La programmazione di Fuori Orario dal 4 al 10 ottobre

Su Fuori Orario da oggi a sabato 10, cinema italiano anni ’40 e galleria di figure femminili da Yamada a Gaudino, Balagov e Pallaoro

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Domenica 4 ottobre dalle 2.45 alle 6.00

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

CINEMA SUL FONDO 2

da una idea di Ciro Giorgini ed enrico ghezzi (8) 

a cura di Paolo Luciani

Sono centinaia i film italiani del periodo 1929/1945 considerati perduti, scomparsi, non ancora individuati. Le condizioni oggettive di deperibilità e difficoltà di conservazione di copie e negativi, si sono unite alle ventate di rimozione (culturale, critica, storica, politica…) che si alzarono impetuose ed immediate nei giorni della Liberazione. Ci sono voluti alcuni decenni prima che si risvegliasse una attenzione nei confronti di “quel cinema”; anche in questo caso, va attribuito alla nuova o giovane (…di allora…) critica italiana il merito di averlo considerato in maniera del tutto originale

Fin dalla sua nascita, la Rai ha rappresentato una delle possibilità maggiori di fruizione di questo cinema; oltre ad avere la disponibilità di decine e decine di titoli, via via diversi anno dopo anno, secondo la logica dei diritti tv, si è spesso impegnata nella ricerca, restauro e promozione di titoli importanti del periodo 1929/1945, collaborando attivamente con studiosi e cineteche. In particolare, questa funzione è stata assolta da Fuori Orario; CINEMA SUL FONDO, nasce alcuni anni fa da questa esigenza e dalla passione di Ciro Giorgini con enrico ghezzi.

Al lavoro ci CINEMA SUL FONDO si deve   ad esempio il ritrovamento di un titolo considerato scomparso come LA STELLA DEL CINEMA, che volutamente abbiamo scelto per inaugurare questa ripresa del ciclo.

Riprendiamo quindi questo progetto con la speranza di poter contribuire a tenere alta l’attenzione su questo segmento importante della storia del nostro paese.

ROSSINI                                              

(Italia, 1942,  b/n, dur., 112’37”)

Regia Mario Bonnard; soggetto da un’idea di Alfredo Pondrelli; sceneggiatura M. Bonnard, Parsifal Bassi, Gherardo Gherardi, Vittorio Nino Novarese; fotografia Mario Albertelli; montaggio Renzo Lucidi; scenografia Piero Filippone; musica   Gioacchino Rossini, diretta da Vittorio Gui ed orchestrata da Ferdinando Previtali; costumi V. N. Novarese

una Luciano Doria per Compagnia Italiana Superfilm Nettuno realizzata negli stabilimenti di Pisorno a Tirrenia

Con: Nino Besozzi, Paola Barbara, Camillo Pilotto, Armando Falconi, Greta Gonda, Memo Benassi, Cesare Fantoni, Paolo Stoppa, Gildo Bocci, Lamberto Picasso

Ricca ed accurata biografia del grande musicista: incentrata in particolare sul periodo dei suoi primi successi, tra Napoli e Roma, dove avrà luogo la prima rappresentazione del Barbiere di Siviglia. Il film non tralascia le vicende personali del musicista, avvalorando la tesi della composizione del Guglielmo Tell come reazione a dispiaceri amorosi. Nella produzione del film sono impegnate alcune delle eccellenze del periodo, che ritroveremo attive anche nel dopoguerra. Sono poi numerosi gli artisti lirici dell’epoca che partecipano al film.

QUATTRO RAGAZZE SOGNANO                           

(Italia, 1943,  b/n, dur., 65’)

Regia, soggetto e sceneggiatura Guglielmo Giannini; fotografia Vincenzo Seratrice; montaggio Gisa Radicchi; musica Mario Ruccione; scenografia Alfredo Montori, una produzione Cines – Juventus Film realizzata a Cinecittà

Con Vanna Vanni, Valentina Cortese, Luigi Pavese, Luisa Garella, Enrico Glori, Stefano Sibaldi, Yvonne Giannini, Paolo Stoppa, Armando Migliari

Quattro ragazze americane si trovano improvvisamente catapultate in un lussuoso appartamento che una di loro ha ereditato da uno zio defunto, che in vita ha speculato in Borsa ammassando una ingente fortuna. Nel testamento però non si accenna ad alcuna somma di denaro liquido, bensì ad un notevole numero di azioni che un poco scrupoloso notaio vuole sottrarre all’ingenua fanciulla. L’aiuto di un gangster dal cuore d’oro (Al Strong – Paolo Stoppa) sistemerà il notaio truffaldino e, una volta redento, sposerà l’ereditiera.

 

Venerdì 9 ottobre dalle 1.15 alle 6.00

CINEMA ALL’OMBRA DELLE DONNE (1)

a cura di Donatello Fumarola

HANNAH  PRIMA VISIONE TV

(Italia, Francia, Belgio, 2017, col., dur: 89’34”)

Regia: Andrea Pallaoro

Con: Charlotte Rampling, André Wilms, Stéphanie Van Vyve, Simon Bisschop.

La routine a cui Hannah cerca disperatamente di aggrapparsi, tra lavoro, corsi di teatro e piscina, va in pezzi all’indomani dell’arresto del marito. Perché è stato incarcerato? Perché la donna si nasconde dai vicini? Perché suo figlio non vuole avere niente a che fare con lei e le impedisce di vedere il nipote? Gli indizi per rispondere a questi dilemmi sono lì, nascosti nei silenzi e disseminati tra le pieghe di un dolore inespresso, ma le risposte sono in realtà del tutto marginali. Al centro di ogni scena c’è Hannah: il suo mondo interiore esplorato senza giudizi morali, un crollo che traspare con inquietante compostezza dai gesti, dagli sguardi, dai brevi momenti di cedimento.

IL MISTERO DI ROSA

(Italia, 1991, col. 17’54”’)

Regia: Fabio Segatori

Con: Aurora Trampus, Fabiana Forte, Francesca Traschi, Iaia Forte, Roberto De Francesco.

Viterbo, 1250. Rosa è una ragazza anemica, sottile. Una catartica visione notturna la porta ad indossare il saio di terziaria e ad urlare per le strade le parole di San Francesco d’Assisi. Il giovane presidente della società la caccia sui monti Cimini, allora popolati da bestie feroci. Durante l’esilio Rosa sembra inseguita da demoni.

TESNOTA

(Russia, 2017, col., dur., 117’59”, v.o. sott.it.)

Regia: Kantemir Balagov

Con: Atrem Cipin, Olga Dragunova, Veniamin Kac, Darya Zhovnar, Nazir Zhukov.

Caucaso settentrionale, ai confini con la Cecenia, 1998. La prima guerra cecena si è appena conclusa e la seconda sta per cominciare. Nella Repubblica autonoma di Kabardino-Balkaria i giovani crescono tra conflitti etnici e religiosi. E‘ in questo clima che una coppia di fidanzati ebrei viene rapita con un‘elevatissima richiesta di riscatto. Le famiglie cercano aiuto, ma questo mette a nudo i conflitti che attraversano la comunità. Ilana, la sorella del rapito, è la più colpita dalle tensioni, il cui assedio si incrocia con un momento di fondamentale passaggio della giovinezza. La ragazza, in un paesaggio visceralmente cupo, lotta contro tutto e tutti. Sorprendente film d’esordio di un allievo di Aleksandr Sokurov.

 

Sabato 10 ottobredalle 1.30 alle 6.30

presenta

CINEMA ALL’OMBRA DELLE DONNE (2)

a cura di Donatello Fumarola

PER AMOR VOSTRO

(Italia, 2015, col., 111’53”)

Regia: Giuseppe M. Gaudino

Con: Valeria Golino, Adriano Giannini, Massimiliano Gallo.

Anna vive, da quarant’anni, nel suo angolo d’inferno. Ex bambina spavalda e sfortunata, è una donna generosa e fin troppo tollerante, prigioniera dei doveri e della famiglia. Confortata da “anime poverelle” del sottosuolo, in realtà Anna è circondata da molti demoni reali e immaginari, e da un cielo che quando si affaccia a scrutarlo diventa, al suo sguardo, sempre più nero.

KABEI – NOSTRA MADRE

(Kaibei, Giappone, 2008, col., v. o. sott. it., 127’33”)

Regia: Yoji Yamada

Con: Sayuri Yoshinaga, Tadanobu Asano, Rei Dan, Mirai Shida, Miku Sato, Umenosuke

Nakamura

Tokyo, 1940. Kayo e Shigeru, uno scrittore, sono sposati da tempo e hanno due figlie. Un giorno la polizia irrompe nella loro modesta abitazione per arrestare l’uomo con l’accusa di tradimento. Ora tocca a Kayo (che le figlie chiamano Kabei) far sì che le figlie possano vivere una vita serena nonostante la detenzione del padre. Il nonno materno, ufficiale della polizia, aveva sempre contrastato il matrimonio della figlia e ora si vede anche posto sotto accusa dai colleghi perché ha un genero sovversivo. Kabei viene aiutata solo da un ex studente del marito, da sua sorella e da

uno zio tanto rozzo quanto di buon cuore. Quando però la guerra con gli Stati Uniti esplode la situazione si fa ancor più difficile Kayo difenderà la famiglia accudendo i figli durante la guerra e difendendo il marito durante gli anni di carcere e anche dopo la sua morte. La storia famigliare si intreccia a quella politica del Giappone in guerra. Il tutto raccontato in flash-back dalla figlia primogenita. Tratto dal romanzo autobiografico di Teruyo Nogami (a lungo collaboratore alle sceneggiature per Akira Kurosawa), è uno dei film più intensi di Yamada e uno dei più belli in assoluto degli ultimi anni.

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