PESARO 46 – Nel segno della tradizione

pesaro 46Pesaro non vuole smentire la propria tradizione e quest’anno offre uno spazio di ricerca e di autentica novità, all’interno del programma di questa 46esima edizione ritroviamo, infatti, una interessante, inedita e inattesa rassegna del cinema russo contemporaneo. Ma ciò che salta agli occhi è la massiccia presenza di autrici. Su ventidue titoli sette sono diretti da donne. Alle registe è dedicata la sottosezione Sguardi femminili

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------



--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
pesaro 46Pesaro non vuole smentire la propria tradizione e quest’anno offre uno spazio di ricerca e di autentica novità, all’interno del programma di questa 46esimsa edizione ritroviamo, infatti, una interessante, inedita e inattesa rassegna del cinema russo contemporaneo. Ma ciò che salta agli occhi, dallo scorrere dei titoli e degli autori è la massiccia presenza di autrici. Su ventidue titoli sette sono diretti da donne. Alle registe è, infatti, dedicata la sottosezione Sguardi femminili. Va ammesso che dopo la scomparsa dei grandi autori russi, Tarkovski su tutti, ma anche Parajanov non va assolutamente dimenticato, l’occidente ha avuto modo di conoscere la Muratova, Konchalovski e Michalkov e un vivere grande trasporto per Sokurov. La retrospettiva torinese del 2003 (salvo errori) sembra avere messo l’anima in pace e oggi, in verità, si è un po’ scarsi di notizie del regista di Arca russa. Il restringimento dei confini nazionali non ha impoverito il suo è un cinema che sperimenta esordi e da vita a conferme autoriali. Sia dato, quindi, grande merito al Festival di Pesaro per averci fatto aprire nuovamente gli occhi su questa cinematografia oggi fatta soprattutto di registi nati tra il 1951 e il 1976 alcuni attivi da molti tempo, come il già citato Blabanov o Aleksey German jr. già presente a Venezia 2008 con Paper soldier. Fa parte integrante della retrospettiva la rassegna completa dei sette film prodotti dalla casa di produzione Koktebel che è stata fondata proprio sull’onda del successo di due film come Roads to Koktebel di Aleksey Popogrebsky e Boris Khlebnikov e Il ritorno di Andrey Zvyagintsev che nel 2003 ha vinto il Leone d’oro a Venezia. Si tratta di due opere che hanno contribuito a determinare la rinascita del cinema russo e sono stati un’occasione preziosa per fare conoscere oltre confini due autori che sono tra i capofila di questa nouvelle vague post sovietica. Arricchisce la retrospettiva una nutrita rassegna opere di videoarte russa. Questa disciplina artistica è un evento relativamente nuovo per la cultura russa, trattandosi di una forma espressiva nata dopo la caduta del comunismo. Nonostante la sua recente nascita l’evoluzione è stata rapida e sono stati moltissimi gli artisti che si sono cimentati in questa composita disciplina, prova ne sia la ricca selezione che il festival propone dimostrando una particolare sensibilità e, ancora una volta, come Pesaro abbia le carte in regola per rispettare la sua antica tradizione nel segno della doverosa ricerca artistica.
Non va dimenticato il Concorso di “Nuovo Cinema Pesaro – Premio Lino Miccichè” che offre spazio agli esordi e saranno tanti anche quest’anno, dal Giappone alla Germania e dalla Corea al Messico, i film che attendiamo con molta curiosità come ogni nuovo nome che si affaccia al mondo del cinema.
Infine Band a part, un contenitore che mette insieme il fuori concorso e le opere fuori formato, tra quelle in programma quest’anno non si possono non citare: il nuovo film di Sharunas Bartas, Eastern Drift e Foschia Pesci Africa Sonno Nausea Fantasia di Daniele Vicari e Andrea De Sica.
L’omaggio al cinema di Carlo Lizzani è l’evento cinematografico di quest’anno. La filmografia completa del regista, una lunga intervista, i documentari a lui dedicati e un libro, costituiscono un’occasione di grande interesse per la conoscenza di questo autore che ha segnato, con propria originale impronta politico – cronachistica soprattutto il cinema a cavallo tra gli anni 60 e 70.
Trova spazio, ancora all’interno del palinsesto un ricordo di Gianni Amico e l’omaggio a Bernardo Bertolucci che ricorderà la figura del documentarista. La proiezione di Tropici, il fondamentale documentario che il regista ligure ha realizzato nel 1968 e la presenza di Bertolucci, a chiusura della manifestazione, che scrisse con Amico il suo Prima della rivoluzione, completano il ricco programma di Pesaro 2010.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array