Killers of the Flower Moon di Scorsese, al via la produzione

Il sempre più atteso film del regista americano è in produzione dallo scorso 19 aprile. Quello che Scorsese ha definito come il suo “primo western” vedrà riuniti Leonardo DiCaprio e Robert De Niro

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Se ne parla già da quasi due anni, sin dall’uscita di The Irishman. Killers of the Flower Moon è in cantiere da tempo e dopo diversi cambi e slittamenti, finalmente si intravedono date più o meno certe. L’inizio delle riprese era infatti previsto per marzo 2020, ma l’avvento della pandemia ha inevitabilmente congelato la produzione. Basato sul libro del giornalista americano David Grann Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI, il film di Scorsese analizzerà la serie di omicidi che hanno sconvolto Osage County in Oklahoma negli anni ’20. Dopo la scoperta di petrolio in quella zona, alla popolazione di Osage venne data la possibilità di ricavarne denaro. Inevitabilmente l’attenzione (a scopo criminale) dei circostanti proprietari terrieri si rivolse verso la popolazione che venne sterminata.

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Parlando della trama del film Martin Scorsese ha affermato: “Lo reputiamo un western. Gli anni sono il 1921 e ’22 in Oklahoma, ci sono certamente cowboy, ma oltre ai cavalli hanno anche automobili. Quando quel terribile territorio venne affidato agli Osage [una tribù di nativi americani delle grandi pianure, ndr], questi erano contenti perché sapevano che i bianchi non l’avrebbero mai voluto. Ma dopo che è stato scoperto il petrolio, gli avvoltoi sono arrivati. Gli Osage sono stati per 10 anni le persone più ricche del mondo, pro capite. Ma poi con l’arrivo dell’Uomo Bianco, tutto andò perduto.” Il regista ha inoltre sottolineato come questi avvenimenti, dove certe culture “spariscono” a causa di altre, venendo poi definite come “assorbite” abbiano attraversato la storia, sin dai popoli mesopotamici. “Vedere questa mentalità che è riprodotta in altre culture, attraverso le guerre mondiali, è affascinante e credo che sia senza tempo. Questo è il tipo di film che stiamo cercando di fare.”

Scorsese sta lavorando con i suoi due storici attori feticcio: Robert De Niro e Leonardo DiCaprio. Il ruolo di De Niro è quello di William Hale, rancher che diventa il primo fra i sospetti della quasi neonata FBI nelle indagini sugli omicidi di Osage. La partecipazione di DiCaprio all’interno del film invece è andata evolvendosi ed è stata anche la causa della rottura fra Scorsese e la Paramount che avrebbe dovuto produrre il film. Infatti inizialmente il ruolo dell’attore doveva essere quello dell’agente FBI Tom White, protagonista del film, ma DiCaprio ha deciso di virare verso un personaggio secondario ma più ambiguo ed interessante, quello di Ernest Buckhart, nipote di Hale, che più volte oscilla tra eroe e villain all’interno del film. La scelta ha portato la Paramount a ritenere il film meno “commerciale” e a far subentrare Apple. Il colosso ha preso in carico la produzione del film (che ha un costo stimato di 200 milioni di dollari), mentre la Paramount resterà legata al progetto come distributore mondiale. Non è la prima volta che la casa cinematografica abbandona Scorsese, la stessa sorte è infatti toccata a The Irishman, venduto a Netflix. Ad interpretare Mollie, moglie di Ernest Buckhart, sarà l’attrice nativa americana Lily Gladstone, nota per Certain Women e First Cow.

Questo cambio ha creato tensioni anche fra DiCaprio e lo sceneggiatore Eric Roth, il quale ha ammesso che ognuno dei due ha vinto metà della discussione. Ha anche definito il personaggio di Buckhart come adatto a Montgomery Clift, se fosse stato ancora vivo. Il ruolo di Tom White è stato così affidato da Scorsese a Jesse Plemons (già visto in The Irishman), star delle serie Breaking Bad e Fargo, recentemente parte di Judas and the Black Messiah.

Per Killers of The Flower Moon Scorsese sta facendo affidamento anche su altri suoi storici collaboratori. Immancabile la montatrice Thelma Schoonmaker. Direttore della fotografia Rodrigo Prieto, che è venuto a contatto per la prima volta con Scorsese in The Wolf of Wall Street e poi altre due volte in Silence e The Irishman. Ad occuparsi della soundtrack sarà Robbie Robertson, noto per essere stato parte dei The Band, gruppo per il quale Scorsese nel ’78 ha diretto L’ultimo valzer: da quel momento Robertson ha lavorato nel comparto musicale della maggior parte dei suoi film. Infine Killers of The Flower Moon segnerà la prima collaborazione fra Scorsese e lo scenografo Jack Fish, candidato all’Oscar per i suoi lavori ne Il petroliere e Revenant – Redivivo. 

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