Strange Way of Life, di Pedro Almodóvar

I dialoghi tra Ethan Hawke e Pedro Pascal creano la tensione giusta ma del western resta solo la palida cornice. Troppo compresso nel tempo della sua durata. Presto su MUBI

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È stata annunciata come la risposta di Pedro Almodóvar a I segreti di Brokeback Mountain. Anzi, secondo il sito di Premiere francese poteva essere la versione 2.0 del film diretto da Ang Lee. In realtà il cineasta spagnolo ammette di aver pensato soprattutto a Nomadland di Chloé Zhao e Il potere del cane di Jane Campion. Al centro della storia di questo corto di 31 minuti che approderà su MUBI, ci sono due uomini che non si vedono da 25 anni. Silva (Pedro Pascal) sta attraversando il deserto per andare a trovare lo sceriffo Jake. Dopo molto tempo sono felici di rivedersi e potrebbe riaccendersi la loro antica passione. Ma ora c’è di mezzo l’omicidio della cognata dello sceriffo e il figlio di Silva in fuga. Jake deve così mettere da parte quello che prova per seguire la strada della legge.

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Strange Way of Life è il secondo film in inglese di Almodóvar dopo The Human Voice, altro corto presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020. Da Jean Cocteau al western di cui resta però soltanto una pallida cornice. Per il cinema di Almodóvar, qui con il marchio Saint Laurent Productions, poteva essere una specie di Duello al sole. Come il western di Selznick/Vidor tutto scorre sul binomio tra amore e morte. Invece è visivamente opaco soprattutto nell’uso del colore ed è più concentrato a evidenziare la tensione attraverso la parola. Sotto questo aspetto la strada è quella giusta grazie anche alla buona intesa tra Ethan Hawke e Pedro Pascal. Ma sullo sfondo c’è solo la bozza di un film che poteva prendere il via proprio nel momento in cui è finito: la passione, la vendetta, i flashback sono compressi nel tempo della durata. Certo, non è un esercizio di stile su commissione. Ma non ci va poi molto lontano.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5
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Il voto dei lettori
4 (2 voti)
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