"Il mio migliore amico" di Patrice Leconte

A tratti, come l'inconsistente leggerezza dell'essere. Patrice Leconte si muove tra linee rassicuranti, è mediatore di forma e contenuto e, a volte, il suo cinema sembra una scultura priva di spigoli, di asprezze. Non è un caso che, da "Confidenze troppo intime", pare abbia trovato una precisa collocazione tra Sautet e Veber

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A tratti, come l'inconsistente leggerezza dell'essere. Patrice Leconte si muove tra linee rassicuranti, è mediatore di forma e contenuto e, a volte, il suo cinema sembra una scultura priva di spigoli, di asprezze. Importante è la sua filmografia, se pensi a L'insolito caso di Monsieur Hire,  Riducule, Il marito della parrucchiera, Tandem, L'amico del treno, ma negli ultimi due titoli, Confidenze troppo intime e, appunto, Il mio migliore amico, il regista francese ha deciso di lavorare con lo sceneggiatore Jerôme Tonnerre, che ha scritto Un cuore in inverno. Non è un caso che il cinema di Leconte, da due film a questa parte, pare aver trovato una perfetta collocazione tra Claude Sautet e Francis  Veber. Daniel Auteuil è François, antiquario a Parigi, indaffaratissimo, sempre con molta gente attorno, in mezzo però neanche un amico, perché non ne ha il tempo. Una sera, comunque, a cena con dei colleghi, accetta la scommessa di riuscire a esibire, entro dieci giorni, non solo un amico ma quello che si usa definire «il miglior amico». Non se ne pente, ma non tarda a trovarsi in un vero e proprio imbarazzo perché, neanche rivolgendosi a dei vecchi compagni di scuola, trova quello che cerca; invano sostenuto da un simpatico ed espansivo autista di piazza, Brunò (interpretato dal cabarettista, famoso in patria, Dany Boon), che si è messo al suo servizio nel corso delle sue ricerche. Visto che è così gentile e che ha finito per dargli una mano in tutto, François pensa perchè non farlo diventare, almeno per gli altri, l'amico che non riesce a individuare? Il tentativo va a buon fine, ma l'altro gli si è sinceramente affezionato e quando scopre di essere stato solo l'oggetto di una scommessa si ritrae deluso e irritato. Il film è uscito in Italia due settimane prima che in Francia, probabilmente per evitare la bolgia natalizia dei "cinepanettoni" e poter trovare quella "giusta" collocazione, fuori dagli eccessi, dalle esuberanze e dai chiassi, per un cinema che sembra non voler mai scavare e stratificare, ma raggiungere quel miraggio lontano della nobile semplicità e quieta grandezza, tracce pregnanti che segnano "soltanto" Un'ottima annata.

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Titolo originale: Mon Meilleur Ami


Regia: Patrice Leconte


Interpreti: Daniel Auteuil, Dany Boon, Julie Gayet, Julie Durand, Jacques Mathou, Marie Pillet, Molly Picon


Distribuzione: Lucky Red


Durata: 95'


Origine: Francia, 2006

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