Fano

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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International

Film Festival

Edizione

dal 23 al 28 ottobre 2006

Teatro della Fortuna

Piazza XX Settembre

Sala Verdi, interno Teatro della Fortuna

Piazza XX Settembre

Accademia degli Scomposti, Palazzo Bracci

Via Garibaldi, 17

Biblioteca Federiciana

Via Castracane, 1

Diretto dal 1989 da Fiorangelo Pucci, il Fano International Film Festival conferma, con la 18a edizione, la sua consolidata dimensione internazionale tra gli eventi nel panorama cinematografico del corto e medio metraggio. Un riconoscimento prestigioso che dà ai corti e ai suoi autori una legittimazione autentica lontana dai cliché o da un cinema capace di disperdersi in un luogo approssimativo e pieno di evoluzioni mancate. E' il cammino di un'altra cinematografia a difesa di un cinema originale e autonomo.

In questa misura la visibilità del film è intatta e l'immagine è solo il primo passo verso la ricerca e l'indagine sui nuovi orizzonti che caratterizzano il cinema internazionale corto.

Anche quest'anno il Festival scopre nuove forme e linguaggi, non solo sul piano del racconto cinematografico ma soprattutto su quelle linee sottili che lasciano intravedere le ragioni di uno sguardo, di un desiderio di filmare, svelando e prefigurando la lettura del cinema contemporaneo moderno e futuro.

Appuntamento importantissimo per il cinema indipendente d'autore e straniero e  "anteprima" per i film realizzati da giovani registi di tutto il mondo, propone quest'anno  corti di varie nazioni che partecipano con opere, a tema libero, presentate in video e pellicola 16 e 35 mm. Sarà l'occasione per effettuare una panoramica su una importante e nuova cinematografia che può vivere uno straordinario momento creativo grazie anche al Fano International Film Festival. Ospiti a Fano, oltre ad autori consolidati, grandi sorprese e registi emergenti e numerosi saranno i momenti e gli incontri culturali previsti nella settimana del Festival.

La 18a edizione del Fano International Film Festival inaugura la sua apertura celebrando un mito e una leggenda del cinema internazionale, Charlie Chaplin, il più grande uomo di cinema di ogni tempo. Il genio umano e sentimentale di Chaplin immortalato nei più grandi capolavori della storia del cinema, ne Il monello, La febbre dell'oro, Tempi moderni, Il grande dittatore, Luci della ribalta. Il piccolo vagabondo Charlot posa bastoncino, bombetta e scarponi sfondati per dirigere La Donna di Parigi (Usa, 1923) film misconosciuto a narrare il contrastato amore tra un pittore e una giovane donna. Titolo originario "A Woman of Paris" e interpretato da Carl Miller e Edna Purviance venne proiettato per la prima volta al cinema nel settembre 1923. Dopo ottant'anni dalla prima proiezione, Il Festival di Fano lo carica di energia inserendo, all'interno della proiezione, un progetto musicale, un'opera nell'opera, un insieme ibrido di sonorità acustiche ed elettroniche. Una dimensione aerea della musica che si dilata negli spazi e gli inventa in una grande concentrazione empatica. Alcuni istanti capaci di plasmare gli sguardi e liberare la magia, tutti i segreti e i sentimenti della musica. Il suono del violino di Augusto Vagnini, l'energia della chitarra acustica e digitale di Marco di Meo e il tempo della musica che si fa ritmo con la batteria acustica e digitale di Vladimiro Campanelli. La musica, dunque, che si fa metafora del cinema, di un grande cinema, quello del mito e leggenda: Charlie Chaplin.

Tra gli omaggi e le retrospettive del festival è prevista una serata dedicata ai grandi registi neorealisti italiani per celebrare il centenario della nascita: Roberto Rossellini (1906-1977) esponente più moderno e lungimirante di tutto il movimento neorealista, Luchino Visconti (1906-1976) e Mario Soldati (1906-1999). Nel periodo postbellico della seconda guerra mondiale in Italia si afferma l'importante fenomeno del neorealismo. I giovani registi scampati alla guerra partecipavano al movimento di rinnovamento della società italiana di quegli anni. Loro impegno era il contatto diretto, quasi documentario, con la realtà: il bisogno della verità dopo le mistificazioni e la retorica del regime. I film del neorealismo italiano si contraddistinguono per una forte carica realista, l'uso di attori non professionisti, la presa diretta del paesaggio esterno delle città e delle campagne. Nei maggiori film del neorealismo italiano, il modo di narrare era tanto vicina alla realtà da confondersi con essa. La perfezione del neorealismo nei capolavori di Rossellini "Roma città aperta", "Paisà", Visconti "La terra trema", Soldati "Fuga in Francia".

Come si sceneggia la sit-com più seguita d'Italia?

A raccontarcelo un fanese, critico cinematografico e sceneggiatore della sit-com Camera Cafè, Simone Ciaruffoli. La sitcom o situation comedy ha rivoluzionato il volto della   televisione stessa, introducendo sostanziali innovazioni dal punto di vista tecnico e creativo. Camera cafè, travolta da un grande successo, è una metafora ironica e tagliente per raccontare uno spaccato di vita quotidiana in un'azienda qualunque. Una società di cui non si conosce il nome e che occupa più piani all'interno di un palazzo. Davanti a un distributore automatico di caffè impiegati e dirigenti danno il peggio di sé. Interpretano rispettivamente Luca Nervi e Paolo Bitta, responsabile acquisti e responsabile vendite attorno ai quali ruotano le vicende di molti impiegati come tanti.

Dunque, come si scrivono i plot, come ideare una sceneggiatura, da quali punti fermi si parte per pensare e inventare una storia. Dopo aver analizzato una sceneggiatura e un plot, Simone Ciaruffoli mostrerà, in vhs, come è stata messa in scena la sceneggiatura illustrando la principale differenza della sit-com francese con camera cafè, sit-com italiana.

Continua, dopo il successo degli scorsi anni, la nuova sezione a concorso (2.500 Euro al vincitore). che offrirà una borsa di studio per partecipare al Master telematico in Scrittura per la Televisione e i Nuovi Media. La borsa di studio è offerta, quest'anno, dall'Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienza della Comunicazione.

Il Master a cui potrà partecipare il vincitore, propone tre profili professionalizzanti:

Autore TV, Comunicatore d'impresa, Sceneggiatore film per la TV e il Cinema Digitale.

La Direzione scientifica dei Master è a cura del Prof. Ugo Volli.

Il Fano International Film Festival è ormai, dopo anni di consensi e sviluppi, un significativo e qualificativo evento/confronto di giovani universitari, oltre che per filmmakers e addetti al settore. In questo senso il Festival offre una importante opportunità rivolta ali nuovi laureati, pubblicando la migliore tesi di laurea che ha come oggetto e soggetto il cinema. I volumi pubblicati sono editi da Paper Moon di cui Direttore è Fiorangelo Pucci.

Anche quest'anno, il Teatro della Fortuna farà da scenario finale per la premiazione di autori e cinematografie di nuovi registi capaci di cogliere ed interpretare nuovi orizzonti creativi di innovata ricerca stilistica e linguistica. Il prestigioso catalogo del Festival, infine, pubblicherà il riassunto e le schede tecniche di tutti i partecipanti. Una sorta di book da consultare e da unire alle opere editoriali contemporanee del cinema internazionale.

            Il Festival, con più di 8000 presenze nell'arco della settimana, è promosso ed organizzato dal locale Fotovideocineclub in collaborazione con enti istituzionali pubblici e privati fra i quali il Comune di Fano, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Regione Marche, il Distretto Scolastico n° 4 di Fano, il Provveditorato agli Studi di Pesaro, il Miur, il Ministero per Beni e le Attività Culturali l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", il Dipartimento dello Spettacolo, la Federazione Italiana dei Cineclub, la Mediateca delle Marche, l'Agis e la Fice Marche, con il contributo di privati ed aziende, locali e nazionali.