Togo – Una grande amicizia, di Ericson Core

La Casa di Topolino, nella sua lunga storia produttiva, è sempre stata attratta dalle cosiddette Dog Stories, come amava chiamarle Jack London. Togo è l’ultimo arrivato, un original per Disney+

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Nel gennaio 1925 in Alaska, nella città di Nome, esplose una terribile epidemia di difterite che colpì principalmente i bambini. Dopo i primi morti, il consiglio di emergenza cittadino decise di dotarsi il prima possibile un vaccino per salvare la vita dei molti piccoli malati.  La dose più vicina, quella più facilmente raggiungibile, si trovava a circa 600 miglia, in una cittadina non direttamente collegata a Nome. Non c’era un treno diretto e una tempesta impediva agli aerei di alzarsi in volo e alle navi di attraccare. L’unica soluzione possibile erano i cani da slitta. La popolazione organizzò una staffetta di venti team con il compito di trasportare il siero per tutto il tragitto. L’impegno e il sacrificio di questi cani e dei loro padroni ebbe un lieto fine. Dopo 674 miglia percorse in poco più di 5 giorni (di media un postino ce ne metteva 25) con temperature di 40 gradi sotto zero, Il 2 febbraio la slitta di Gunnar Kaasen guidata dal cane Balto, arrivò a destinazione. Grazie a quest’impresa, presto il nome di Balto fece il giro del Paese, entrando da subito nel pantheon delle leggende americane, ultimo capitolo di quel grande epos fondativo che è stata la Frontiera. La sua storia attraversò i decenni fino ad arrivare al famoso cartoon omonimo del 1995, prodotto da Steven Spielberg, che lo fece diventare famoso anche tra le giovani generazioni, confermandosi un simbolo di abnegazione e coraggio.

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Dietro all’edificante e commovente agiografia del coraggioso Balto si nasconde, però, un’altra vicenda, più incredibile e malinconica, sempre con protagonista un cane. Se il buon husky riuscì ad arrivare in tempo con il vaccino quel 2 febbraio di 95 anni fa, molti dei meriti furono per lo sforzo disumano compiuto dalla slitta guidata dal valoroso Togo che, spingendosi oltre i suoi limiti, percorse 91 miglia da solo (il tratto più lungo) e attraversò persino un lago ghiacciato. La Disney, in uno slancio di giustizia storica e di rivalsa commerciale, decide di raccontare la storia di Togo in un nuovo film, diretto da Ericson Core, realizzato appositamente per la nuova piattaforma Disney Plus, con Willem Dafoe come protagonista umano.

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La Casa di Topolino, nella sua lunga storia produttiva, è sempre stata attratta dalle cosiddette Dog Stories, come amava chiamarle Jack London. Basta sfogliare il suo lungo catalogo di produzioni live action per scoprire una lunga varietà di titoli che vanno dai classici Zanna Bianca fino a titoli recenti come 8 amici da salvare, sempre con protagonisti a quattro zampe. Nell’immaginario americano, sempre appoggiandoci all’opera di London come esempio, il Cane è sempre stato il perfetto simbolo delle migliori aspirazioni umane. Lealtà, coraggio e forza, sono solo alcune delle qualità esaltate da scrittori e registi e amate, per generazioni, da lettori e spettatori. Un filo infinito che dal Buck de Il richiamo della Foresta fino al Togo dell’ultima trasposizione disneyana ci consegna il prototipo di una storia edificante e commovente, strumento per veicolare una morale semplice ma non scontata.

La Disney sa benissimo che, quando si parla di cane, nella maggior parte del suo pubblico si innesca un meccanismo di rilassamento intellettuale, le difese critiche immunitarie si abbassano, e qualsiasi messaggio ha una presa particolare. Se nei libri di London le morali che venivano trasmesse erano elogi al coraggio puro e idee socialisteggianti (di quel credo politico sincero ma abbozzato di cui era colmo lo scrittore californiano), nella produzione disneyana si è sempre prediletto il ritorno alla tradizione, l’edulcorato quadretto di un rapporto idilliaco tra Animale Addomesticato e Padrone Generoso, tra Natura e Uomo. In Togo c’è tutto questo ma è evidente che il passo è ulteriore. Anche grazie al coinvolgimento di un attore totale come Willem Dafoe (Leonhard Sappala), l’unico interprete capace di dare ad ogni sua prova, non importa in che opera o contesto, un valore filosoficamente decisivo, il film di Core diventa l’elogio di un “perdente”, il racconto di un dimenticato. In un contesto produttivo dove i Dog Movie sono fatti per far diventare di moda razze particolari di cani, Togo è un film inaspettato perché sbatte davanti al suo pubblico di famiglie un sentimento enorme, quell’Amore incredibile e immenso che spinge un cane ad annullarsi per il proprio amato. Togo, forse, proprio per questo, rappresenta davvero la massima aspirazione di ogni uomo.

Titolo originale: Togo
Regia: Ericson Core
Interpreti: Willem Dafoe, Julianne Nicholson, Richard Dormer, Christopher Heyerdahl, Adrien Dorval
Distribuzione: Disney+
Durata: 113’
Origine: USA, 2019

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3.8 (10 voti)
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