Trieste Film Festival
DAL 18 AL 25 GENNAIO 2007 E' IN PROGRAMMA LA 18.ma EDIZIONE
DAL 18 AL 25 GENNAIO 2007 E' IN PROGRAMMA LA 18.ma EDIZIONE DI TRIESTE FILM FESTIVAL. OLTRE AL CONSUETO SGUARDO SUL MIGLIORE CINEMA DELL'AREA EST EUROPEA – CON IL CONCORSO DEI LUNGOMETRAGGI, CORTI E DOCUMENTARI, GLI OMAGGI E LE RETROSPETTIVE – IL FESTIVAL SARA' INAUGURATO QUEST'ANNO DA UN ATTESO EVENTO SPECIALE:
LA PRIMA ITALIANA DI TRANSYLVANIA IL FILM DI TONY GATLIF CON ASIA ARGENTO, CHE SARA' NELLE SALE ITALIANE DALLA PROSSIMA PRIMAVERA.
IN CONCORSO, IN PRIMA ITALIANA, ANCHE IL NUOVO FILM DI GORAN PASKALJEVIC, OPTIMISTI.
Alpe Adria Cinema rinnova anche quest'anno l'annuale appuntamento con il cinema dell'Europa centro-orientale, con la 18.ma edizione di Trieste Film Festival, in programma dal 18 al 25 gennaio 2007 a Trieste (Cinema Excelsior, Sala Azzurra, Cinema Artiston e Teatro Miela): ormai riconosciuta come la più ricca e articolata manifestazione festivaliera italiana espressamente dedicata alle cinematografie dell'Europa centro-orientale e oltre, ideale luogo di incontro tra Est e Ovest.
Diretto come di consueto da Annamaria Percavassi, il festival si fa a suo modo interprete delle trasformazioni epocali che in questi ultimi quindici anni hanno attraversato l'Europa, presentando uno sguardo approfondito su questa Nuova Europa, reduce dalla lunga guerra nei Balcani, e ancora al centro di scontri e inquietudini.
Risale al 1988 l'edizione zero del festival in un momento storico di grandi trasformazioni e in cui la libera circolazione delle idee era ostacolata dalla divisione culturale, economica e politica tra il blocco occidentale e quello orientale. La grande sfida di allora di Alpe Adria Cinema fu quella di contribuire a demolire questa divisione, mettendo alla portata di un vasto pubblico capolavori sconosciuti.
Un programma annuale ampio e diversificato, costituito mediamente da 150 titoli provenienti dai paesi dell'area, con un'offerta in crescita esponenziale di anteprime internazionali e nazionali di lungometraggi, cortometraggi e documentari, tutti in versione originale sottotitolata in inglese e in italiano, proiettati in 4 sale. Oltre alla presentazione dei migliori film realizzati durante l'anno nei paesi dell'Europa centro-orientale e dintorni, eventi speciali, ricognizioni monografiche, una retrospettiva tradizionalmente dedicata a un autore di particolare rilievo e originalità nella storia del cinema dell'Europa centro orientale.
Tra gli eventi speciali dell'edizione 2007 del Festival, si segnala quest'anno l'attesa serata di apertura, con la prima italiana dell'ultimo film di Tony Gatlif, TRANSYLVANIA. Protagonista Asia Argento, con Amira Casar e Birol Ünel. Il film, una produzione francese prodotta da Princes films e Pyramide productions, si svolge quasi interamente in Romania, Paese che non solo rappresenta un'area da sempre indagata dal Trieste Film Festival, ma che quest'anno sarà ampiamente rappresentato al festival con ben due film proposti in anteprima nazionale nel concorso dei lungometraggi.
La pellicola – che uscirà nelle sale italiane la prossima primavera, dopo il passaggio al Festival di Cannes – è incentrata sulla figura di Zingarina, alias Asia Argento, che arriva in Transylvania, nel cuore della Romania, alla ricerca dell'uomo amato, incontrato poco prima in Francia e partito senza una parola. Il viaggio Zingarina, che avrà sempre accanto l'amica Marie (Amira Casar), si rivelerà una ricerca intensa e romantica in un Paese sconosciuto e affascinate. L'incontro con il suo uomo sarà un disastro e, lasciato tutto dietro di sé, Zingarina si immergerà totalmente in questa terra, che le regalerà l'incontro con Tchangalo, un uomo che le assomiglia, solitario, senza confini né legami.
Le tre sezioni in concorso al festival come ogni anno cercheranno di documentare e interpretare i segnali di tendenza più originali provenienti dai paesi dell'Europa centro orientale e più indicativi dei nuovi percorsi su cui si avvia la produzione cinematografica di queste aree. Il Concorso Internazionale Lungometraggi presenterà circa 12 lungometraggi di finzione in anteprima italiana, scelti tra le opere più significative prodotte nell'ultimo anno nei paesi di questa nuova Europa, area ancora in movimento e definizione, che vede nella città di Trieste un osservatorio privilegiato per posizione geografica e cultura.
Due, come anticipato, le pellicole provenienti dalla Romania: HIRTIA VA FI ALBASTRA ("The paper will be blue") di Radu Muntean e THE WAY I SPENT THE END OF THE WORDL, co-produzione franco romena, film d'esordio nei lungometraggi del giovane regista Catalin Mitulescu, che ha visto attribuire a Cannes 2006 il Premio come miglior attrice alla protagonista Dorothee Petre nella sezione "Un Certain Regard". Entrambi i film sono ambientati nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino, e ultimo anno della dittatura di Ceausescu: a molti anni di distanza da quei fatti, due giovani cineasti romeni – tre con un film già passato di recente nelle sale italiane – hanno sentito la necessità di tornare su quei fatti così drammatici, repentini e, per certi aspetti, ancora misteriosi.
Sempre per il concorso lungometraggi torna a Trieste il protagonista di una delle prime edizioni del festival, il regista Rajko Grlic con il film KARAVLA ("Border post") una co-produzione tra Croazia, Slovenia, Bosnia e Germania. Fondatore del festival cinematografico di Motovun, in Istria, quello di Grlic è un attesissimo ritorno all'interno di un festival internazionale. Dall'Albania arriva il film MAGIC EYE, coprodotto con la Germania e firmato da Kujtim Cashku, mentre da Francia e Tadjikistan arriva il film TO GET TO HEAVEN BEFORE YOU HAVE TO DIE, di Djamshed Usmonov.
Di grande prestigio, infine, la presenza in concorso di uno dei maestri della cinematografia est europea, il serbo Goran Paskaljevic, con il suo ultimo film, il racconto ad episodi OPTIMISTI ("The optimists"), basato sulle celeberrima novella di Voltaire Candido e il suo famoso motto sull'ottimismo. Il film è articolato in cinque parti segnate dall'interpretazione di uno dei mostri sacri del cinema belgradese: Lazar Ristovski ("Underground", "The Powder Keg" aka "Cabaret Balkan" in the USA, "Midwinter Night's Dream"), che a Toronto 2006 ha ricevuto il Premio come miglior attore. Ambientato ai giorni nostri, nel dopo-Milosevic, la pellicola è imperniata di un divertente cinismo e umor nero: storie dove speranza e disperazione si mescolano tra loro, insieme a ottimismo vero e falso, e dove realtà e finzione coesistono.
Il Concorso Internazionale Cortometraggi, Premio Laboratorio Mediterraneo, proporrà anche quest'anno una ventina di opere in pellicola prodotte negli ultimi due anni, e ritorna anche quest'anno il Concorso Internazionale Documentari, riservato ai migliori documentari delle aree di tradizionale interesse del festival, con un'attenzione rivolta anche alla produzione recente italiana: le opere in concorso sono tutte inedite per l'Italia. Si segnalano la presenza del russo Sergej Loznica con BLOCKADE, l'armeno Vardan Hovhannisyan con (A STORY OF PEOPLE IN) WAR AND PEACE e l'austriaco Andreas Horvath con VIEWS OF RETIRED NIGHT PORTER.
Da segnalare i due importanti omaggi di questa edizione 2007: l'omaggio ai registi FREDI M.MURER e FRANCO GIRALDI.
Una vera e propria rassegna sarà dedicata all'opera di un autore schivo e raffinato, potente narratore della marginalità, lo svizzero Fredi M. Murer, appunto, nato nel 1940 a Backenried vicino al lago di Lucerna, autore che vive distaccato dai riflettori del mondo del cinema pur essendo al contempo grande fotografo, attore, montatore, sceneggiatore, produttore, documentarista. La sua opera , che sa interpretare e tradurre in suggestioni forti e asciutte la grandezza tragica delle solitudini (degli artisti ad esempio o degli uomini della montagna) è un patrimonio ancora tutto da scoprire (oltre ai suoi capolavori – GRAUZONE del l979 e HOHENFEUER del 1985 – già noti ai più attenti cinephiles) e da valorizzare. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con l'Istituto Svizzero di cultura in Roma e con Pro Helvetia e sarà reso itinerante
A Franco Giraldi, invece, sarà dedicata una retrospettiva che passerà in rassegna gran parte delle sue opere. E' sicuramente una delle voci più rappresentative della cinematografia italiana il regista Franco Giraldi, classe 1931, nativo di Comeno (Komen, oggi Slovenia), che ha firmato, nel corso della sua lunga carriera, una filmografia eclettica come poche altre, spaziando dagli esordi del 1966 – '68, nel segno del western all'italiana, alla fortunata sequenza di commedie di costume affidate a grandi interpreti del cinema nazionale (Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Giovanna Ralli per fare solo alcuni nomi), per poi dedicarsi alla narrazione lucida e spesso drammatica di storie del nostro tempo, ed alla trasposizione, per il grande e piccolo schermo, dell'opera di autori come Giani Stuparich, Franco Vegliani, Dacia Maraini, Manuel Vasquez Montalbán ..
Torna anche quest'anno la sezione Zone di Cinema riservata alla presentazione delle più interessanti produzioni realizzate nella regione Friuli Venezia Giulia: a dicembre durante una sorta di "anteprima" il pubblico ha selezionato le migliori opere che verranno poi incluse nel programma ufficiale del Festival a gennaio.
Evento speciale di questa sezione sarà un omaggio allo scrittore tedesco Veit Heinichen, ormai triestino d'adozione. Il festival renderà omaggio, in particolare, al suo personaggio di punta, quel commissario Proteo Laurenti non solo al centro dei suoi gialli più famosi ("I morti del carso" "Morte in lista d'asttesa" ) ma protagonista di due fiction realizzate a Trieste dalla televisone tedesca che saranno presentate al festival in anteprima italiana.
Trieste Film Festival 2007 presenterà anche la consueta sezione Immagini tradizionale appuntamento incentrato sulla sperimentazione, sul "fuori formato" in termini di supporti durate e generi, sul cinema contemporaneo contaminato da altre arti e discipline quali le arti visive e la musica. Dalla scorsa edizione una parte di Immagini viene ospitata nello spazio che in città si contraddistingue per la sua multimedialità, il Teatro Miela, una scelta premiata dal pubblico che ogni sera può vivere l'esperienza di uno sguardo a 360 gradi sulle altre discipline artistiche che si contaminano con l'immagine.
L'ufficio stampa: Volpe&Sain (040.762267 – 335.6023988)