Venezia 66 – Un fiore nel deserto ai Venice Days
Ai Venice Days la storia della modella somala Waris Dirie in anteprima mondiale. GALLERIA FOTOGRAFICA

All'interno delle Giornate degli Autori all'imminente Mostra del Cinema di Venezia sarà presentato in anteprima mondiale Desert Flower, scritto e diretto da Sherry Horman, regista americana di origini tedesche e attiva soprattutto in Germania. Il film è tratto dall'autobiografia bestseller della modella Waris Dirie.
Nata in un villaggio e cresciuta tra i nomadi, Waris Dirie subisce l'infibulazione a 5 anni, viene venduta tredicenne da suo padre a un uomo sessantenne, fugge in Europa, sola e analfabeta, vivendo di lavori umili. Scoperta dal fotografo Terry Donaldson e raggiunta la fama a livello internazionale come modella, racconta la sua storia in alcuni libri (in Italia sono stati pubblicati da Garzanti i suoi Fiore del deserto, Alba nel deserto, Figlie del dolore e l'ultimo Lettera a mia madre).
Oggi è portavoce ufficiale della campagna ONU contro le mutilazioni femminili.
Il film, che promette di "distaccarsi con successo sia dal paternalismo occidentale che dall’ingenuo primitivismo”, lasciando intatto “il mistero di una doppia vita intrappolata tra due culture e due mondi”, è stato girato tra girato tra Gibuti, Londra, Berlino e New York e si aggiunge alle novità recentemente presentate all'interno del programma dei Venice Days.
A interpretare Wairis Dirie, l'etiope Liya Kebede (The Good Sheperd, Lord of War). La affiancano Sally Hawkins , vincitrice del Golden Globe per la sua interpretazione in Happy Go Lucky, Timothy Spall (Harry Potter, Vanilla Sky), Meera Syal (Scoop, Anita and Me), Juliet Stevenson (Sognando Beckham), Anthony Mackie (She Hate Me, Notorious) e Craig Parkinson (Control).
Desert flower, di Sherry Hormann– il teaser trailer
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