Lo strano caso del Dr. David e di Mr. Cronenberg di Alessandro Aronadio
sabato 15 ottobre ore 19
presso la libreria Altroquando di Roma
presentazione del volume
"Lo strano caso del Dr. David e di Mr. Cronenberg"
di Alessandro Aronadio
Bietti Edizioni
interviene Luca Lardieri
a seguire proiezione di Rabid, di David Cronenberg
Il Doppio ritorna in maniera ricorrente nella storia del cinema. In una delle più celebri variazioni sul tema, Vertigo (La donna che visse due volte, 1958), regia di Alfred Hitchcock, James Stewart interpreta Scottie, ex-poliziotto ossessionato da Madeleine-Judy (Kim Novak). La trama del film è arcinota. Ciò che in particolare ci interessa è la disperata condizione di Scottie, il quale cerca (di far risorgere) l’amante perduta facendo rivivere Madeleine attraverso Judy, trasformando quest’ultima in un perfetto clone della prima. Il fatto che poi le due siano realmente la stessa donna, dato di cui lo spettatore viene hitchcockianamente a conoscenza prima del protagonista, rende il quadro ancora più perturbante. Siamo di fronte ad una rappresentazione dell’innamoramento come auto-inganno, sospensione dell’incredulità, stato mentale ossessivo. Scottie letteralmente impazzisce, precipita nella spirale vertiginosa del titolo, fino allo straordinario finale in cui l’oggetto amoroso si auto-distrugge gettandosi nel vuoto. Portando, forse, Scottie alla guarigione. In questo caso il Doppio assume dunque, tra i tanti possibili aspetti, quello della reincarnazione della donna amata.
Vertigo viene brevemente citato anche in Lo strano caso del Dr. David e Mr. Cronenberg, fondamentale saggio di Alessandro Aronadio, pubblicato da Bietti. L’autore, anche regista, affronta il tema del Doppio in maniera esaustiva, dotta ma al tempo stesso avvincente. La ricognizione investe i campi della mitologia, dell’antropologia, della cultura. Seguendo le teorie di Freud, Jung, Lacan, Aronadio ci dice dell’uomo come individuo scisso, non risolto. Questa scissione è spesso incarnata dal Doppio, su più disparati livelli, con connotati ora minacciosi ora rassicuranti. La percezione di un proprio lato (più o meno)oscuro può da un lato portare alla pazzia e all’annientamento, ma anche, più raramente, ad una maggiore consapevolezza del sè.
Letteratura e cinema, da Plauto a Cronenberg, da Dostoevskij a Hitchcock, rappresentano di continuo questo scenario. In maniera mai banale, Aronadio interseca la teoria con esempi tratti dai più svariati testi, e contesti, per arrivare infine all’oggetto vero e proprio dell’analisi. E cioè il film Dead Ringers (Inseparabili, 1988) di David Cronenberg. I protagonisti del film sono due gemelli, i Mantle, interpretati da un Jeremy Irons ovviamente raddoppiato. Come impariamo leggendo questo saggio, quella dei gemelli, oltre ad essere ennesima figura del Doppio, è una condizione paradossale: essi a discapito delle apparenze “non sono uguali”. All’interno della coppia gemellare non facciamo altro che ritrovare, in maniera esasperata, quelle contraddizioni e ambiguità, quella scissione propria della condizione umana. Solo che non avendo a che fare con individui “classici” (semplificando quel che dice Aronadio, essi sono invece divisi sin dalla nascita), la vertigine, ancora lei!, scientifica e filosofica diventa evidente, e ricca di significati.
Inoltre, riprendendo le teorie dello psicologo francese Renè Zazzo, Aronadio vede nella coppia gemellare “l’estremizzazione di qualsiasi aspetto che concerne una classica “stora d’amore (…) C’è la spinta all’intimità e la pulsione all’allontanamento, il bisogno di dipendenza e la ricerca della più totale individuazione”. Alla luce di ciò che accadde ai fratelli Mantle nella pellicola di Cronenberg, queste osservazioni diventano ancora più pertinenti. Ed è proprio questo uno dei pregi del saggio di Alessandro Aronadio, spingere cioè il lettore a guardare con nuovi occhi il testo filmico preso in esame.
Le ultime venti pagine di Lo strano caso del Dr. David e di Mr. Cronenberg sono quindi dedicate all’analisi di Inseparabili, che, nella scia dei temi trattati in precedenza, arricchisce di nuovi risvolti la visione non solo di questo film, ma di tutta la filmografia del regista canadese.
L’autore
Alessandro Aronadio, classe 1975, è scrittore, fotografo, sceneggiatore, regista. Laureato in Psicologia, nel 2001 vince una borsa di studio Fulbright e si diploma in regia cinematografica alla Los Angeles Film School. La sua opera prima per il cinema, Due vite per caso, un film sul “doppio”, è stata presentata con grande successo di pubblico e critica alla Berlinale 2010. Vincitore di numerosi premi, il film è stato selezionato in diversi Festival internazionali e venduto in molti Paesi.
Lo strano caso del Dr. David e di Mr. Cronenberg. Saggio sul Doppio nel Cinema, di Alessandro Aronadio, Bietti, €18
Sabato 15 ottobre ore 19
presso Libreria Altroquando
Via del Governo Vecchio 80 – Roma