Verità e bugia. Amore e sesso. Realtà e rappresentazione. Un film binario, memorabile adattamento del romanzo di Philip Roth. Fuori concorso al Torino Film Festival.
Un incubo audiovisivo, tanto prezioso quanto audace, in cui fabula e intreccio si mescolano per dare sfogo ad una moderna fenomenologia del male. Le stanze di Rol.
Una buona opera prima che non forza su praticamente nulla, giocando sul rapporto tra storia e mito senza mai diventare eccessivamente indulgente. Concorso
Il remake americano de La famiglia Belier diventa una favola indie sul "farcela" malgrado tutto. Tutto funziona ma è anche così programmatico da rischiare di risultare anonimo.
Un mistery che con i suoi numerosi indizi conduce lo spettatore ad un finale famigliare e al tempo stesso sfuggente. Un instancabile Pierre Richard in una grande interpretazione. Le stanze di Rol.
Un documentario che racconta la ricerca artistica e morale del Giardino dei Finzi-Contini, luogo immaginario descritto da Giorgio Bassani e messo in scena da Vittorio De Sica. TFFDoc/Fuori Concorso.
Un thriller che vorrebbe essere una critica sociale, ma che getta troppa carne sul fuoco, senza riuscire a trovare il giusto spazio per tutti gli argomenti che va a toccare. Fuori concorso.
Il tempo passato e quello che resta, è da questa voragine esistenziale che emerge un appassionatissimo documentario di corpi vivi, terribilmente veri. Fuori Concorso/L'incanto del Reale
Cerca di mediare fra il cinema del reale e il film corale a episodi, riuscendo però solamente a disperdere quel poco di tensione che i deboli archi narrativi riescono a sostenere. Fuori Concorso
Un kammerspiel quasi tutto dentro un carcere nel corso del tempo che mostra con impeto la ricerca della libertà. A tratti asfissiante, ma poi dà tutto. Concorso
Inserito tra i cortometraggi del Torino Film Festival, racconta di tre ragazzi volgari, maleducati e ladri. Carnefici di una società che si è dimenticata di loro o gli ha venduto qualcosa di sbaglia
Da uno spunto autobiografico, il regista belga firma un'altra anatomia sulla fine della coppia ma anche uno dei ritratti più intensi sulla malattia mentale. Fuori concorso.
La sessantennale carriera di Giovanna Marini, pioniera della musica popolare, diventa un monito su come, per conservare davvero qualcosa, dobbiamo farla nostra e cambiare assieme a lei. Fuori concorso
Il film di debutto della regista coreana è uno studio sottile della solitudine desiderata (o forzata?) di Jina, una giovane ragazza che lavora in un call-center. In concorso.
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