La programmazione di Fuori Orario dal 12 al 18 febbraio

John Ford e David W. Griffith, Alessandro Comodin e i corti Biograph. E Great Train Robbery, una delle pietre miliari del cinema americano. Da stanotte.

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Domenica 12 febbraio dalle 2.30 alle 6.00

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Luciani Turigliatto

presenta

MAKING U.S.A. (INVENTARE UNA NAZIONE) –5 

a cura di Fulvio Baglivi

Fuori Orario presenta un ciclo in cinque puntate che mette insieme due cineasti letteralmente fondamentali per l’arte cinematografica: David Wark Griffith e John Ford. L’opera folgorante e magnifica di questi due autori, insieme a quella di pochi altri, tra cui Chaplin che dà il via al ciclo con l’immenso La febbre dell’oro, non solo resiste a qualsiasi tentativo di revisione storica ed è impermeabile alle mode culturali ma contiene in sé tutta la potenza e l’inventiva che ha avuto il cinema nel secolo scorso nonché il ruolo fondativo nel creare l’immaginario e la narrazione degli Stati Uniti D’America.

GREAT TRAIN ROBBERY

(Id., U.S.A., 1903, b/n, muto, dur., 12’)

Di: Edwin S. Porter

Film mitologico, una delle pietre miliari del cinema americano, che racconta una rapina violenta e sanguinaria a un treno in viaggio. La sua popolarità segna il primo decennio del ‘900 negli U.S.A., le inquadrature e il montaggio di Porter restano ancora oggi le basi del cinema narrativo.

CORTI BIOGRAPH

(USA, 1908-1915)

Di: David Wark Griffith

I cortometraggi girati da David Wark Griffith per la Biograph Company segnano un momento fondamentale per lo sviluppo del cinema. Griffith, che proveniva dall’ambiente teatrale, inventa il cinema narrativo attraverso l’uso delle inquadrature e del montaggio, muta l’uso della fotografia e dell’illuminazione nonché porta una serie di tematiche e stile ancora oggi alla base del cinema statunitense. La sua opera straordinaria influenzerà praticamente tutti i cineasti, in quegli anni tumultuosi e pieni di inventiva degli inizi del ‘900 l’esperienza di Griffith incontrerà e segnerà autori e attori del cinema a venire da Stroheim a Lillian Gish a Mack Sennet. 

Nella notte presenteremo 

LA SUA PRIMA AVVENTURA

(HER FIRST ADVENTURE, U.S.A., 1908b, b/n, muto, dur., 6’)

Un uomo, tornato a casa dal lavoro, si apparta in una stanza con la moglie lasciando sola la bambina. La piccola, attratta da una musica gitana che proviene dalla strada, esce. I genitori riusciranno a ritrovarla grazie al cane di famiglia. 

NATURA DI DONNA

(THE FEMALE OF THE SPECIES, U.S.A., 1912, b/n, muto, dur., 17’)

Con: Dorothy Bernard, Charles West, Claire McDowell, Mary Pickford

Un minatore muore mentre è in fuga con sua moglie, la sorella di lei e un’altra donna. Le tre donne si ritrovano in un deserto, il luogo ameno e la solitudine fa uscire da ognuno di loro pulsioni ancestrali. 

LA BATTAGLIA A ELDERBUSH GULCH

(THE BATTLE AT ELDERBUSH GULCH, U.S.A., 1914, b/n, muto, ,dur., 29’)

Con: Mae Marsh, Lesli Loveridge, Alfred Paget, Lillian Gish

Due sorelline vengono mandate a vivere dagli zii nell’ovest insieme a una nidiata di cuccioli di cane. La famiglia del west accoglie le bambine ma vuole che i cani dormano fuori, una serie di peripezie porta i Nativi pellerossa ad attaccare la famiglia di coloni. Si salveranno proprio grazie ai cuccioli che potranno essere accolti in casa. 

IL MASSACRO DI FORT APACHE         

(Fort Apache, Usa 1948, b/n, dur., 123’)

Regia: John Ford

Con: Anna Lee, Henry Fonda, John Wayne, Ward Bond,

Il colonnello Thursday prende il comando di un forte in territorio Apache e si porta con sé la figlia. La sua concezione della disciplina e i pregiudizi lo mettono in conflitto con il capitano York; la sua testardaggine lo porta a uno scontro con i pellerossa di Cochise e alla sconfitta. Primo western fordiano a occuparsi della Cavalleria, con evidenti allusioni a Custer e alla disfatta di Little Big Horn.

 

Venerdì 17 febbraio dalle 1.40 alle 6.00

LA LUCE E LE OMBRE – IL CINEMA INCANTATO DI ALESSANDRO COMODIN

a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto

CONVERSAZIONE CON ALESSANDRO COMODIN

(Italia, 2023, col., dur., 30’ ca)

Una conversazione sul nuovo film del regista, Gigi e la legge, a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto.

I TEMPI FELICI VERRANNO PRESTO

(Italia/Francia, 2016, col., dur., 99’)      

Regia: Alessandro Comodin

Con: Sabrina Seyvecou, Erikas Sizonovas, Luca Bernardi, Carlo Rigoni, Marco Giordana

Tommaso e Arturo sono riusciti a scappare cercando rifugio nella foresta. Bella la vita ora, nonostante tutto. Ma, attenzione, muori sempre quando meno te l’aspetti, anche se sei giovane, finalmente felice e non hai mai fatto niente di male. Tanti anni dopo, ai giorni nostri, la foresta pare sia infestata da lupi affamati. Nessuno si ricorda della storia dei due giovani, ma proprio in quella foresta Ariane scopre uno strano buco. Ariane è forse, allora, la ragazza di cui parla quella leggenda della valle? Il perché Ariane sia entrata in quel buco rimane un mistero, fatto sta che poi, di lei, non s’è saputo più nulla. Ognuno la racconta a modo suo questa storia, ma tutti concordano nel dire che Ariane il lupo l’ha incontrato.

“Tutto ha avuto inizio  dalla  storia vissuta da un amico di mio nonno. Era tornato nella sua regione natale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dopo quattro anni di assenza i suoi familiari lo credevano morto. La sua riapparizione aveva dunque un aspetto fantomatico. Ho mantenuto questa idea della vita dopo la morte. Dopo tutto quest’uomo era forse davvero morto e tornava a infestare la sua terra d’origine. Al cinema i fantasmi esistono. Si possono filmare e quindi vedere! Ecco perché il protagonista attraversa le età. Abbiamo girato in Piemonte ed era necessario che i luoghi delle riprese fossero impregnati delle storie e delle leggende a cui mi ispiravo.  (…) Il titolo mi è stato ispirato da un amico che non stava bene e che si rassicurava dicendo che i giorni felici sarebbero ritornati presto. Mi piace questa ingenuità, questa tenerezza, come una formula materna consolatrice. Bisogna resistere, malgrado tutto. Considero il mio film un racconto morale”. (Alessandro Comodin, intervista dal catalogo della “Semaine de la Critique”, Cannes, 2016)

“IL MIO GIARDINO PRIMORDIALE”: CONVERSAZIONE CON ALESSANDRO COMODIN

di Simona Fina e Roberto Turigliatto, 2017, montaggio Dario Cece, col., dur., 100’ circa

Il regista Alessandro Comodin racconta per Fuori Orario  la genesi dei suoi due film, L’estate di Giacomo e I tempi felici verranno presto  e riflette sulla propria concezione del cinema: il bisogno  di fuga e di movimento, l’adolescenza dei corpi in movimento e  la percezione del tempo che passa, l’importanza dei luoghi e  l’immersione nella natura, la pratica di operatore durante le riprese, l’approccio al mezzo cinematografico come possibilità di vedere meglio e di stabilire un rapporto di captazione sensoriale della realtà, il rapporto con gli attori. Con rimandi ai suoi cineasti preferiti, da Bresson e Monteiro a Wang Bing, e alle figure ricorrenti dei suoi film: il buco e il labirinto, la circolarità del tempo  e gli epiloghi,  la fiaba e la metamorfosi.

 

Sabato 18 febbraio dalle 1.45 alle 7.00

MAKING U.S.A.

(INVENTARE UNA NAZIONE) – 6 

a cura di Fulvio Baglivi

Fuori Orario presenta un ciclo in cinque puntate che mette insieme due cineasti letteralmente fondamentali per l’arte cinematografica: David Wark Griffith e John Ford. L’opera folgorante e magnifica di questi due autori, insieme a quella di pochi altri, tra cui Chaplin che dà il via al ciclo con l’immenso La febbre dell’oro, non solo resiste a qualsiasi tentativo di revisione storica ed è impermeabile alle mode culturali ma contiene in sé tutta la potenza e l’inventiva che ha avuto il cinema nel secolo scorso nonché il ruolo fondativo nel creare l’immaginario e la narrazione degli Stati Uniti D’America.

MARIA DI SCOZIA                         

(Mary of Scotland, U.S.A., 1936, b/n, dur., 94’)

Regia: John Ford

Con: Katharine Hepburn, Fredric March, Florence Eldridge, Douglas Walton

Ford racconta una versione della vita di Maria Stuarda e della guerra con Elisabetta I che la porterà alla morte. Partendo da uno scritto per il teatro di Maxwell Anderson il film si concentra più che sulla verità storica sul sacrificio e la fede di Maria. 

CORTI BIOGRAPH 

(USA, 1908-1915)

Di: David Wark Griffith

I cortometraggi girati da David Wark Griffith per la Biograph Company segnano un momento fondamentale per lo sviluppo del cinema. Griffith, che proveniva dall’ambiente teatrale, inventa il cinema narrativo attraverso l’uso delle inquadrature e del montaggio, muta l’uso della fotografia e dell’illuminazione nonché porta una serie di tematiche e stile ancora oggi alla base del cinema statunitense. La sua opera straordinaria influenzerà praticamente tutti i cineasti, in quegli anni tumultuosi e pieni di inventiva degli inizi del ‘900 l’esperienza di Griffith incontrerà e segnerà autori e attori del cinema a venire da Stroheim a Lillian Gish a Mack Sennet.

Nella notte presenteremo

LA RAGAZZA E LA SUA FEDE

(THE GIRL AND HER TRUST, U.S.A.,1912, b/n, muto, dur.,15’)

Con: Dorothy Bernard, Wilfred Lucas, Edwin August, Charles Gorman

Una ragazza addetta al telegrafo in una ridente comunità rifiuta le avances del suo collega fino al giorno in cui una brutta avventura con due rapinatori cambierà il suo atteggiamento verso di lui.

AS IT IS IN LIFE

(Id., U.S.A., 1910, b/n, muto, dur.,12’06”)

Con: Mary Pickford, Gladys Egan, George Nichols, Kate Bruce

Un uomo rimasto vedovo lavora in un allevamento di piccioni e fa crescere con amore sua figlia. Quando questa si sposa non riesce ad essere felice e non vuole più vederla finché la vista nel nipote appena nato lo riconcilia con tutto.

WILFUL PEGGY

(WILFUL PEGGY, U.S.A., 1910, b/n, muto, dur.,13’)

Con: Mary Pickford, Henry B. Walthall, Kate Bruce, Clara T. Bracy

Peggy è una ragazza di umili origini che sposa un Lord più attempato. Un giorno il marito la segue di nascosto mentre fa un giro con un ragazzo più giovane ma constaterà con i suoi occhi che le sue paure sono infondate.

LA RIPARATRICE DI RETI

(THE MENDER OF NETS, U.S.A., 1911, b/n, muto, dur., 12’27”)

Con: Mary Pickford, Charles West, Mabel Normand, Charles Hill Mailes

In un villaggio di pescatori una giovane ragazza vive riparando le reti da pesca. Si fidanza con un giovane che però è ancora cercato dalla sua ex come sa il fratello della riparatrice di reti. Quest’ultima, ignara di tutto, difenderà il suo fidanzato finché, alla vista dell’altra donna, lo lascerà al suo destino.

DEATH’S MARATHON

(Id., U.S.A. ,1913, b/n, muto, dur., 14’)

Con: Blanche Smith, Henry B. Walthall, Walter Miller

Due soci in affari sono innamorati della stessa donna che sposa uno dei due ma quando quest’ultimo morirà si ritrova ad accettare un mazzo di fiori dall’altro socio.

PER SUO FIGLIO

(FOR HIS SON, U.S.A., 1913, b/n, muto, dur., 14’39”)

Con: Charles West, Blanche Smith, Charles Hill Mailes

Un padre desideroso di vedere il proprio figlio ricco e felice inventa una bevanda a base di cocaina. La bibita ha un successo immediato ma suo figlio ne diventa dipendente.

ALLA FRONTIERA DEGLI STATI UNITI

(IN THE BORDER STATE, U.S.A., 1910, b/n, muto, dur.,14’)

Con: Charles West, Charles Arling, William J. Butler, Verner Clarges

Un film sulla Guerra Civile americana in cui entrambe le parti sono viste con occhio benevolo ed emergono gli aspetti disumani del conflitto.

IL CAVALIERE DELLA LIBERTÀ                       

(ABRAHAM LINCOLN, Usa, 1930, b/n, dur., 91’)

Regia: David W. Griffith

Con: Walter Huston, Lucille La Verne

Primo film sonoro di Griffith, tutto dedicato alla vita di Abramo Lincoln. Griffith si concentra sul Lincoln di guerra, dove la conquista dello spazio coincide con il compattarsi della nazione attorno a un’idea epica di popolo. Scenografie di William Cameron Menzies.

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