Tange Sazen and the pot worth a million ryo, di Sadao Yamanaka

Il restauro di un’importante racconto di samurai. Una commedia che mescola ironia e dramma, adatta sia agli appassionati di samurai che a quelli di commedia.

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Presentato nella sezione Back to life del Torino Film Festival, Tange Sazen and the pot worth a million ryo è il restauro di un film del 1935, fino ad ora parzialmente perduto. Un racconto di samurai ad opera di Sadao Yamanaka, dove il regista rinnova profondamente il samurai Tange Sazen, figura iconica dei racconti di costume giapponesi.

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Un nobile regala al fratello un vaso, senza sapere che esso nasconde la mappa per un tesoro che vale un milione di ryo, inconsapevole della fortuna che ha tra le mani questo finisce per venderlo ad un rigattiere che a sua volta lo donerà ad un bambino. Si mette in moto così un meccanismo che porta diversi personaggi ad incrociare le proprie strade, con Tange Sazen, in una Edo dove tutti sono accomunati dalla volontà di migliorare la propria posizione sociale.

Chi è Tange Sazen? Poco noto al pubblico occidentale, Tange Samanosuke è un samurai apparso prima nella letteratura di inizio ‘900 ma che ha trovato la sua fortuna al cinema in una serie di film jidaigeki. Il motivo della sua popolarità e probabilmente da attribuire alla sua storia tragica e al suo aspetto eccentrico: fedele samurai del clan Sōma, Tange perde un braccio e un occhio in seguito ad un tradimento, diventando così un ronin, un samurai senza padrone che vaga per il Giappone.

A Sadao Yamanaka e al suo film va il merito di aver apportato alcuni importanti cambiamenti nella rappresentazione del personaggio, ridefinendo il cinema di samurai per le future generazioni. Abbandonata la tragicità e il nichilismo dei primi film, in Tange Sazen and the pot worth a million ryo il personaggio diventa un burbero dal cuore d’oro, capace di far ridere lo spettatore delle sue numerose contraddizioni, mantenendo però una grande capacità con la spada. Nonostante il film sia una commedia, non mancano infatti i duelli, il più bello dei quali viene visto qui per la prima volta in anteprima, essendo frutto di un recupero fatto da una cinepresa giocattolo trovata al Kyoto’s Toy Film Museum.

Il film riesce a mescolare gli elementi tragici della storia di Tange Sazen con elementi ironici, capaci di far nascere un sorriso anche da storie di riscatto sociale e difficoltà economiche. Per questo Tange Sazen and the pot woth a million ryo è un ottimo film, godibile sia di chi è un appassionato di film di samurai, sia da chi vuole godersi una divertente commedia in costume.

Titolo originale: Tange Sazen yowa: Hyakuman ryo no tsubo


Regia: Sadao Yamanaka

Interpreti: Denjirô Ôkôchi, Kiyozo, Kunitarô Sawamura, Reizaburô Yamamoto.
Durata: 92′
Origine: Giappone, 1937

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4
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