OMBRE ELETTRICHE – "Some": poliziotti e premonizioni

Il nuovo thriller di Jang Yoon-hyun, regista di “Tell Me Something”, predilige un tipo di narrazione ellittico che pretende sempre nuova attenzione da parte dello spettatore. Purtroppo il senso di attesa instillato si polverizza nella aleatorietà delle scelte e nella vaghezza degli intenti

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Tell Me Something, del 1999, era un thriller cupo, evocativo, giocato sulla costruzione non lineare e sugli scarti repentini della storia. Gli elementi erano classici (una serie di corpi smembrati ritrovati in sacchetti dell'immondizia), così come buona parte dei rebus (con echi da Dario Argento), eppure il film aveva incuriosito, entrando di diritto a far parte della prima ondata della riscoperta internazionale del cinema coreano, insieme a Shiri e al più dubbio Nowhere to Hide. Jang Yoon-hyun – che aveva esordito nel lungometraggio due anni prima col melodramma The Contact, sincero ma incompleto – si è poi dedicato alla produzione, con esiti alterni, tra film medi (Liar, Wild Card) e altri più interessanti (il sibillino horror-militare R-Point, ambientato durante il conflitto in Vietnam). Con Some Jang torna alla regia e soprattutto alle atmosfere noir del precedente film: Kang Sung-joo, poliziotto giovane e insonne, sta indagando sul furto di un carico di droga precedentemente sequestrato dalle forze dell'ordine. I sospetti ricadono su una banda di pirati informatici, anche se per il momento ad essere trattenuto per accertamenti è il caposezione Oh, responsabile del trasferimento. Preso in mezzo a un regolamento di conti tra la banda di ragazzini e degli spietati trafficanti, Sung-joo salva da un'aggressione Yu-jin, giovane reporter del traffico di Seoul, che potrebbe involontariamente avere informazioni vitali sull'inchiesta. Mentre la ragazza sperimenta dei dejà-vu al sapore di premonizioni riguardanti il poliziotto, le indagini si infittiscono.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Frantumando i tasselli di un puzzle che non si svela mai fino in fondo, Jang Yoon-hyun prosegue quel discorso di discontinuità narrativa cominciato con Tell Me Something. Se montaggio, fotografia e direzione artistica sono ai massimi livelli, davvero ineccepibili, fuori registro è però proprio l'intarsio della sceneggiatura, che non riesce a focalizzare gli sforzi in modo coerente. Gli elementi a disposizione – il mistero attorno al furto di droga, la vera natura delle parti in causa, le inspiegabili epifanie di cui è preda Yu-jin, l'attrazione nascente tra lei e Sung-joo – rimangono slegati, aleatori, privi della tensione necessaria a risultare coinvolgenti. La sensazione finale è quella di frammenti gettati alla rinfusa nella mischia, con innegabile acume registico, ma poca perizia nel racconto. Di conseguenza il gioco d'intelligenza tra autore e spettatore perde di valore, veleggiando pericolosamente verso il vuoto esercizio di stile. In questo senso poco praticabile appare anche la via metaforica, riproposizione della mania dei coreani per la comunicazione e il controllo in tutte le loro coniugazioni tecnolgiche (nel film è usato di tutto, da radio, cellulari e computer a sistemi a circuito chiuso, macchine fotografiche o telecamere), che finisce con l'essere elemento secondario e del tutto accessorio.

FILMOGRAFIA


Anno: 2004


Regia: Jang Yoon-hyun


Sceneggiatura: Kim Eun-Jung


Cast: Ko Soo, Song Ji-hyo, Kang Sung-jin


 


LINKS


http://koreanfilm.org/kfilm04.html#some (inglese)


 


DOVE ACQUISTARE


Some è disponibile nell'edizione coreana, in un elegante cofanetto in cartone contenente due dvd e un libretto con fotografie a colori (solo in coreano). Gli extra comprendono interviste con cast e troupe, making of e dietro le quinte delle scene girate in autostrada, computer grafica, il commentario del regista e la solita dose di trailer e materiale promozionale, il tutto purtroppo senza sottotitoli. Il film è presentato nel corretto formato dell'immagine (anamorfica), in DTS e Dolby Digital 5.1, con sottotitoli in inglese.


http://global.yesasia.com


http://www.yeondvd.com

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array