FILM IN TV: "Crying freeman" di Christopher Ganz

Christophe Ganz, accanito cinefilo nonché critico e appassionato di cinema fantastico (fu tra i fondatori di Starfix) è qui al suo vero esordio cinematografico, essendo l'episodio di Necronomicon da lui realizzato niente più che una prova d'esame per poter 'giocare' con questo giocattolino da 14 milioni di dollari. Mercoledì 16/2 ore 2:40 Raiuno.

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA POSTPRODUZIONE, CORSO ONLINE DAL 17 GIUGNO

--------------------------------------------------------------

Freeman è il guerriero, il killer. E' l'uomo della corporazione dei Figli del Drago, colui che viene utilizzato nella loro secolare lotta contro i Manchù, e oggi, nel film di Ganz, impegnato contro la Yakuza giapponese in quel di Vancouver, Canada. Non è chiaro? Infatti questo Crying Freeman non cerca di spiegare tutto, lascia semplicemente che le cose accadano, e le incongruenze, le strane commistioni, i balzi di sceneggiatura fanno parte integrante della storia, del film. Un killer cinese in lotta contro i giapponesi in pieno Canada? Ma chi si aspetta verosimiglianze da Crying Freeman rimarrà deluso. Anche perché la prima cosa che salta agli occhi è l'assoluta dipendenza, costrizione, cui è costretto il "Free-man". Scelto dalla corporazione di frati che si batte contro i Manchù il Freeman è l'uomo che ripulisce, il killer abilissimo e spietato, ma è anche un corpo letteralmente fatto prigioniero ed utilizzato, catturato dentro enormi e infiniti tatuaggi che lo rendono schiavo dei Draghi. Sua unica arma di ribellione la lacrima, il pianto nascente che gli sgorga dal viso dopo ogni crimine commesso. Christophe Ganz, accanito cinefilo nonché critico e appassionato di cinema fantastico (fu tra i fondatori di Starfix) è qui al suo vero esordio cinematografico, essendo l'episodio di Necronomicon da lui realizzato niente più che una prova d'esame per poter 'giocare' con questo giocattolino da 14 milioni di dollari. E da un certo punto di vista, non fallisce la prova, anche se le riserve, tuttavia, non mancano. Certo il film non segue né la mitologia dell'eroe americano classico, tutto d'un pezzo, restituendoci invece un eroe fortissimo eppure vulnerabile, soprattutto dentro, né lo stile sequenziale del cinema d'azione hollywoodiano, che invece è respinto attraverso una narrazione che procede per ellissi, per blocchi accostati, per flashback non evidenziati, ma che ha nei tormenti interiori del giovane Freeman l'unico percorso da seguire. Ganz ama il cinema di Hong Kong e si vede, e questo adattamento del popolare fumetto Manga, fin troppo ispirato al The killer di Jon Woo, né è la testimonianza più evidente. La violenza del film è ovviamente fumettistica, e le scene d'azione sono coreografate con molta cura (ma lo stile fulminante del maestro Woo è ben lontano). Ganz è bravo nel mostrare la forza contenuta dentro quest'uomo, nel rappresentare la sua incredibile capacità di combattente, che appare, alle volte, come invulnerabile. Meno bravo lo è nel tentare di raccontare l'aspetto romantico del personaggio, che si perde (e cioè si ritrova) dietro gli occhi della bella testimone di uno dei suoi numerosi omicidi. Il suo rifiuto di uccidere Emu, lo allontanerà lentamente dai Figli del Drago, lasciandolo in quella solitudine cui il personaggio sembra condannato sin dalle prime inquadrature. Purtroppo però, rispetto a Il corvo (cui pure per molti versi il film s'ispira, lo scenografo è in comune), la passione, l'amore, i sentimenti di Freeman rimangono freddi, ben visibili ma lì, lontani, sullo schermo. Ganz perciò riesce a catturare la forma del cinema d'azione di Hong Kong, ma, paradossalmente, non l'anima, che è quella di un cinema che sul mélo ha fondato la sua industria e il suo immaginario. Riuscire a raccontare delle emozioni rimane sempre cosa ardua, e speriamo che Ganz abbia il tempo e la possibilità di imparare.

CRYING FREEMAN
Regia: Christophe Ganz
Interpreti: Mark Dacascos, Julie Condra, Rae Dawn Chang, Byron Mann, Masaya Kato, Yoko Shimada, Mako, Tcheky Karyo
Durata: 110 minuti
Mercoledì 16 febbraio, ore 2:40 Raiuno.

--------------------------------------------------------------
OPEN DAY SCUOLA SENTIERI SELVAGGI, IN PRESENZA/ONLINE IL 7 GIUGNO!

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative