori scelti da duBarry, è la vera trasposizione cinematografica del gioco, il secondo fondamentale tassello da accoppiare per, almeno nei nostri sogni, liquidare il maledetto Adolf Hitler.

Editore: Asmodee Italia
Autore: Philip duBarry
Complessità: Medio
Durata: 90 Min
Numero Giocatori: 1 – 5
Anno: 2016
Costo consigliato:  € 59,90

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