La seconda edizione dell’OST –Original Soundtrack Festival ha preso il via il 15 Luglio a Reggio Emilia, nella caratteristica cornice di Piazza Prampolini che ha ospitato sinora tre dei cinque appuntamenti previsti. La rassegna esalta il connubio tra musica e cinema proponendo le performance dei migliori compositori contemporanei del mondo di celluloide ed omaggi dedicati a quanti in un passato recente abbiano dimostrato attraverso le note come il commento sonoro sia fondamentale nella visione cinematografica. Ad aprire il festival è la personalità probabilmente piu’ conosciuta delle colonne sonore italiane, Antonio Piovani, che propone un Concerto in quintetto. Il pianoforte solista spicca tra contrabbasso, clarinetto, violoncello e fisarmonica che a loro volta si distaccano da un’esecuzione corale per cercare in maniera solitaria una propria identità. Le musiche piu’ conosciute del maestro, tra le quali brillano quelle de  La vita è bella e La notte di San Lorenzo trovano nuovi arrangiamenti ed una modalità esecutiva piu’ cerebrale rispetto a precedenti performance dal tono piu’ concertistico e collettivo. Sabato 21 Luglio l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma regala un omaggio al compositore Antoine Duhamel ne La notte del Cinema Francese, impreziosita da musiche ed estratti video dai film di Jean-Luc Godard, Francois Truffaut, Bertrand Tavernier, Patrice Leconte. Le sonorità francofone regalano attimi di nostalgia nei confronti di quel cinema che è rimasto indelebilmente impresso nell’immaginario dei cinefili, e mentre risuona la colonna sonora di Pierrot le fo

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u, sul maxi-schermo le immagini tratte dal film si fondono con altri celebri momenti godardiani provenienti da A bout de souffle, così come la colonna sonora di El Mono Loco suggerisce un richiamo alle scene de L’anno scorso a Marienbad. Ma il pubblico della piazza reggiana mostra a tratti segni di insofferenza.Repertorio troppo colto? Eppure l’onda jazz di Stefano Bollani del 24 Luglio viene accolta talmente entusiasticamente da rendere impossibile il reperimento di un posto a sedere e da provocare furibonde liti tra gli stoici detentori delle sedie e gli invadenti astanti colpevoli di occultare la visuale. La musica del jazzista si unisce alle coreografie di Mauro Bigonzetti; lo spettacolo Visions rende anch’esso omaggio alla visione, stavolta delle movenze e dei passi dei ballerini della compagnia Aterballetto. E a dirla tutta la musica del pianista dovrebbe accordarsi anche alle immagini, ancora tratte da film, che corrono sullo schermo. Ma a rapire il pubblico è senz’altro la bravura di Bollani, alla quale si uniscono ironia e scherzosità, e la sensualità della danza degli eccezionali ballerini.al repertorio di Stefano Bollani si aggiunge per l’occasione Che cosa sono le nuvole, composta appositamente da Domenico Modugno per l’omonimo episodio del film collettivo Capriccio all’italiana

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L’interpretazione di piano e voce rende ancora piu’ suggestivo uno spettacolo nel suo complesso molto curato e carico di emozione. A seguire il successo di Bollani arriverà il 31 Luglio Luis Bacalov con l’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano ne La notte degli Oscar, un tributo a tutti i compositori per il cinema premiati con l’Oscar – ed un omaggio particolare ad Ennio Morricone – . E chiuderà il 3 Agosto la Bollywood Night di Olli and the Bollywood Orchestra, con uno spumeggiante show costruito sulle note del cinema indiano.

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