"Super Cannes" selezione Palme d'Oro

Dal 19 al 23 maggio

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Alphaville Cineclub propone, in concomitanza con le ultime giornate della nuova edizione del Festival di Cannes, la rassegna cinematografica ‘SuperCannes’, selezione di lungometraggi vincitori della Palma d’oro, il più prestigioso ed antico premio della manifestazione, nel decennio 2000/2010.
Le proiezioni si terranno da mercoledì 19 a domenica 23 maggio presso la sede di Alphaville in Roma – Via del Pigneto 283 alle ore 21.00.
“Il festival è un “no man’s land” apolitico, un microcosmo rappresentativo di quello che sarebbe un mondo dove gli uomini potrebbero relazionarsi tra loro direttamente e parlare la stessa lingua.”
Con questa frase J. Cocteau descrive l’intento, ma anche la realtà oggettiva che da sempre è il filo conduttore del Festival di Cannes ,un evento necessario per il Cinema contemporaneo e per l’arte nel suo complesso.
Il Festival di Cannes (denominazione ufficiale del 2002, in precedenza Festival International Du film de Cannes) è un eventocinematografico che si svolge ogni anno a maggio per due settimane.
Nato alla fine degli anni ‘30 per volere di Jean Zay, ministro francese della Cultura, indignato per l’ingerenza dei governi italiano e tedesco dell’epoca relativamente alle selezione dei film della mostra di Venezia, vide la sua prima edizione, presieduta da Louis Lumière, nel settembre del 1939.
La dichiarazione di guerra di Francia, Gran Bretagna e Germania obbligarono il Festivala  chiudere anticipatamente i lavori.
Dunque la prima edizione completa della manifestazione si svolse soltanto nel 1946.
Celebre l’edizione nel 1968 che vide l’interruzione delle proiezioni  in programma per solidarietà con gli operai e gli studenti in sciopero in quei giorni, firmata F. Truffaut, C. Berri, J.L. Albicocco, C. Lelouch, R. Polanski e J.L. Godard.
Ad oggi il Festival è uno degli eventi cinematografici più importanti al mondo insieme con la Mostra del cinema di Venezia, il Festival di Berlino ed il Festival internazionale di Locarno e gode di una copertura mediatica elevatissima, presupposto indispensabile per veicolare nuovi autori e nuove opere del pianeta cinema.
Si inizia dunque mercoledì 19 maggio con la proiezione di Dancer in the dark, del regista danese Lars Von Trier, Palma d’oro nell’edizione 2000, melò struggente alla maniera del regista, fondatore della corrente cinematografica Dogma95, con protagonista Selma, operaia cecoslovacca ipovedente patita del musical con cui ogni giorno tenta di evadere dalla triste realtà quotidiana, emigrata negli Stati Uniti con il figlio anche lui destinato alla cecità, che lavora giorno e notte per accumulare la somma necessaria a far operare il ragazzo… ucciso un poliziotto che l’ha derubata di tutti i suoi risparmi, non si scagiona , immolandosi alla pena di morte per impiccagione.
Film sulla diversità ma anche sulla possibilità di un mondo più armonico, vanta la straordinaria presenza , in veste di protagonista, della cantante rock Bjork, anche autrice delle musiche.
Giovedì 20 sarà possibile assistere alla proiezione di Elephant, Palma d’oro 2003, lungometraggio firmato Gus Van Sant , realizzato in 21 giorni con attori non professionisti ripresi attraverso lunghi piani sequenza da punti di vista differenti.
L’azione si svolge nell’arco di mezza giornata in un liceo di Portland, nell’Oregon e si conclude con una strage compiuta da due adolescenti armati di fucile automatico.
L’elefante del titolo allude al proverbio americano dell’elefante nella stanza’, di cui per paradosso nessuno si accorge .
Venerdì 21 la serata di Alphaville sarà dedicata ai fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, vincitori per due volte della Palma d’oro a Cannes.
Alle 21.00 è prevista la proiezione di L’enfant(2005), storia di formazione di Sonia e Bruno, giovani emarginati della periferia di Bruxelles, innamorati ma a corto di soldi e di speranze , genitori da pochi giorni di un bambino.
Bruno tenta di venderlo ad una banda di criminali dediti alle adozioni clandestine, ma  decide poi di recuperarlo… il gesto responsabile gli costa il carcere, ma Sonia non lo abbandonerà.
Grandissima prova dei cineasti-autori belgi , capaci di raccontare con la macchina a spalla la fisicità dei protagonisti, senza mai eccedere ma curando i dettagli, a metà tra ricerca di introspezione morale e abile sintesi narrativa.
La seconda serata prevede la proiezione del precedente lungometraggio dei fratelli Dardenne, vincitore della Palma d’oro nel 1999, Rosetta, storia della giovane del titolo, figlia di una prostituta alcolizzata con la quale vive in un carrozzone da circo… tutti i giorni va in città tentando di trovare lavori che spesso abbandona, senza mai smettere però di sognare una vita come quella degli altri.
Vicina per modi e temi alla Mouchette di Bresson/Bernanos, rappresenta la vittima sacrificale del mondo contemporaneo, ben delineata dall’asciuttezza e dall’affanno della macchina da presa a spalla dei due autori .
Il vento che accarezza l’erba , Palma d’Oro 2006, è la proiezione proposta per sabato 22. Ken Loach cura la regia di questo  lungometraggio di controinformazione storica con radici nel XIII secolo, quando l’Irlanda divenne la prima colonia inglese. Fallita l’insurrezione armata del 1916, nel 1920 reparti mal armati dell’IRA (Irish Repubblican Army) appoggiati dal partito di Sinn Fein cominciano azioni di guerriglia contro le truppe britanniche e i Black and Tans (polizia ausiliaria) reagiscono con una feroce repressione sui civili. Nel 1921 Michael Collins riesce a portare l’indipendenza in 26 delle 32 contee dell’isola.
Loach coniuga l’energia del cinema d’azione con l’approfondimento psicologico dei personaggi, sottolineando gli evidenti allacci tra passato e presente. Il film ha la struttura di una tragedia moderna dove lo spettatore dovrà scegliere di schierarsi, ammesso che riesca a farlo.
La selezione dedicata a Cannes termina domenica 23 con la proiezione del Nastro Bianco(2009), ultima Palma d’oro in ordine di tempo conferita al regista austriaco Michael Haneke .
Ambientata in Germania nei 1913-1914 racconta di un piccolo microcosmo, un villaggio protestante, attraverso i personaggi del Medico, del Pastore e del Barone, tre modi diversi di esercitare l’autorità ed il sopruso. Le tre figure dettano legge nel villaggio e terrorizzano il loro abitanti ed in particolare i bambini con punizioni psicologica e corporali. Il nastro bianco è il simbolo della purezza che deve coincidere con la maturità e dunque il Pastore lo impone ai figli più grandi. Film in bianco e nero dove il regista racconta un sistema di educazione da cui è emersa la generazione nazista.
 
Entrata con tessera e sottoscrizione
 
Locale climatizzato
Info:  3393618216-33886394 65
         alphaville2001@ libero.it 
         cineclubalphaville. it    
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