"Vagon fumador" di Veronica Chen

"Vagon fumadór" è un film urbano, opera prima indipendente, calato nella notte di Buenos Aires, nelle strade del centro della città, piene di McDonald’s, sale giochi, pizzerie e cinema

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Veronica Chen nasce come montatrice, e si vede. Della tecnica del montaggio conserva il gusto per la frammentazione, per la manipolazione dell’immagine e del ritmo. "Vagon fumadór" è un film urbano, opera prima indipendente, calato nella notte di Buenos Aires, nelle strade del centro della città, piene di McDonald’s, sale giochi, pizzerie e cinema. I personaggi che animano il film (una cantante rock, un ragazzo che si prostituisce dentro un locale bancomat), si incontrano in questa atmosfera inumana, artificiale, fatta di zone deserte ed esplosioni di luci artificiali, dove chi vi si immerge, prova la sensazione di stare in un luogo innaturale, senza appigli, completamente virtuale. Gli incontri sessuali a pagamento sono spesso inquadrati dalle telecamere del circuito di sicurezza, i protagonisti, siano dentro o fuori i locali, sono visti da lontano, quasi spiati da una macchina da presa inquieta, nascosta. Difficile trovare un’apertura, uno spazio solare (o, meglio, acquatico), una dimensione rallentata. Quando questa c’è, viene rifiutata (l’incontro davanti al mare). Eppure i momenti migliori del film sono proprio quelli in cui la frammentazione non emerge attraverso la sovrabbondanza di tagli, ralenti, operazioni di montaggio, ma quando il vissuto si lascia intravedere nelle pause, nei momenti in cui l’inquadratura, fermandosi, coglie nella durata l’artificialità della situazione (il dialogo tra il ragazzo e la ragazza inquadrati da fuori una pizzeria), il farsi del tempo, sospeso, dilatato, quasi asfissiante. Sono cioè i momenti in cui lo sguardo-spia della Chen si fa impersonale, quasi inumano. Specchio automatico e riflettente. È in questi lampi di cinema anemico, che costellano qua e là il film, che allora "Vagon Fumadór" si apre ad uno sguardo, respira, vive propriamente della sua virtualità. Regia: Veronica Chen
Interpreti: Cecilia Bengolea (Reni), Leonardo Brezicki (Andrés), Carlos Issa (Charly), Fernando Moumdjian (Armenio), Juan Martín Ibero (Juanma), Adrián Fondari (un cliente dell'hotel), Pablo Razuk (il manager della banda), Fabián Talín (un cliente), Adrián Blanco (una cliente);
Durata: 88’
Origine: Argentina 2001

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