LOCARNO 66 – Il cuore folk di Harry Dean Stanton

 

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 David Lynch: How would you describe yourself?
   Harry Dean Stanton: There is no self.
  David Lynch: How would you like to be remembered?
    Harry Dean Stanton: It doesn't matter.

 

 


CANNES 2025: tutte le corrispondenze dagli inviati di Sentieri selvaggi


LOCARNO 66 - Il cuore folk di Harry Dean Stanton"Nessun film con Harry Dean Stanton può essere del tutto sbagliato" secondo Roger Ebert. Il viso scavato dell'attore nato in Kentucky 87 anni fa, è in effetti capace di trasformare anche solo una comparsata in un momento importante, ed è diventato un'icona per gli appassionati di cinema.

Sarà a causa di "qualcosa nel suo volto, quegli occhi che sembrano aver visto tutto" o per i personaggi che spesso interpreta, "pieni di dignità, ma condannati": come leggiamo nelle note di Harry Dean Stanton: Partly Fiction, documentario del 2012 che omaggia l'attore americano e che sarà proiettato al 66° Festival del Film di Locarno (7-17 agosto 2013) nella sezione Appellations Suisse, dopo le anteprime alla 69° Mostra del Cinema di Venezia, lo scorso anno, e in altri festival internazionali, da Göteborg a Karlovy Vary al SXSW di Austin.

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La regista svizzera Sophie Huber conosce Harry Dean Stanton da un ventennio e fin dal primo incontro ha trovato in lui "qualcosa di enigmatico, elusivo e incredibilmente vulnerabile, ma anche divertente".

Nella sua lunga carriera ha lavorato con Monte Hellman (Two-Lane Blacktop) Wim Wenders (Paris, Texas) Sam Peckinpah (Pat Garrett & Billy the Kid), Martin Scorsese (L'ultima tentazione di Cristo) John Milius (Alba rossa) Bertrand Tavernier (La morte in diretta) Francis Ford Coppola (Il Padrino: Parte II, Un sogno lungo un giorno) John Carpenter (Fuga da New York, Christine) John Huston (La saggezza nel sangue) Ridley Scott (Alien) Terry Gilliam (Fear and Loathing in Las Vegas) e soprattutto David Lynch (Twin Peaks, Wild at heart, Una storia vera, INLAND EMPIRE) per il quale è un vero attore feticcio.

 Harry Dean Stanton: Partly Fiction, doc di Sophie Huber

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LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO di SENTIERI SELVAGGI

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Harry Dean Stanton è anche un musicista, comparso sui palchi dei club di Los Angeles per oltre un decennio, senza mai preoccuparsi di ostentare questa attività e nemmeno di registrare un disco; ed è proprio su questo aspetto meno conosciuto, sullo spirito folk e country che l'uomo tiene in vita, che si concentra il documentario di Sophie Huber; intervistando amici,  colleghi e collaboratori, quali David Lynch, Wim Wenders, Sam Shepard, Kris Kristofferson e Debbie Harry.
La foto è del britannico Seamus McGarvey (The Hours, Nowhere Boy, …e ora parliamo di Kevin).

Ultimamente Harry Dean Stanton è comparso nella serie tv HBO Big Love, in This Must Be the Place, 7 psicopatici, The Avengers e The Last Stand.

Nella nostra gallery, tutte le foto di Harry Dean Stanton: Partly Fiction.
Qui di seguito, Harry Dean Stanton in Cancion Mixteca (da Paris, Texas), clip apparsa in The Roots of Everything (History of the Blues) nel 1997.
 


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