VENEZIA 64 – "Non avrei mai condiviso la regia di un film convenzionale": incontro con Jaume Balaguerò

jaume balaguerò a VeneziaLa conferenza stampa di Rec è un’occasione per riflettere sul successo della Filmax di Julio Fernandez, lo Studio che produce le opere del regista spagnolo e di Paco Plaza, coautore del film, e che sempre di più va ponendosi come l’unica alternativa forte e di successo in Europa allo strapotere americano nel filone dell’orrore.

--------------------------------------------------------------
INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LA POSTPRODUZIONE, CORSO ONLINE DAL 17 GIUGNO

--------------------------------------------------------------

jaume balaguerò a VeneziaIl regista spagnolo torna al Lido, dove negli scorsi anni debuttarono i suoi Fragile e Para entrar a vivir, per presentare Fuori Concorso il suo nuovo horror, Rec, realizzato in coppia con l’amico e promettente collega (suoi Second Name e Romasanta) Paco Plaza. L’incontro veneziano con i giornalisti è un’occasione per riflettere sul successo della Filmax, lo Studio che produce le opere di entrambi i registi, e che sempre di più va ponendosi come l’unica alternativa forte in Europa allo strapotere americano nel ‘genere’. Julio Fernandez, patron della Filmax presente alla conferenza stampa, non nasconde il proprio orgoglio:

--------------------------------------------------------------
OPEN DAY SCUOLA SENTIERI SELVAGGI, IN PRESENZA/ONLINE IL 7 GIUGNO!

--------------------------------------------------------------

Julio Fernandez: siamo l’unica casa di produzione europea che riesce a realizzare prodotti di questo tipo di sicuro successo internazionale, compreso il mercato statunitense. E dire che all’inizio in Spagna nessuno credeva nel progetto, e nella sua riuscita. Eppure al giorno d’oggi siamo capaci di proporre film di genere in lingua spagnola, affidati a giovani registi a cui ci piace lasciare ‘carta bianca’, e che molto spesso se non sempre si rivelano essere pellicole di valore. D’altronde, non sembra ormai un’eresia l’azzardo di parlare di una vera e propria ‘scuola Filmax’. Stiamo pensando adesso di allargare questa possibilità ai giovani ‘creativi dell’orrore’ di tutta Europa – ci piacerebbe produrre i film di registi promettenti al di fuori della Spagna. Italiani compresi.

Sia Jaume Balaguerò che Paco Plaza sono due talenti cresciuti nel vivaio Filmax. Com’è nata l’idea di lavorare insieme ad un film dell’orrore? E in quale modo i due registi si sono divisi i compiti durante la lavorazione di Rec?

----------------------------
SCUOLA DI CINEMA TRIENNALE: SCARICA LA GUIDA COMPLETA!

----------------------------

Jaume Balaguerò: lo sfizio di firmare un film insieme a Paco Plaza è nato durante le nostre frequenti ‘conversazioni da bar’, davanti ad una birra o ad un caffé. Nel momento in cui il progetto ha iniziato a delinearsi in maniera più concreta, siamo subito giunti alla decisione di lavorare a quattro mani su di una pellicola atipica, un esperimento lontano dalle convenzioni del genere che permettesse a entrambi di immergere completamente noi stessi e lo spettatore nell’atmosfera orrorifica – proprio per evitare di rendere evidenti le differenze di stile, e gli aspetti del film di cui io o Plaza ci siamo occupati. La trovata di affidare il film completamente nelle mani dell’operatore della videocamera, nonché di Manuela Velasco, la strepitosa protagonista, simulando la ripresa in tempo reale, ha fatto sì che noi si andasse oltre a questo tipo di rigida e spinosa suddivisione sul set.

Paco Plaza: a quel punto il nostro compito principale durante la lavorazione del film è diventato quello di ‘tenerlo a bada’, di cercare di contenerlo, di domarlo: le riprese sembravano aver acquisito una sorta di vita propria, di selvaggia indipendenza dall’occhio sia mio che di Balaguerò. Riportare all’ordine tutti gli elementi di Rec è stata la sfida più grande di questa esperienza condivisa.

Il risultato sembra sottolineare, come diverse altre opere contemporanee, la nuova ossessione del registrare che sembra aver soppiantato quella del semplice guardare, che aveva caratterizzato decenni di cinema-voyeur. Portandosi anche appresso una sorta di implicita critica a questo nuovo sistema di cose, voluto fondamentalmente dal degrado dei media…

Jaume Balaguerò: ma no, ma no. Il nostro è solo un horror. E’ stato pensato con l’unico scopo di mettere paura.

 

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative