"Lissy – Principessa alla riscossa", di Michael Herbig

lissyQuesto cartoon tedesco appare caratterizzato da una piattezza visiva totale e incapace di creare anche la minima immedesimazione con i personaggi. E non basta cercare di ravvivare questo film con un’irritante ironia alla Shrek e citazioni tra La principessa Sissi e King Kong. Il mondo delle favole e quello avventuroso qui sono la stessa cosa, segno di un immaginario che si trova al punto più basso

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lissyDa qualche anno l’animazione tedesca comincia ad apparire nelle sale italiane. Dei tre film usciti negli ultimi anni (oltre questo c’è anche Tiffany e i tre briganti e Uibù – Fantasmino fifone) Lissy – Principessa alla riscossa è di gran lunga il peggiore. Da un punto di vista visivo appare di una piattezza desolante evidente nella grafica dei personaggi, nell’utilizzo degli sfondi, nella rappresentazione dell’universo avventuroso. Ma c’è soprattutto una cosa imperdonabile: l’utilizzo dell’ironia alla Shrek con riferimenti al presente, citazioni da La principessa Sissi a King Kong, e situazioni romantiche-goliardiche (il primo incontro tra Lissy e Franz). La principessa Lissy (doppiata nella versione italiana da Lorella Cuccarini) vive in un bellissimo castello in Baviera ed è sposata con Franz, figlio della perfida Frau Bruckner. Una notte però la ragazza viene portata via da un gigantesco Yeti. Dopo l’iniziale spavento però Lissy scopre che il suo rapitore non è così cattivo come sembra.

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Dalla rappresentazione del mondo di favole del castello a quello più selvaggio del mondo dello Yeti non sembra cambiare nulla. Le immagini sembrano come riprodursi artificialmente con meccanica soluzione di continuità. I disegni inoltre appaiono anche piuttosto approssimativi, benché ripuliti dal digitale, anche per un cartoon che vuole raggiungere almeno un livello minimo di decenza. Se si pensa che il momento narrativo più interessante del film riguarda la lettera che Lissy ha scritto a Franz nella quale lei diceva d’amarlo mentre il Principe legge tutt’altra cosa perché si cancellano le parole chiave, si è detto tutto. All’inizio della pellicola c’è un’avvertenza in cui ci viene detto che questo non è un film americano. Vorrebbe essere un elemento di distinzione ma invece è solo l’ennesima figuraccia.

 

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Titolo originale: Lissy und der wilde Kaiser

Regia: Michael Herbig

Distribuzione: Moviemax

Durata: 85’

Origine: Germania, 2007

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