1968, ANCHE IL CINEMA INSORGE

Dal 19 maggio al 1° giugno il Filmstudio presenterà il suo “omaggio al ’68”

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Roma, FILMSTUDIO 2 | 19 maggio – 1 giugno 2008
in collaborazione con
B.C.L.A. – Ambassade de France en Italie e Goethe-Institut – Roma,
Dal 19 maggio al 1° giugno il Filmstudio presenterà il suo “omaggio al ’68” con la rassegna “1968, ANCHE IL CINEMA INSORGE”.
Il programma comprende 16 film, italiani e francesi, alcuni dei quali presentati per la prima volta in Italia.
Da non perdere Cinétracts. Si tratta di 41 filmati muti di 2-3 minuticiascuno realizzati anonimamente nel maggio ‘68 da cineamatori militanti e da cineasti “affermati”, come, per esempio, Resnais, Godard, Marker. Mini-testimonianze a tema politico e sociale i “cinétracts” vennero utilizzati con successo quarant’anni fa nelle fabbriche occupate, nelle assemblee studentesche e nelle riunioni dei comitati d’azione.
Tra i titoli francesi c’è anche il noto film a episodi Loin du Vietnam, di Resnais, Klein, Ivens, Varda, Lelouch, Godard. Loin du Vietnamsi potrà vedere nella versione originale in pellicola (35mm) e nella versione video con sottotitoli in italiano.
Tra le testomonianze italiane sarà programmato La sua giornata di gloria, l’unico film deldirettore di Filmcritica Edoardo Bruno.
La sua giornata di gloria costituisce un documento unico nella storia del cinema politico italiano perché testimonia quali erano le diverse correnti politiche del movimento; il film fu girato nei locali del Filmstudio, quelli attualmente occupati dalla Sala 2.
Policeman, invece, di Sergio Rossi, è un’analisi lucida e coraggiosa, in un periodo tra i più caldi della nostra repubblica, sulle forze dell’ordine, in sintonia (allora) con le posizioni di Pasolini. Sergio Rossi si distinse negli anni Settanta, insieme con Alberto Grifi, come uno tra i maggiori esponenti del cinema “dal vero”.
Citiamo, infine, Prendiamoci la vita, di Silvano Agosti. Racconto di 10 anni (1968-1978) del movimento studentesco. Immagini di vita e cronaca italiane ricostruite da uno dei registi-protagonisti più presenti sulle scene della contestazione.
Lunedì 19 maggio
ore22.30
LOIN DU VIETNAM
di Alain Resnais, William Klein, Joris Ivens, Agnès Varda, Claude Lelouch, Jean-Luc Godard;
prodotto, montato e commentato da Chris Marker (Francia 1967, b/n e col., 120’, v. o. con sottotitoli italiani)
Film a episodi per sostenere il popolo vietnamita in lotta contro gli USA. Sequenze di guerra, manifestazioni pro e contro, Castro che spiega le tecniche della guerriglia, Godard in prima persona che fa autocritica e molte altre cose. Opera molteplice, proteiforme ma molto coerente nella sua globalità, un “cinema de’assalto”, una proposta di cinema politico un anno prima del ’68.
Martedì 20 maggio
ore22.30
CINÉTRACTS
41 filmati muti di 2-3 minuti ciascuno realizzatianonimamente nel maggio ’68 da cineamatori militanti e da cineasti affermati (Alain Resnais, Jean-Luc Godard, Chris Marker); produzione: Slon/Iskra (Francia 1968, b/n, 90)
Il Collettivo Cinétract, promosso da Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Gorin, Alain Resnais e Chris Marker e a cui aderirono numerosi studenti e cineamatori militanti, realizzò i cinétracts nel maggio-giugno 1969. Accordo perfetto tra testimonianza e fulminante “Agit-Prop”, i cinevolantini sono stati degli efficaci proiettili visuali, utilizzati con successo quarant’anni fa nelle fabbriche occupate, nelle assemblee studentesche e nelle riunioni dei comitati d’azione.
“Che cos’è un cinétractÈ 2’44” (una bobina 16mm di 30 metri) di film muto con tema politico, sociale o altro, destinato a suscitare la discussione e l’azione. ?
“Tentiamo d’esprimere con i Cinétracts i nostri pensieri e le nostre reazioni per: Contestare – proporre -scioccare – informare – interrogare – affermare – convincere – pensare – urlare – ridere – denunciare – coltivare.” Cinétract Collectif, maggio ‘68
Mercoledì 21 maggio
ore22.30
LES LIP, LIMAGINATION AU POUVOIR di Christian Rouaud
(Francia 2007, col., 118’, v. o.)
Aprile 1973. Gli operai di una fabbrica di orologi inventano ogni giorno nuovi mezzi d’azione per difendere la fabbrica e il posto di lavoro, ispirandosi agli slogan del Maggio ’68. Trent’anni dopo C. Rouand fa rivivere quest’epopea operaia dando la parola agli attori di quel sogno collettivo.
Giovedì 22 maggio
Solo per la giornata di oggi è prevista una diversa programmazione. La rassegna riprende regolarmente domani, senza altre interruzioni.
Venerdì 23 maggio
ore22.30
LA CHINOISE di Jean-Luc Godard
fotografia: Raoul Coutard; musica: Karl Heinz Stockhausen; con Anne Wiazemsky, Jean-Pierre Léaud, Juliet Berto, Francis Jeanson
(Francia 1967, col., 90, v.o. con sottotitoli italiani)
Tre giovani e due ragazze della cellula marxista-leninista “Aden Arabia” tentano di applicare alle loro azioni le teorie di Mao: l’attore Guillaume (Léaud) decide di dedicarsi al teatro socialista di strada, la studentessa di filosofia Veronique (Wiazemsky) si pone invece l’obiettivo di uccidere un ministro sovietico in visita a Parigi… Forse il più noto film di Godard in cui “la tensione utopica annuncia la rivolta studentesca del ’68 e pone problemi che tutta una generazione va ponendosi.” (Farassino)
Sabato 24 maggio
ore16.30 e 20.40
POLICEMAN di Sergio Rossi;
musica: Tito Schipa jr.; con Paola Pitagora, Lou Castel, Marino Masé, Nicoletta Machiavelli, Giancarlo Sbragia, Massimo Sarchielli
produzione: Renzo Rossellini jr. per la San Diego (Italia 1969, col., 95’)
Fine anni Sessanta. Un giovane bracciante agricolo (Lou Castel) si arruola nella polizia, per lui, abitante in una zona depressa, uno dei pochi modi per ‘sistemarsi’. Assegnato al reparto di pronto intervento, riceve un’istruzione basata sull’uso della violenza che gli insegna a considerare gli studenti contestatori e gli scioperanti dei delinquenti. Il giovane rimane però cosciente di far parte di un corpo impegnato contro i lavoratori per reprimere il loro bisogno di giustizia.
Un’analisi lucida e coraggiosa, in un periodo tra i più caldi della nostra repubblica, sulle forze dell’ordine, in sintonia con le posizioni di Pasolini (ai contestatori figli di papà Pasolini aveva dedicato la poesia Il PCI ai poveri!). Il film, per aver denunciato la retorica di stato e il modo in cui le reclute venivano addestrate, è bloccato dalla censura per due anni e il regista per essere stato attento a non stigmatizzare i singoli “celerini”, viene anche criticato “da sinistra”…
Sergio Rossi, che ha partecipato alla programmazione del Filmstudio nei suoi primi tre anni di vita, si distingue negli anni Settanta, insieme con Alberto Grifi, come il maggior esponente del cinema “dal vero”, un’evoluzione autonoma e interessante del cinema verità di Jean Rouch.
ore18.20 e 22.30
LA SUA GIORNATA DI GLORIA di Edoardo Bruno
fotografia: Romano Scavolini; musica Vittorio Gelmetti;
conMaria Manuela Carriho, Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Raoul Martinez, Philippe Leroy, Pìerre Clementi
(Italia 1969, col., 82’)
In una città del futuro (Roma?) anche il Partito Unico della Classe Operaia è perfettamente integrato al “sistema”, in una società che impedisce ogni forma di dibattito e di espressione culturale realmente autonoma. Un gruppo di giovani cerca la protesta e finisce con organizzare un’azione terroristica …
L’unico film di Edoardo Bruno (il direttore di Filmcritica) costituisce un documento unico nella storia del cinema politico italiano perché testimonia le diverse correnti politiche del movimento nei dibattiti che inserisce nel film (girati nei locali del Filmstudio, quelli attualmente occupati dallo studio 2 che all’epoca erano uno spazio destinato agli happening e alle riprese di film indipendenti).
«Uno dei più radicali film sessantottini dell’epoca, appesantito da troppi dibattiti e parentesi didascaliche, ma anche lucido nello smontare miti ideologici tuttora granitici e nel criticare – con stringente logica situazionista – una guerriglia che è dentro, non fuori, il sistema di oppressione americano-sovietico. “Andate al cinema per resistere, non rimanete passivi. Siamo contro gli inganni perché vogliamo la fantasia” si esortano gli spettatori nel prologo: oggi che si è realizzata la profezia di “uno schermo che spara sul pubblico, cercando di suggestionarlo” viene nostalgia». (Paolo Mereghetti, 1987)
ore19.45
INCONTRO con Edoardo Bruno, Sergio Rossi e Americo Sbardella (Filmstudio 80)
Domenica 25 maggio
ore15.30 e 20.30
PRENDIAMOCI LA VITA
Rassegna di Cinegiornali del ‘68 a cura di Silvano Agosti:
Autori: Hugo Aisemberg, Empedocle Amato, Daniela Bendoni, Marisa Busanel, Angelo Caligaris, Gigi Campanelli, Umberto Carani, Carlo Cego Pernigotto, Franco Fumelli, Nino Giammarco, Paolo Ristonchi, Giampiero Rossi, Duccio Trombadori.
(Italia 2008, b/n, 240)
Racconto di 10 anni del movimento studentesco. Dieci anni (1968-1978) di immagini di vita e cronaca italiane, dieci anni straordinari di questo paese, compressi fino a oggi dal ‘68, che secondo l’autore ha aperto la porta a un decennio di grande importanza per la vita politica e culturale italiana.
ore19.40
INCONTRO con Silvano Agosti e Armando Leone (Filmstudio 80)
Lunedì 26 maggio
ore17.00
LES, LIP, LIMMAGINATION AU POUVOIR
diC. Rouaud (replica; v. o.)
ore19.10
SESSANTOTTO: LUTOPIA DELLA REALTÀ
diFerdinando Vicentini Orgnani
produzione: Istituto Luce (Italia 2005, 90’)
“È incastonato fra il Living Theatre e l’antipsichiatria di Franco Basaglia , Sessantotto il film prodotto dall’Istituto Luce che prende il sottotitolo (“L’utopia della realtà”) proprio da uno slogan coniato dallo psichiatra […] ma (“L’utopia della realtà”) era anche una delle cifre del ’68 (come ricordano Malina & Beck con il loro spettacolo Paradise Now) […]
Ferdinando Vicentini Orgnani (regista) e Adalberto Baldoni (giornalista e saggista) hanno cercato di restituire il clima dirompente e antiautoritario di quel periodo, con una varietà di testimonianze, oltre 40, che comprendono Judith Malina e Lawrence Ferlinghetti, Luciana Castellina e don Mazzi, Massimo Cacciari e Adriano Sofri. Ma – ecco forse la novità più significativa dell’operazione – anche alcune interviste a esponenti della destra, tra cui Stefano Delle Chiaie, Mario Merlino e Guido Paglia che ipotizzano una sorta di ‘68 fascista stroncato sul nascere […] La tesi del film è che dalla repressione di quella fase, voluta dai vertici del PCI e del MSI, partisse poi la dottrina (e la pratica) degli opposti estremismi.” (Cristiana Paternò)
Gli anni della contestazione in Italia sono inquadrati dal regista in un contesto globale, evitando così una lettura ‘provinciale’ degli eventi. Il documentario quindi vola dall’America delle Black Panthers e della Beat Generation al Maggio parigino, passando per la Germania e il Vietnam (molti i materiali inediti).
ore21.00
REPRISE di Hervé Le Roux
(Francia 1997, col., 192, v. o.)
Il regista ricerca una donna che il 10giugno 1968, allora giovane operaia, aveva rifiutato di riprendere il lavoro nella fabbrica Wonder e che era apparsa in lacrime in un film militante realizzato dagli studenti in quell’occasione. Le interviste fanno rivivere trent’anni dopo il clima appassionato di quei giorni e descrivono un mondo ormai scomparso, quello delle grandi fabbriche delle “banlieues rouges” di Parigi.
Martedì 27 maggio
ore16.00 e 20.15
LE FOND DE LAIR EST ROUGE di Chris, Marker
voci: Simone Signoret, Yves Montand, François Périer, Jorge Semprun, François Maspero; produzione: I.N.A. / Iskra / Dovidis
(Francia 1977, col., 240’, v. o.)
Storia dei movimenti di sinistra nel mondo, negli anni 1967-1977; un film di montaggio (im)pertinente, lucido, filosofico che attinge a migliaia di metri di documenti appassionanti, per la maggior parte inediti.
Mercoledì 28 maggio
ore16.00 e 22.00
AVEC LE SANG DES AUTRES di Bruno Muel; testo della sociologa Francine Muel-Dreyfus
(Francia 1974, col., 56’, v. o.)
Una discesa agli inferi: lo sfruttamento a oltranza nell’assordante catena di montaggio della Peugeot. E fuori, a Sochaux, negozi, supermercati, bus, alloggi, tempo libero, vacanze, la città tutta sono “Peugeot”: un circuito chiuso che riconduce sempre alla famiglia Peugeot. Un’analisi magistrale della “privazione di sé” nel mondo dominato dal capitale.
U.U.U. USINES UNIVERSITÉ UNION
regiacollettiva (Francia 1976, b/n, 77’, v. o.)
Lo spirito del Maggio ’68 filmato da un collettivo di studenti: un film militante che mostra la volontà d’unione tra operai e studenti.
ore18.45
LES AMANTS REGULIERS di Philippe Garrel
con Louis Garrel. Clotilde Hesme, Maurice Garrel, Brigitte Sy
Leone dargento per la regia a Venezia 2005 (Francia 2005, b/n, 178, versione italiana)
François (Louis Garrel, figlio del regista, protagonista anche del film di Bertolucci, The Dreamers) nel ’68 ha vent’anni: scrive poesie, fuma erba, rifiuta la convocazione per la visita di leva, vive in un “presente permanente”. Nel maggio, febbrile e autoironico, è in prima fila sulle barricate… Garrel narra i suoi vent’anni e s’interroga sul maggio ’68: che cosa ha significato e che cosa resta. Les amants reguliers non è un film nostalgico e nonostante tutto “resta leggero, grazioso, danzante”, a tratti onirico e atemporale. Garrel stesso l’ha definito un film romantico che s’ispira a Stendhal.
Giovedì 29 maggio
ore16.30 e 18.15
CINÉTRACTS (repliche)
ore20.00
LOIN DU VIETNAM (replica; v. o.)
ore22.30
LOIN DU VIETNAM
(replica; v. o. con sottotitoli italiani)
Venerdì 30 maggio
ore17.00
LE VENT DE LA NUIT di Philippe Garrel
con Catherine Deneuve, Daniel Duval, Xavier Beauvois
(Francia/Italia 1998, col., 96’, v. o.)
Le vent de la nuitè al contempo un road movie iniziatico, un noir asciutto e terribile sull’invecchiare e “il primo grande film del dopo Maggio ’68, quello della sua memoria, che torna a piccoli brani, con delle frasi levigate come ciottoli.” (C. Tesson).
ore 19,00
ONE PLUS ONE-SYMPATHY FOR THE DEVIL
diJean-Luc Godard
musica: Rolling Stones; con The Rolling Stones, Anne Wiazemsky, Sean Lynch, Jean-Luc Godard, Marianne Faithfull
(Gran Bretagna 1968, col., 110’, v. o.)
La ricerca intrapresa con La chinoise è portata alle estreme conseguenze. Molti dei temi godardiani sincrociano qui con le problematiche del maggio francese: anarchia ideologica, narrativa. formale…
Il film si conclude con l’ascesa al cielo della Wiazemsky, issata da una gru cinematografica, mentre Mick Jagger, gran fan di Godard, canta la morte di Cristo (“Sympathy for the Devil”).
ore21.15
LES AMANTS REGULIERS
(replica; versione italiana)
Sabato 31 maggio
ore l7.00
LES AMANTS REGULIERS
(replica; versione italiana)
ore 20,30 e 22,30
ONE PLUS ONE-SYMPATHY FOR THE DEVIL
(repliche; v. o.)
Domenica 1 giugno
ore17.00
CINÉTRACTS ( replica)
ore18.45
LES AMANTS REGULIERS (repliche, versione italiana)
ore 22.00
ONE PLUS ONE-SYMPATHY POR THE DEVIL (replica; v. o.)
Programma a cura di Americo Sbardella
Il presente programma potrebbe subire alcune variazioni
Biglietti intero € 5,00 | Ridotto € 4,00 (riservato ad anziani e studenti) | Abbonamento a cinque ingressi € 15,00
Cinema FILMSTUDIO
Via degli Orti d’Alibert 1/c – Trastevere
(Prima traversa a destra di Via della Lungara per chi viene da Piazza della Rovere;
Ultima traversa a sinistra di via della Lungara per chi viene da Via Garibaldi / Arco di Settimiano)
tel. 06. 45439775 (negli orari di programmazione)
info@filmstudioroma.com
Informazioni e programmi sul sito: www.filmstudioroma.com
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