19/1/2005 – È uscito Filmcritica n. 550

In evidenza "Sarabanda" di Bergman e "The Village" di Shyamalan.

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Con il n. 550 Filmcritica entra nel suo cinquantacinquesimo anno e lo fa con un numero ricco di argomenti e di idee a partire dai film messi questa volta in evidenza: Sarabanda di Ingmar Bergman e The Village di M. Night Shyamalan. Opere diverse, anzi, opposte, nelle quali, però, si legge il segno di un cinema che trova nella forma "l'unicità del pensiero, il discorso filosofico sotteso alle posizioni narratologiche più diverse. In questo cinema, ancora una volta, i segni sono il linguaggio, le tracce, le spie di una presenza, i comportamenti sono le psicologie, i sentimenti, le durezze, i rimpianti". Inizia così una trattazione dei due film che si sofferma sull'opera di Bergman con la luminosa analisi di Emilio Garroni ("Sarabanda o dell'indicibile") che, attraverso la musica di Bach attraversa i cinema del maestro svedese per scoprire l'indicibile, per sottolineare come i suoi film "mantengono sempre un alone di indeterminatezza e di indicibilità che fa parte integrante del loro significato complessivo.. come indicibile è la musica che, tuttavia, allude al dire".

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Nel dettaglio del cinema contemporaneo, ma anche con i maestri da scoprire e riscoprire, si entra a proposito del Torino Film Festival cui è dedicata un'ampia panoramica che traccia le linee generali di uno degli appuntamenti più importanti nel panorama festivaliero italiano, mentre la voce diretta dei cineasti prosegue la linea teorica delle Poetiche. Una delle rubriche da sempre più interessanti in cui far convergere il cinema dei maestri con quello dei cineasti del futuro. In questo numero si susseguono le conversazioni con Elinor Hart e Michael Rogosin, a proposito del restauro del film Come back, Africa di Lionel Rogosin, a oltre quarant'anni dalla sua difficile realizzazione in un Sud Africa dominato dall'apartheid, e con i registi israeliani Shlomi e Ronit Elkabetz, vincitori con To take a wife della settimana della Critica all'ultima mostra del cinema di Venezia.

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