Apocalisse USA: Occhi che non vedono

Si dice che la realtà ha superato la finzione, ma è vero anche il contrario: l’immagine che ci restituiva brandelli di una realtà appena fotografata dovrebbe farci riflettere sull’immoralità del nostro sguardo, sulla nostra incapacità di sentire il reale

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

La rappresentazione, l’immagine, il dato sensibile, la sua variante post scritta nei cieli alti dell’informazione televisiva. Vedere per credere, ma non ci pare più vero. Il delirio post illuminista di una ragione sconfitta si arena alle soglie del visibile. Ci vorrebbe una fenomenologia dell’impotenza dell’occhio, un cifrario composito in cui annegare ogni barlume di coscienza di sé nella deriva fatale e lacunosa di un immaginario in dissolvenza. Analizzata la nostra posizione fruitiva da un punto di vista estetico, ci verrebbe da dire che non abbiamo visto nulla. Che non siamo stati in grado di vedere nulla. Esperire la tragicità tutta flagrante di certe sequenza vive, reali, ci conduce allo sfasamento percettivo di chi si nasconde nella triste retorica del visto, subito(sia pur da lontano), parlato, discusso, condannato.
Si diceva che abbiamo bisogno di altri occhi, ed è vero, ma è anche vero che abbiamo bisogno di altre visioni per cercare di riabituarci all’ambiguità del visibile, alle sue trappole ottiche insediate nella carne nel mondo, pronte ad uscire fuori con l’evidenza della beffa, con la ritualità della sconfitta. E d’altronde le tante parole spese in questi giorni non hanno fatto altro che occultare tanti, troppo occhi incapaci di esaminare il visibile per quello che è veramente, condannandoci così al silenzio dell’interpretazione, alla morte del dato sensibile.
La sconfitta della struttura pesante, vero e proprio architrave di tutta una nazione e di riflesso della propria visibilità sotto forma di grattacielo dall’apparenza insormontabile e indistruttibile, è la nostra sconfitta di soggetti senzienti. Un vero e proprio rovesciamento delle parti in campo che ci ha portati a considerare la natura dell’immagine non per quello che è, ma per quello che in quel momento avremmo voluto che fosse. In quegli infiniti secondi che ci separavano fatalmente dall’annuncio di ciò che era successo, abbiamo oltrepassato la soglia del vedere per avventurarci in quella dell’immaginare ciò che stava succedendo, ed è in quel momento che la produzione di un solo possibile senso(pietà per le vittime, orrore, sorpresa) si è trasformata in giravolta pericolosa e colpevole attorno ai tentativi(speranze)di etichettare l’immagine come già vista, falsa, finzionale. Siamo caduti nella trappola mortale insita nel nostro credere di assistere ad una sorta di duplicazione di ciò che già era accaduto nei territori della fantasia, all’interno di frame dalle risonanze ormai tristemente realistiche. Il tempo dell’interpretazione è durato poco, ma ha continuato a lavorare all’interno dei nostri pensieri con l’assiduità della certezza che non viene meno. La rottura di questo poco esemplare circolo ermeneutico ci ha poi riportati alla verità dei fatti: l’immagine che in quel preciso istante ci restituiva brandelli di una realtà appena fotografata dovrebbe farci riflettere sull’immoralità del nostro sguardo, sulla nostra incapacità di sentire( non più vedere, non più solo ascoltare) il reale, leggendolo attraverso delle maglie sempre più strette.
Si continua dire che la realtà ha superato la finzione, ma è vero anche il contrario. Resta il sapore lontano di qualcosa che non riusciremo mai a registrare lucidamente. L’eclisse dell’occhio forse.
O magari solo il rimpianto per un’improvvisa, dolorosa cecità percettiva.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array