SOUNDTRACKS – Loving, di David Wingo

Un commento musicale misurato che non cede mai il passo all’eccesso, sussurrato come il sentimento di Richard e Mildred. Si conferma la collaborazione tra Jeff Nichols e il compositore

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L’ultima edizione degli Oscar, tralasciando polemiche ed imbarazzati (quanto esilaranti) scambi busta dell’ultimo minuto, non è stata caratterizzata esclusivamente dal binomio La La Land contro tutti. A scorrere i titoli delle pellicole candidate nelle categorie più disparate, dal miglior film al miglior documentario, emerge una tematica costante sebbene declinata in toni, stili e narrazioni differenti. Si tratta dello scontro razziale e della lotta per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti. Barriere, XIII emendamento, Il diritto di contare, I am not your negro e lo stesso O.J.: Made in America (“I’m not black, I’m not white, I’m O.J.”) ne raccontano una sfumatura sempre nuova ma che affonda le sue radici nel medesimo terreno. Tornando alla lista dei nomi candidati agli Academy Awards, tra le attrici protagoniste, al fianco dell’ipnotica Natalie Portman in Jackie o dell’elegante Isabelle Huppert di Elle, compare quello di Ruth Negga, l’attrice etiope naturalizzata irlandese protagonista di Loving, ultima pellicola firmata da Jeff Nichols ispirata da una storia vera.

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loving4Loving come Richard e Mildred Loving, la coppia interrazziale arrestata nella Virginia del 1958 per essersi osata sposare (a Washington) mentre le unioni tra uomini e donne dal differente colore della pelle erano considerate un crimine o, nella migliore delle ipotesi, scandalose. Un matrimonio costato ai neo sposi ben venticinque anni di esilio dallo stato federato per il quale quel legame era a tutti gli effetti illegale. Un allontanamento forzato che una lettera firmata da Mildred ed indirizzata all’allora ministro della Giustizia Bobby Kennedy portò la loro storia fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Una battaglia giuridica durata nove anni e passata alla storia come Loving contro Virginia che finì per dichiarare incostituzionali le leggi che vietavano i matrimoni interrazziali. Presentato in concorso a Cannes69 ed ispirato dal documentario The Loving Story, il film, vede Joel Edgerton e la Negga dare vita ad una battaglia priva di sensazionalismi. Timidi e goffi davanti ai giornalisti o alle telecamere dei notiziari ma altrettanto autentici come confermato dall’obiettivo di Grey Villet (Michael Shannon), il fotoreporter che immortalò, consegnandola al mondo, la loro semplice quotidianità per il numero di marzo di Life del 1966.

loving2Jeff Nichols segue i due protagonisti mostrandone la complicità sottolineando quel pizzico di audacia in più della sua protagonista femminile, discretamente sempre un passo avanti al marito. La guerra in Vietnam, i Kennedy, la lotta per i diritti civili, Martin Luther King restano per il regista sempre sullo sfondo. La Storia viene evocata ed accennata durante l’intera pellicola ma il centro del racconto resta la storia d’amore tra i due sintetizzata in un abbraccio silenzioso, in un campo della Virginia sul quale costruire la loro casa e rivendicare che non conta se sei nato “passero” o “pettirosso”. Esattamente come gli elementi storici rimangono ai margini della sceneggiatura così anche i brani non originali in Loving non emergono mai realmente in superficie. Ritchie Valens con Ooh! My Head, Don’t Be a Fool di Clarence Reid o, ancora, i The Empires con My Baby, My Baby e Jerry Butler con For Your Precious Love evocano una precisa stagione musicale e temporale ma sono Richard e Mildred a raccontare la loro storia ed il loro tempo.

Loving-Così come il regista ha chiamato all’appello, per una piccola ma significativa parte, il suo attore feticcio Michael Shannon, ad occuparsi della colonna sonora del film troviamo un altro nome legato alla filmografia di Jeff Nichols. Si tratta di David Wingo, già autore delle musiche di Take Shelter, Mud e Midnight Special. In linea con l’atmosfera di Loving, il musicista compone dei brani essenziali, dove non c’è (quasi) traccia di contaminazioni moderne (Brick) e dove gli elementi orchestrali sono alla base dell’intero lavoro. Una partitura giocata sulla contrapposizione di luce ed ombra come dimostra il primo brano, Proposal, che inserisce, inoltre, la presenza del violino. Lo strumento ricorrente e fondamentale nel definire in note la tensione e l’apertura che attraversa le composizioni di Wingo. Brani divisi tra una prima metà più cupa (Arrest, Sheriff, Leaving Jail) che trova, invece, un respiro positivo e variegato (chitarra, percussioni) man mano che la narrazione avanza (Phone Call, Bernard Cohen, Farmhouse, Bernie e Phil) fino al dipanarsi della battaglia legale della coppia. Un commento musicale misurato che non cede mai il passo all’eccesso, sussurrato come il sentimento di Richard e Mildred.

 

Tracklist:

Proposal
Arrest
Sheriff
Time Passing
Leaving Jail
Leaving Home
D.C.
Hand Off
Call the Lawyer
The Letter
Phone Call
Bernard Cohen
Baseball Game
Leaving D.C.
Farmhouse
Bernie and Phil
Brick
The Decision
Home
Loving – Ben Nichols

 

 

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